L'eterno dibattito fra analisi tecnica e analisi fondamentale

Giovanni Lapidari Giovanni Lapidari - 31/07/2019 08:54

31/7/2019 h 8.55

Qualcuno potrebbe domandarsi come mai SP 500 ieri ha perso lo 0,33%, e ad esempio il Dax oltre il 2%. In generale le domande potrebbero in ogni caso riguardare la disparità di trattamento che gli operatori riservano ai listini europei rispetto a quelli oltreoceano.

Questo potrebbe in un certo senso condurci, sia pure per una strada non usuale come approccio, all’eterno dibattito analisi tecnica/analisi fondamentale. Come se in fondo le due definizioni non si basassero su un tratto comune: la parola analisi.

Con questo voglio dire che qualunque decisione di investimento, indipendentemente dalla sua durata temporale, deve basarsi sull’osservazione su come i prezzi si articolano fra di loro, ma anche sull’impatto che i numeri dell’economia hanno sulle scelte degli investitori professionisti.

Ribadendo ancora una volta che gli investitori c.d. istituzionali (quelli su cui il 50% delle pagine sponsorizzate sui social fonda la propria argomentazione “scopri i segreti delle mani forti” – “impara a fare trading come gli istituzionali”) sono soltanto persone che gestiscono una massa di denaro così enorme che non possono fare due cose:

  1. muovere soldi pesanti in breve tempo
  2. prendere rischi pesanti in breve tempo.

Di conseguenza devono ponderare le loro scelte, ed è per questo che a volte, soprattutto nelle fasi di accumulazione e distribuzione, i grafici si fanno lenti e difficilmente prevedibili. Ed è anche per questo che la lettura dei numeri dell’economia serve agli operatori più capaci e più seri (qualche mela marcia c’è anche nei piani alti) per allocare nel modo più opportuno le risorse dei risparmiatori.

Questi ultimi sono la clientela da cercare di conservarsi e possibilmente da non deludere. Cosa non facile, “grazie” allo scherzetto fatto dalle banche centrali che portando il denaro sottozero hanno praticamente invalidato il supporto che gli asset obbligazionari storicamente dovrebbero dare nella costruzione di portafogli (per inciso credo che questo è il pericolo più grave dentro questa bolla dei mercati, e temo che verrà un giorno in cui lo pagheremo molto caro).

Sulla base di quanto sopra esposto, in America le spese per consumi sono salite di poco e comunque aumentate dell’1,4% anno su anno. L’indice di fiducia dei consumatori è aumentato in modo nettamente superiore al consenso di economisti: stava a 124 a giugno, e chiude luglio quasi a 136, e lo stesso dicasi per l’indice relativo alle aspettative future.

Spiegatemi dove c’è il declino dell’economia in America, che forse più correttamente dovremmo chiamare lieve rallentamento.

In Germania aumenta l’indice dei prezzi al consumo (a casa mia significa inflazione, in un paese che come tutti gli altri del Vecchio continente non produce materie prime), in questo caso superiore alle attese.

Se poi vogliamo vedere un po’ nel mondo cosa succede per quanto riguarda gli incrementi del Pil, questa tabella mi sembra abbastanza interessante e dimostra numeri alla mano che cosa succede in America rispetto ai dati dei principali paesi europei.

https://it.tradingeconomics.com/country-list/gdp-growth-rate

A Wall Street crescono come pazzi, drogati dal margin debt e da un presidente che vuole sostenere le borse puntando alla parte dell’elettorato che ragiona con la pancia ma soprattutto con il portafoglio. Sappiamo bene che quando ci sono i soldi tanti malumori ed paturnie se ne vanno.

Ed è per questo che stasera sarà importante capire quanto la Fed riesca ancora a ragionare rispetto alle pressioni del potere politico.

In Europa i tassi sono sottozero, ma anche la crescita langue.

E questo è un secondo problema. Denaro ce n’è poco, sta quasi tutto nei conti correnti, ma le differenze di tassazione, sicurezza, moralità pubblica e servizi per il cittadino fa sì che adesso arranchino anche paesi ex virtuosi.

Pertanto, dal punto di vista degli investitori bisogna ponderare bene le nostre scelte.

Sul settore delle singole azioni bisognerà andare a cercare aziende ben posizionate nella loro quota di mercato, ma non bisogna per questo pagarle care. La Ferrari è un brand, ma qualche giorno fa stava a 150 e tutti su Class mi domandavano se fosse ancora il caso di comprarla e a che prezzo; adesso pure lei scende e per come la vedo io non è a buon mercato.

Le banche non sono un business redditizio, e così pure dicasi per il risparmio gestito.

Bisogna operare meno, con meno soldi e più accortezza. Siamo in estate e le cicale cantano ancora fino a notte inoltrata.

I principali indici ieri ci hanno fatto vedere cosa significa comprare coltelli che cadono. Oggi esce il Pil Italiano e stasera c’è il festival di Sanremo della Fed, quindi la mia raccomandazione è di seguire i livelli tecnici con attenzione.

Sotto i minimi di ieri il Dax ha molti volumi, ma non comprerei area 12.070 a cuore leggero, di sicuro non oggi. Il che significa che se vogliamo lavorare sulla debolezza bisogna ridurre drasticamente i volumi, dato che i flussi principali dei contratti passati ieri sono in stop a 12.380, 12.300 e 12250. Ci sono quindi molte resistenze, e farei attenzione.

In America uno sguardo accurato andrà posizionato sul Nasdaq, dove già lunedì si erano visti importanti alleggerimenti su molti titoli guida.

Ecco un grafico esplicativo su Amazon.

 

Mettiamo anche un allarme a 27.150 di Dow Jones, su cui ieri sono passati volumi in ricopertura che qualificano questo prezzo come importante supporto odierno.

Oggi è giornata non di analisi tecnica, e non di analisi fondamentale.

È giornata di strategia.

Cercate di lavorare utilizzando tabelle di volatilità e di prezzo come queste. Le trovate in area riservata del mio sito www.lapidari.it, sul quale avevo fatto un bella promozione che è scaduta il 28.7

Buon trading

www.lapidari.it

Trade Yourself.

Il mio primo libro: Trader si diventa.

Iscriviti alla newsletter per restare aggiornato sul mio lavoro.

Vai sulla mia pagina Facebook

 

 

 

Allegati

Allegato amazon

Allegato tabella di prezzo

Allegato tabella di vola

Condividi

Le idee di Lapidari

Il dramma dell'ideologia. 24/4/2024

Giovanni Lapidari

Il dramma dell'ideologia. 24/4/2024

24/04/2024 09:00

La strategia del pennello Cinghiale.

Giovanni Lapidari

La strategia del pennello Cinghiale.

23/04/2024 09:05

Guadagnare sull'incertezza. 22/4/2024

Giovanni Lapidari

YouTube Guadagnare sull'incertezza. 22/4/2024

22/04/2024 08:59

Newsletter

Newsletter settimanale

Ricevi ogni venerdì notizie e approfondimenti sui principali argomenti di borsa e finanza della settimana, comodamente nella tua casella di posta.