Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 26/11/2015 15:36

Da seguire:

Area Euro

Area euro

. La dinamica di M3 è attesa rallentare ancora a ottobre a 4,6% a/a da un precedente 4,9% in parte per un effetto base favorevole ma anche per una crescita meno sostenuta dell’aggregato M1 solo parzialmente compensata da uno spostamento verso aggregati meno liquidi. La media mobile a tre mesi potrebbe frenare a 4,8% da un precedente 5,0%. Tra le controparti di M3 ci aspettiamo una stabilizzazione della crescita dei prestiti alle imprese a 0,1, ma una crescita meno sostenuta dei prestiti alle famiglie.

Germania. La fiducia delle famiglie di novembre potrebbe offrire le prime indicazioni dell’impatto degli attacchi di Parigi sul morale dei consumatori. Ci aspettiamo un calo di un punto a 9,3. L’indice rimarrebbe in ogni caso al di sopra della media di lungo termine.


Aste – L’Italia offre 5,5 miliardi di BOT 31/5/2016, a fronte di scadenze per 6,0 miliardi.

Stati Uniti

Mercati chiusi per Thanksgiving.


Ieri sui mercati

Area euro

Constancio, Vice Presidente della BCE, ha affermato che i rischi per lo scenario dell’area euro rimangono orientati verso il basso e la decisione di introdurre cambiamenti sul QE dipende dai dati futuri. Constancio ha anche difeso la politica di tassi ufficiali negativi, sostenendo che non impediscono ai mercati di funzionare. Hansson (Banca di Estonia, membro votante la prossima settimana) ha dichiarato che non vede il bisogno di introdurre ulteriore stimolo ma potrebbe essere convinto altrimenti. Mersch (membro del Comitato Esecutivo) ha detto che la BCE “è pronta per una buona discussione il 3 dicembre” ma non ha chiarito la sua posizione in merito al possibile aumento di stimolo monetario. I commenti dei membri del Consiglio suggeriscono che ad ora il consenso intorno al Presidente Draghi per annunciare un aumento dell’EAPP potrebbe non essere così ampio. Tuttavia, ci sono abbastanza incertezze intorno allo scenario e alla traiettoria dell’inflazione da convincere i membri del Consiglio ad aumentare lo stimolo a dicembre.

Italia. Le vendite al dettaglio sono calate di -0,1% a settembre dopo due mesi di crescita. Peraltro, la variazione annua è accelerata da 1,3% a 1,5% e la media mobile a 3 mesi è ai massimi da cinque anni. Da notare la stagnazione delle vendite nei piccoli negozi a fronte di un incremento di oltre il 3% nella grande distribuzione. Sempre su base annua, la maggiore crescita si riscontra per giochi, giocattoli, sport e campeggio (+3,9%) e abbigliamento e pellicceria (+2,5%). Gli unici gruppi di prodotti in calo tendenziale sono cartoleria, libri, giornali e riviste (-2,2%), dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni e telefonia (-1,1%), prodotti farmaceutici (-0,8%) e foto-ottica e pellicole, supporti magnetici, strumenti musicali (-0,4%). La fiducia dei consumatori (ai massimi da oltre 13 anni) è coerente con un ulteriore miglioramento delle vendite nei prossimi mesi.

Italia - In calo a settembre sia il fatturato che gli ordini industriali. Il fatturato è calato per il terzo mese consecutivo, sia pure di appena un decimo, su base congiunturale; la tendenza annua resta in rosso, a -0,9% (ma in ripresa da -2,5% precedente). La flessione è dovuta al mercato estero, mentre il fatturato interno è cresciuto. In controtendenza con l’indice complessivo, sale il fatturato nel comparto di beni di consumo durevoli (+3,3% m/m) e beni intermedi (+1% m/m). Su base annua, a condizionare l’andamento del fatturato è l’energia (-18,6% a/a) al netto della quale la variazione sarebbe positiva (+0,8% anziché -0,9%). Gli ordini all’industria sono calati di ben -2% m/m, dopo l’ancor più marcato tonfo (-5,2% m/m) di agosto; la tendenza annua è passata in territorio negativo, a -0,8% da +2,8% precedente. Il dettaglio per settore conferma che il comparto di gran lunga più trainante (l’unico a mostrare un aumento tendenziale sia per il fatturato che per gli ordini, +18,4% e +26,4% rispettivamente) è quello dei mezzi di trasporto.

