Fermi tutti

Ascanio Strinati Ascanio Strinati - 24/06/2016 15:52

L’UK decide di uscire dall’UE ed i mercati aprono in preda al panico.

Avremo alcuni giorni di tensioni importantissime, tuttavia crediamo che vendere in preda all’emotività oggi –per chi può permettersi una operatività non solo di brevissimo- non sia corretto! Molti titoli bancari hanno aperto intorno al -20%, chiaro segnale di panico (e quindi eccesso) totale.

Per ora il nostro suggerimento è quello di legarsi le mani ed attendere. La nostra view di breve è che il mercato andrà sotto i minimi di febbraio ed a quel punto, con un FtseMib a -30% da inizio anno ed un P/E 2017 sotto i 10, i compratori ritorneranno.

Grande attenzione, per capire quando si troverà un minimo, alla sterlina: ipotizziamo già per la settimana prossima un intervento congiunto delle banche centrali per difendere il mercato dei cambi ed a quel punto qualcosa potrebbe cambiare anche per l’equity.

 

Riassumendo:

Quello che ci attende e che stiamo già provando è un’ondata di panico (tutti gli asset considerati rischiosi venduti e corsa ai presunti beni rifugio), inizialmente osservata e controllata dalla banche centrali. Durata: minimo due giorni. Si noti a tal proposito che lo spread di Italia e Spagna è si peggiorato ma non è esploso.

Passato il primo impatto ci dovrebbe essere, anzi soprattutto farsi sentire, lo sbandierato intervento delle banche centrali.

Il trigger del tutto (l’indicatore da tenere sempre sott’occhio) sarà il cambio della sterlina contro dollaro e soprattutto euro (yen e dollaro quali beni rifugio avranno anche dinamiche specifiche).

In calce un grafico degli ultimi disastri.

 

NB

ricordarsi di segnalare al vostro intermediario di partecipare all’Opa su Enginerring in scadenza oggi.

gbp brexit


Ascanio Strinati per itConsilium
www.itconsilum.it

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