La stagionalitÃ da' una mano ai Tori

Gaetano Evangelista - 30/11/2015 12:43

Piazza Affari capitalizza al meglio il rallentamento degli scambi a Wall Street connesso alla festività del Ringraziamento, mettendo a segno un rimbalzo che contribuisce ad ispessire la performance delle ultime due settimane: + 3.35%, sesta miglior piazza al mondo nel ranking del G25; capeggiato dal ritrovato DAX, che sfrutta al meglio la debolezza della divisa comune, alla vigilia dell'attesa riunione del direttorio della Banca Centrale Europea.

La borsa americana come si diceva è rimasta in stand-by. Le attese di una ulteriore risalita connessa a fattori stagionali sono rimaste in parte deluse; ma in termini reali la marcia del listino USA è rimasta senza soluzione di continuità: come si può notare, il rapporto fra Dow Jones e oro è risalito ai livelli più alti dalla fine del 2007. La tendenza inaugurata nella seconda metà del 2011 sul rapporto di forza fra "carta" e bene rifugio per antonomasia, ha premiato gli sforzi reflazionistici, e la previsione di un minimo storico nel rapporto appunto fra queste due classiche forme di investimento.

In ottica di breve periodo, le probabilità arridono agli investitori. Come rivelerà fra le altre cose il rapporto mensile sulla stagionalità che pubblicheremo oggi pomeriggio, l'imminente mese di dicembre è stato positivo a Piazza Affari in 20 degli ultimi 30 anni; ma soprattutto in ben 25 casi su 30 per il Footsie londinese. Come sempre, le tendenze stagionali sono esaltate se si proviene da una tendenza positiva: il 2015 non è stato esaltante per molti listini, ma il listino britannico proviene da un rialzo negli ultimi tre mesi, e in simili circostanze in passato l'ultimo mese dell'anno è stato positivo in ben 18 casi sui 19 registrati sempre dal 1985 ad oggi. Difficile ignorare queste statistiche...

Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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