Aste – Il Tesoro italiano ha collocato 1,5 miliardi di CTZ 30/8/2017 a un rendimento lordo di -0,095%, con richieste pari a 5,25x l’offerta. Piazzati anche 608,5 milioni di BTPei 15/9/2023 (2,31x) e 391,5 milioni di BTPei 15/9/2032 (2,37x). Ieri è stato anche annunciato l’avvio dell’operazione di riacquisto di obbligazioni emesse da 6 regioni italiane (Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche e Puglia), con un plafond di 5,6 miliardi di euro nominali e una scadenza fissata al 9 dicembre 2015. L’operazione ha lo scopo di ridurre gli oneri finanziari del debito regionale; le regioni si finanzieranno mediante mutui trentennale accesi dal Tesoro. In Portogallo, il mercato ha assorbito 995 milioni di OT decennali a un rendimento di 2,429%, quasi invariato rispetto al precedente 2,4%, con domanda pari a 1,91x l’offerta.


Stati Uniti

La spesa personale  a ottobre aumenta  di 0,1% m/m, meno delle attese (consenso: 0,3% m/m). In termini reali, la spesa è in rialzo di 0,1% m/m, come a settembre. A ottobre, si registra una frenata dei servizi, praticamente invariati in termini reali, in parte anche dovuta al clima straordinariamente mite, contro una media recente superiore a 0,2% m/m: è probabile quindi una riaccelerazione nel resto del trimestre. Il reddito personale aumenta a un ritmo solido, +0,4% m/m, con una variazione di salari e stipendi di 0,6% m/m. Il reddito disponibile reale cresce di 0,4% m/m, in linea con la media dei 3 mesi precedenti. Il tasso di risparmio continua a salire, toccando 5,6% a ottobre, massimo da dicembre 2012, segnalando prudenza da parte delle famiglie, ma anche disponibilità per spesa futura. Per quanto riguarda i deflatori, quello headline aumenta di 0,1% m/m (0,2% a/a); quello core, a sorpresa, è invariato su base mensile (1,3% a/a), mentre il dato di settembre è rivisto verso l’alto a +0,2% m/m da 0,1% m/m.  
I nuovi sussidi di disoccupazione nella settimana conclusa il  21 novembre calano a 260 mila, da 272 mila della settimana precedente, e si riportano sui livelli di fine ottobre, indicando un mercato del lavoro sempre solido. 
Gli ordini di beni durevoli aumentano di 3% m/m a ottobre (consenso: 1,7% m/m), e il dato di settembre è rivisto verso l’alto a -0,8% m/m da -1,2% m/m. Come atteso gran parte della spinta verso l’alto degli ordini è dovuta all’aeronautica civile (+81% m/m): al netto dei trasporti gli ordini crescono di 0,5% m/m, dopo -0,1% m/m di settembre. Gli ordini di beni capitali al netto di aerei e difesa sono in crescita solida, +1,3% m/m, e il dato di settembre è rivisto ampiamente verso l’alto (a +0,4% m/m da -0,3% m/m), con un segnale positivo per gli investimenti nei prossimi trimestri. Le consegne di beni capitali ex-difesa e aerei calano dio -0,3% m/m, ma il dato di settembre è rivisto verso l’alto a +0,7% m/m da +0,5% m/m. Gli ordini inevasi aumentano (+0,2% m/m, dopo due dati negativi) e le scorte sono in calo di -0,2% m/m. i dati complessivamente sono positivi e danno qualche indicazione di ripresa nel settore manifatturiero.
Il PMI Markit dei servizi a novembre (prel.) aumenta a 56,5, da 54,8 di ottobre, toccando il massimo da aprile, con aumenti delle componenti attività e occupazione. L’indice PMI composito preliminare sale a 56,1 da 55 di ottobre, con variazioni positive di ordini e occupazione. Gli indici sono coerenti con crescita sopra il potenziale, e in accelerazione, nel 4° trimestre.

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