IERI - OGGI - E DOMANI ?
Ieri si vendeva, oggi si sale. Molti si domandano se vi è una logica. Per la mia esperienza, si.
In questo giorni ho descritto ai miei abbonati tutte le questioni aperte sui vari tavoli di banche centrali, governi, investitori grandi e piccoli, e sinceramente non mi pare che nelle ultime ore siamno pervenute notizie tali da ribaltare completamente il mood “preoccupativo” che leggevamo in queste ultime sedute tramite l'analisi grafica.
Ciò non toglie che, in apparenza solo paradossalmente, le stesse tematiche possano essere lette in modo non univoco da parte degli attori del mercato. Ne fa fede il dibattito sull’elezione americane, per le quali gli ultimi sondaggi danno di nuovo per Trump un nuovo vantaggio sulla Clinton.
Se così fosse, mi viene da sorridere pensando a quello che la stampa (specializzata e non) scriveva fino a due giorni fa.
Per quanto riguarda l’altro argomento importante che tiene sulle spine i mercati, e cioè l’aumento dei tassi in America, penso che gli operatori abbiano inizialmente molto drammatizzato le cose, forse anche in modo voluto considerando che sanno perfettamente i prezzi sotto i quali sono annidati gli stop loss principali dei traders, nel momento in cui si è capito dai verbali del Fomc che comunque si va verso l’aumento a dicembre.
Poi però hanno riflettuto "meglio", concludendo che in fondo diminuiscono i motivi di incertezza, e allora sulle discese si può anche comprare.
Chiaramente non su tutte le discese, ma soltanto su quelle caratterizzate da determinati parametri di rapporto spazio/tempo sui quali ho più volte dimostrato le dinamiche (ne parlerò diffusamente nel mio corso di formazione di Verona, clicca qui per informazioni).
Per quanto riguarda l’andamento delle trimestrali, Alcoa non è piaciuta, unitamente alle news su Wells Fargo, mentre nella mattinata di oggi erano uscite indiscrezioni su un’ottima trimestrale di JpMorgan e quindi tutto questo ha fatto partire il rally da ricoperture.
CONCLUSIONI
Nessuno di noi ha la sfera di cristallo. Nessuno di noi è un fenomeno del trading, di quelli cioè che sanno esattamente quando come/dove/perché comprare sui minimi e vendere sui massimi.
Cerchiamo di aiutarci con l’esperienza, che in questo momento da settimane e settimane ci dice che proprio l’enormità e la rilevanza delle questioni aperte sul tavolo della finanza globale impone agli operatori qualificati la massima cautela.
Nessuno deve, può, e ha convenienza a sbilanciarsi con azioni direzionali forti. Ed è per questo che negli ultimi mesi ha pagato molto di più l’atteggiamento di moderato cabotaggio da parte di coloro che si sono concentrati prevalentemente sull’intraday, soprattutto evitando overnight pericolosi nel weekend e comunque alla vigilia di pubblicazioni dei dati macro importanti (vedi quelli cinesi dell’altro giorno).
La mia opinione pertanto è che più passa il tempo più diviene probabile che il 2016 possa andare a concludersi privilegiando questa tattica operativa, e che potrebbe essere il 2017 un esercizio finanziario più direzionale. Del resto, l’osservazione dei comportamenti delle banche centrali, che stanno continuando a comprare tempo, potrebbe ampiamente giustificare questa visione. Ovviamente restiamo sempre pronti ad adeguarsi a messaggi più chiari/importanti e potenti che eventualmente il mercato volesse inviarci.
Per lunedi 17 vedo come prezzo chiave della seduta zona 16400, avvertendo che dai miei sistemi Lapidari Sentiment i big sono entrati a 16285 e si stopperebbero sotto 16235. Sono livelli intraday. 16780 (estensione 16900/16980 anche per metà settimana) sono le resistenze che ho nel mirino, con il minimo di gioved' scorso in zona 16130 direi decisivo per la permanenza e "crescita sana" di questo rimbalzo. 15935 e in caso di panic selling area 15850 ci diranno, se aggredite tra lunedì e martedì, cosa fare in vista del prossimo referendum..:)
Buon trading.
Giovanni Lapidari
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