Lo spread per la casalinga italiana

Giovanni Lapidari Giovanni Lapidari - 03/09/2018 14:56

Inizia la settimana con volumi ridotti a causa della chiusura odierna sui mercati americani: i futures di SP 500, Nasdaq e Dow Jones scambiano ugualmente, ma chiaramente senza contrattazioni sul listino ufficiale di Wall Street anche le quantità che passano sul mercato globex risentiranno.
L’apertura delle borse europee è cauta, riflessiva, ma non contraddistinta da grande forza almeno sul Dax ed Eurostoxx.

Gli operatori capitalizzano velocemente accelerazioni del 10 - 15% del range medio delle ultime sedute sugli strappi a rialzo, e non vediamo ancora presenza di parti acquirenti importanti, probabilmente perché bisogna andare a prendere altri tipi di livelli prima di vedere attività più rilevanti.

I livelli che oggi lunedì 3 settembre dobbiamo attentamente seguire sono per il Dax le zone di 12.290-260-230/220,
Queste ultime due aree di prezzo, la 260 e la 220, hanno una importanza strategica perché al di sotto di 12.200 ritengo vi sia una crescente probabilità di vedere future quotazioni nelle zone che stanno fra 12.180 e 12.050.
Per oggi credo che soltanto un ritorno sopra il pivot mediano, area 370-380, possa allentare la pressione ribassista.
Invito però tutti a non andare a comprare dopo rialzi elevati. Memorizziamo pertanto  la volatilità daily del derivato tedesco delle ultime cinque sedute: 130 punti.

Su Eurostoxx a mio parere la rottura di 3410 si è fatta sentire e dovrebbe ancora farsi sentire. Questo indice risente maggiormente rispetto al Dax della situazione italiana e delle banche europee, e anche se oggi Piazza Affari si sta comportando meglio del Dax (proprio grazie alla performance relativa di Eurostoxx Banks, e un pò di calo in apertura di seduta sullo spread), ritengo sia il caso di non andare a prendere rischi eccessivi.
Per fare questo abbiamo un unico sistema: limitare la size.
Questo a maggior ragione sulle operazioni in controtendenza, quali ad esempio eventuali rientri su dollaro/sterlina. Area 1,2900 è un massimo precedente creatosi fra il 21 e 24 agosto scorso, cui però al di sopra in zona 1,2950 incombe la media mobile a 200 periodi sul tf quattro ore, che ancora non è piegata in modo soddisfacente per irrobustire questo tentativo di recupero.

La mia preoccupazione per questa ottava e per le successive riguarda la politica del nostro governo. Testualmente di Maio dice: “dobbiamo scegliere se ascoltare un'agenzia di rating o mettere al centro di cittadini, non credo che le due cose debbano andare una contro l'altra ma nel caso sia così sceglieremo sempre gli italiani. Non pensiamo nemmeno di stare qui a rassicurare un'agenzia di rating e i mercati e intanto pugnalare gli italiani alle spalle. Pieno rispetto per chi ci mette in guardia da effetti della legge di bilancio ma per ascoltare queste raccomandazioni in passato si sono fatti regali alle banche, si è fatta la legge Fornero...”.

Ovviamente in questo momento la scelta di chi è al governo è chiara: crepi Sansone con tutti i filistei. Tradotto dal linguaggio biblico significa che - e questo realtà è perfettamente coerente con la politica che i 5s piuttosto che la Lega (vedi cosa dice Borghi al riguardo) - a chi in questo momento ha in mano il potere in Italia interessa soltanto portare lo scontro con Ue a livelli dove la parte minore deve recitare il ruolo della vittima contro i cattivi.

Tutto bene ma poiché questo non è un film di 007, mi corre l’obbligo professionale di avvertirvi sui rischi che probabilmente in futuro correremo in modo ancora più sostanzioso.
Stretti fra borse americane che non ritracciano, grazie agli ottimi dati macro, con dall’altro una Ue si preoccupa più del cambio dell’ora legale che delle questioni importanti è altrettanto evidente che i mercati riflettono, votano e decidono comprando e vendendo attività finanziarie.

Ne parlo in questo video, realizzato stamattina 


Borsa di Milano. Su Piazza Affari c’è una zona di volumi a 20.240. Teniamole buon conto come livello di supporto. Resistenza a 20.400.
Sull’Oro assolutamente da non abbandonare area 1194, mentre per le resistenze 1206,7-1209,8 e i massimi precedenti di settimana scorsa in zona 1212/1215. Bisognerà vedere come e se queste resistenze verranno eventualmente affrontate ma soprattutto lavorate - ovvero con quale azione di accumulo - ma non mi stupirei che ad un secondo tentativo comunque delle vendite si possano nuovamente vedere.
Sulle borse sono compratore soltanto su forti debolezze, ma non su breakout, soprattutto se preceduti da accelerazioni dal basso con lunghe distanze percorse.
Per quanto riguarda l’euro/dollaro  è in corso un tentativo di recupero, favorito dal supporto orizzontale della media mobile a 200 periodi su time frame quattro ore che passa esattamente a 1,1580. Area 1,1660/80 credo sia comunque un’importante resistenza: osservando il Dollar index si vede chiaramente che il recupero della nostra valuta è correlato al tappo di prezzo di 95. È il valore che ormai stabilisce la differenza fra la neutralità e forza al di sopra e debolezza relativa al di sotto di questo importante indicatore, dietro al quale poi va tutto il resto non solo delle valute ma anche delle materie prime, dell’obbligazionario e dell’azionario.
Buon trading.

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