Un bilancio a tinte fosche dell'ultimo anno in borsa

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 23/05/2016 12:13

Dopo quattro settimane di ridimensionamenti, gli indici azionari mondiali tentano la reazione in finale di ottava, con risultati tutto sommato confortanti: il rimbalzo a ridosso dei supporti rafforza l'aspettativa di una crescita ulteriore per le prossime sedute. Questo vale per la borsa italiana, con l'indice MIB che capitalizza al meglio l'interessamento dell'area compresa fra 17500 e 17650 punti; e vale per Wall Street, con lo S&P che significativamente rimbalza sulla ex resistenza fra 2020 e 2030 punti - quella il cui superamento avrebbe garantito la rivisitazione dei massimi dello scorso autunno.

È passato un mese dai massimi di aprile. In questo arco di tempo la capitalizzazione delle borse mondiali si è ridotta di oltre 3 trilioni di dollari. Ma è passato anche un anno dal massimo storico di Wall Street. In questo lasso di tempo le borse mondiali hanno perso mediamente l'8%, i bond sono saliti del 5%, il dollaro è invariato ma ciononostante le commodity hanno lasciato sul terreno più di un quinto del proprio valore. Ancor più sorprendente l'andamento di euro e yen, apprezzatisi contro il biglietto verde malgrado il massiccio QE varato dalle banche centrali di Europa e Giappone.

Tornando allo S&P500, lo sfioramento del citato supporto, del long stop settimanale e della media mobile a 200 giorni rendono probabile un sussulto nelle prossime sedute, dopo quattro settimane di consolidamento. Si tratterebbe di un allontanamento provvisorio dal percorso suggerito dalla mappa previsionale. Di converso, lo sfondamento di questo argine renderebbe definitiva l'inversione di tendenza finora abbozzata.


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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