Il documento ufficiale “La vigilanza bancaria della Bce pubblica le priorità per il 2017” mette nero su bianco le priorità per il nuovo anno con un passaggio impercettibile che mette in guardia le banche tedesche dal rischio default sui prestiti ad imprese del settore marittimo. Le tre aree su cui si concentrerà la vigilanza della Bce nel 2017 sono:
- Modelli imprenditoriali e redditività con particolare attenzione agli NPL e alla gestione dei rischi
- Effetti Brexit e Fintech (criptovalute?)
- Attività esternalizzate da banche e relativi rischi
Ma il passaggio che fa tremare le banche tedesche è il seguente “La BCE si soffermerà inoltre su specifiche classi di attività, adottando un nuovo approccio basato sulla combinazione di indagini in loco e a distanza, ad esempio nel caso dei prestiti a imprese del settore marittimo.”
Sia un monito, una moral suasion, per convincere la Germania a comportarsi con più solidarietà rispetto ai propri partners europei iniziando a controllare la bilancia commerciale e dei pagamenti a favore degli altri Stati? Oppure è una conferma che tutto il settore bancario europeo è in difficoltà e quindi è necessario un intervento congiunto e immediato a livello europeo? Fatto sta che, con diplomazia e nonchalance, Draghi invii messaggi chiari e politicizzati alla Merkel: la Bce può fare anche scelte che possono influenzare i Governi Centrali adottando determinate decisioni sulle banche che indirettamente influenzino l’economia reale.
Il mercato marittimo, con il Baltic Index ancora sotto la soglia dei 2.000, resistenza che rappresenta l’ostacolo per una vera ripresa del commercio, ha come principali attori mondiali la Grecia, il Giappone, la Cina e la Germania. Tedeschi attenzione che non tutti i mali si trovano nel MedClub, parola di SuperMario!
Guido Gennaccari
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