Il quarto trimestre si conclude con Piazza Affari che finisce per contendere la posizione di peggior performer nel G25 al listino di Stoccolma. E dire che tre mesi addietro la borsa italiana sembrava destinata a spaccare tutto. La situazione oggi invece risulta decisamente precaria, e non solo perché l'indice ha formalizzato venerdì sera una nuova inversione di tendenza di medio periodo, per violazione del long stop settimanale (in questa fase il rumore tecnico è considerevole, e i falsi segnali si susseguono).
Come evidenzia il rapporto di oggi, la tavola dell'Orso sembra ben apparecchiata: il testa e spalle sviluppatosi da settembre in poi è del tutto formalizzato, e attende ora la necessaria conferma, che scatterebbe sotto il minimo di venerdì. Curioso come la spalla destra risulti a sua volta un perfetto testa e spalle, anche questo lievemente inclinato negativamente, e perdipiù pienamente confermato. Ammettiamo di non apprezzare in modo particolare questa figura, visto che i ripetuti insuccessi maturati negli anni ne hanno fatto un pattern bullish, anziché bearish; ma, alla luce di quanto segnalato circa le condizioni strutturali e di forza relativa del nostro mercato, il principio di cautela impone una certa propensione verso il pessimismo.
A Wall Street va solo lievemente meno peggio. Nelle ultime cinque sedute lo S&P ha conseguito una performance del -0.4%, maturata soprattutto per colpa di una anomala flessione l'ultima seduta dell'anno. A ben vedere, neanche tanto eccezionale: negli ultimi trent'anni lo S&P ha ceduto ben 9 volte più di mezzo punto percentuale l'ultima seduta dell'anno; le ultime volte nel 2014 e nel 2015, mai dal Dopoguerra al 1987. Annotiamo con interesse la performance conseguita nell'intero mese di gennaio dopo questa inconsueta performance.
Ma è evidente che i rischi cominciano a manifestarsi, e questo fa il paio con l'orientamento proposto dall'edizione di gennaio del modello di asset allocation, disponibile per gli abbonati in area utenti del sito. Sono lontani i tempi in cui il nostro modello raccomandava con convinzione una esposizione virtualmente totalitaria sul mercato...
Gaetano Evangelista
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