La cautela raccomandata sta producendo i suoi frutti

Gaetano Evangelista - 06/07/2015 12:23

Le borse mondiali si sono preparate al sentito appuntamento di ieri in Grecia, cedendo quasi ovunque posizioni: sono state risparmiati dalle vendite soltanto i listini asiatici minori. Di converso, fra le prime 25 piazze al mondo per capitalizzazione, dopo Shanghai le posizioni di coda sono state occupate nell'ordine da Piazza Affari, Ibex, CAC, Aex e DAX: nel concreto timore che "il peggio" si manifestasse, evidentemente.

Le borse europee vivono in una sorta di limbo, da quando ad aprile è stata interessata una massiccia resistenza che ha posto uno stop al processo di crescita iniziato quasi tre anni fa. La formale correzione ha prodotto un prosciugamento dell'ampiezza di mercato, a giudicare dalla percentuale di azioni del MSCI Euro tuttora in uptrend, ma ciò non ha indotto evidentemente una ripartenza.

L'aspetto tecnico è stato finora supportato dai fondamentali, che vedono tuttora l'Eurostoxx trattare a premio rispetto alla borsa americana; e dall'aspetto macro, con il CESI (Citi Economic Surprise Index) che vanta la medesima inclinazione assunta dalla performance delle borse europee.

Anche Piazza affari risente di un flusso di dati economici rivelatisi da tempo sistematicamente peggiori delle aspettative; ma qui intervengono anche fattori stagionali: come si può notare, l'indice MIB (in fucsia, ovviamente) ha ricalcato fedelmente l'andamento suggerito da quello che un po' scherzosamente abbiamo battezzato "ITF Trade". L'esito della consultazione ad Atene induce ad aspettarsi ora un nuovo interessamento dei supporti.

Provvidenzialmente, questa circostanza avviene con il modello di asset allocation che ad inizio mese ha drasticamente ridotto la componente azionaria, scesa ai livelli più contenuti degli ultimi tre anni. La cautela, parola d'ordine adottata da tre mesi a questa parte, non ha comunque impedito al portafoglio modello di conseguire negli ultimi mesi un ritorno (+13.5%) sensibilmente migliore della performance messa a segno nel medesimo arco di tempo dall'indice MSCI World (-0.4%).

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