Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 30/03/2015 14:40

Da seguire:

Area Euro

Grecia

. Secondo Reuters, che cita “funzionari di alto livello dell’eurozona”, la Grecia non ha inviato una lista dettagliata di riforme, ma “hanno mostrato alcune idee nel corso del week-end”. Tuttavia, potrebbero servire ancora “parecchi giorni” per arrivare a un documento “sufficientemente completo e credibile da essere sottoposto all’Eurogruppo”, tanto che Kathimerini ritiene improbabile che siano convocate riunioni dei ministri questa settimana e la prossima. Secondo Dow Jones, la lista include un piano di privatizzazioni di aeroporti e la cessione del porto del Pireo. Si parla di un obiettivo per l’avanzo primario di 1,5% nel 2015, conseguito mediante una correzione lorda di 3 miliardi di euro dal lato delle entrate. La crescita 2015 nello scenario di riferimento è data a 1,4%.

Germania - I dati dai Laender dovrebbero mostrare una crescita dei prezzi al consumo a marzo di 0,5% m/m, su rimbalzo dei prezzi delle benzine. Di riflesso, l’inflazione è vista risalire a 0,3% a/a da un precedente +0,1% a/a, sulla misura nazionale e a +0,1% a/a da un precedente -0,1% su quella armonizzata.

Spagna - La stima preliminare per il mese di marzo dovrebbe mostrare un rimbalzo dell’inflazione a -0,3% a/a sull’indice nazionale e armonizzato da un precedente -1,2%. Sul mese, i prezzi al consumo dovrebbero essere cresciuti dell’1,0% m/m in parte su spinta dei prezzi delle benzine e in parte per una stagionalità sfavorevole dalla dinamica core.

Italia - La fiducia dei consumatori è vista fare una pausa a marzo a 110,9 dopo il balzo di oltre 6 punti del mese precedente su di un massimo dal 2002 e spiegato da un netto miglioramento dell’indice sulla condizione economica generale (130,9 da 111,1), nonché dell’indice sulle condizioni generali future 116,6 da 107,4. Il calo delle attese di inflazione e disoccupazione spiega il maggiore ottimismo delle famiglie italiane.

Italia - L’indice di fiducia presso le imprese manifatturiere elaborato dall’ISTAT dopo il forte aumento di febbraio è visto in miglioramento assai contenuto a marzo fino a 99,5 da 99,1. L’indice tornerebbe, quindi, in linea con la media 2000-15 e si tratterebbe in ogni caso di un massimo da luglio 2014. Il miglioramento del mese scorso era spiegato da un forte aumento degli ordini domestici, da marzo dovrebbe cominciare a vedersi un impatto del cambio sugli ordini esteri. Nel complesso l’andamento dell’indice di fiducia presso le imprese suggerisce che il settore manifatturiero dovrebbe tornare a crescere all’inizio della primavera e indica che la debolezza dei dati di produzione industriale di gennaio dovrebbe essere solo un fenomeno temporaneo.

Area Euro - L’indice di fiducia economica elaborato dalla Commissione Europea è atteso in recupero fino a 102,9 da un precedente 102,1. In particolare ci aspettiamo di vedere confermato il miglioramento di morale delle famiglie a -3,7 da un precedente -6,7, livello al di sopra della media di lungo periodo (-12,2). La fiducia presso le imprese dovrebbe salire fino a -4,0 da -4,7 stando alle indicazioni dalle indagini di clima nazionali.  L’indice per i servizi è visto in miglioramento a +5,0 da 4,5. Sarà interessante verificare la dinamica delle attese sui prezzi praticati dalle indagini settoriali che il mese scorso risultavano ancora in calo.


Stati Uniti

La spesa personale a febbraio è prevista in aumento di 0,1% m/m, e in marginale calo in termini reali, sulla scia della correzione delle vendite al dettaglio legata al maltempo. La spesa in servizi dovrebbe invece essere in rialzo solido. Il reddito personale dovrebbe crescere di +0,3% m/m a febbraio, come a gennaio. La componente di reddito da lavoro dovrebbe essere in crescita solida, ma le altre componenti dovrebbero essere più deboli (trasferimenti pubblici). Il tasso di risparmio dovrebbe essere in rialzo a 5,6% da 5,5% di gennaio, e toccare il massimo da fine 2012. Il deflatore dei consumi è atteso in aumento di 0,2% m/m (0,3% a/a), dopo -0,5% m/m a gennaio. Il deflatore core dovrebbe aumentare di 0,1% m/m (1,3% a/a, da 1,4% a/a di gennaio). A marzo i consumi dovrebbero riaccelerare in modo rapido, recuperando una parte delle vendite perse per via del maltempo a febbraio.


I market mover della settimana

Nell’area euro i dati di marzo dovrebbero mostrare un recupero dell’inflazione per effetto del rimbalzo dei prezzi delle benzine. In Germania l’inflazione è vista a 0,3% da 0,1% a/a. L’inflazione è attesa ancora in territorio negativo anche se in recupero di un decimo nella media area euro a -0,2% a/a, di quasi un punto in Spagna a-0,3% e di un decimo in Italia a -0,1%. La fiducia presso le imprese in Italia è attesa in marginale aumento a 99,5 (media di lungo termine) a marzo. L’indice di fiducia economica elaborato dalla Commissione UE è visto a 102,9 da 102,1. La disoccupazione è attesa stabile all’11,2% nella media area euro a 12,6% in Italia e al 6,5% in Germania. La spesa per consumi è attesa stabile in Francia a febbraio dopo i forti aumenti dei due mesi precedenti. In Germania, ci aspettiamo ancora una correzione parziale (-1,0% m/m) dopo gli aumenti degli ultimi mesi.

La settimana ha molti dati importanti in pubblicazione negli Stati Uniti. I principali dati di marzo dovrebbero dare informazioni positive. L’employment report dovrebbe ancora mostrare una forte crescita di occupati; il tasso di disoccupazione potrebbe risalire a 5,9% sulla scia di un aumento di partecipazione, e la dinamica dei salari dovrebbe accelerare. L’ISM manifatturiero dovrebbe essere in ripresa; le vendite di auto sono previste in forte rialzo, per compensare le vendite mancate per via del maltempo. La fiducia dei consumatori dovrebbe correggere, restando su livelli elevati. I dati di febbraio dovrebbero mostrare spesa personale in aumento debole, con reddito in crescita più rapida; il deflatore dovrebbe essere in rialzo di 0,2% m/m, mentre il core dovrebbe aumentare di 0,1% m/m. Il deficit della bilancia commerciale dovrebbe chiudersi a -41 mld di dollari, con segnali ancora deboli sui flussi commerciali.

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