Il 19 maggio 2015 il future americano S&P500 toccava il record storico dei 2.134 punti. A quasi un anno preciso l’indice si trova a -3,5% dai quei massimi come se nulla fosse successo, anche se ha registrato un massimo drawdown del -15,65%. Sinceramente guardando il grafico le variazioni sembrano percentualmente maggiori ma non è così e basterebbe confrontare la variazione con il nostro indice FtseMib40 che ha toccato un massimo drawdown del -35% e si trova ora a -28,25% dai massimi del 2015 (non storici ovviamente). Il 23,6% di Fibonacci, relativo al rialzo partito da febbraio per lo S&P500, rappresenta ancora un supporto valido che, insieme al muro della trend line ribassista partita il 20 aprile, rappresenta il vicolo cieco dove si stanno chiudendo i prezzi.
Ed ora? Se la media mobile a 200 periodi salisse sopra il 23,6% di Fibonacci accompagnando i prezzi al test della trend line ribassista, una rottura potrebbe spingere l’indice velocemente verso i 2.100 e poi il record dei 2.134; una rottura del supporto di Fibonacci e della media mobile a 200 periodi aprirebbe la gabbia dell’orso per un profondo rosso, con short target a 1.975, confermato da un Macd che girerebbe in terreno negativo velocemente.
Guido Gennaccari
info@tradingroomroma.it
Fonte: www.tradingroomroma.it