Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 29/06/2016 16:48

Da seguire:


Area Euro

Germania. I dati dai Laender dovrebbero essere coerenti con un aumento dei prezzi al consumo di 0,2% m/m a giugno, spiegato in parte dal recupero della componente energia per effetto della risalita del prezzo del greggio in euro. L’inflazione è attesa in aumento di due decimi sulla misura nazionale a +0,3% e di un decimo a +0,1% sulla misura armonizzata.

Spagna. La stima preliminare dovrebbe mostrare l’inflazione stabile a -1,0% sulla misura nazionale e -1,1% su quella armonizzata. La stagionalità sfavorevole dei prezzi core sarà solo in parte compensata dal rincaro dell’energia.

Area euro. L’indice di fiducia economica della Commissione UE è visto in lieve aumento a giugno a 104,9 da 104,7. L’indice per l’industria potrebbe salire a -3,3 da -3,6 dopo essere rimasto stabile su quel livello per due mesi, mentre i servizi sono attesi rimanere circa stabili a 11,3, sul livello di maggio. La seconda lettura dell’indice di fiducia delle famiglie dell’eurozona dovrebbe confermare la stima flash a -7,3 da -7,0. Il livello dell’indice di fiducia economica è leggermente migliorato nel secondo trimestre rispetto al primo (104,0) e rimane al di sopra della media di lungo periodo.


Stati Uniti

La spesa personale a maggio è prevista in aumento di 0,5% m/m, dopo +0,6% m/m di aprile. Le vendite al dettaglio a maggio sono aumentate di 0,5% m/m; i consumi dovrebbero registrare un rallentamento della spesa nei servizi dovuto alle utility, per via del clima meno caldo del solito, dopo un dato molto forte ad aprile. I dati dovrebbero dare supporto alla previsione di un netto rimbalzo della crescita dei consumi (intorno al 3,5% t/t ann.) nel 2° trimestre. Il reddito personale dovrebbe aumentare di 0,2% m/m, trainato solo dalla variazione dei salari (0,2% m/m), con ore lavorate e occupati praticamente invariati su base mensile. Il tasso di risparmio dovrebbe calare a 5,2% da 5,4% di aprile. Il deflatore dei consumi dovrebbe essere in rialzo di 0,2% m/m sia con la misura headline (0,19% m/m) sia con quella core (0,15% m/m). Su base tendenziale, la variazione dell’indice core dovrebbe rimanere stabile a 1,6% a/a.


Ieri sui mercati

Reazione dei mercati azionari europei dopo le pesanti perdite di venerdì 24 e lunedì 27. Sul comparto domestico dei titoli bancari sembrano aver avuto qualche effetto positivo le notizie di possibili piani pubblici di intervento.
Rendimenti in netto calo sui titoli di stato della periferia europea, con la Spagna a fare da capofila. I mercati hanno reagito molto positivamente all’esito delle elezioni politiche, malgrado l’assenza al momento di una prospettiva chiara di governo. Il differenziale del BTP decennale con il Bund è calato di 10pb. Collocato l’intero importo di EUR 6 mld previsto per il BOT semestrale offerto ieri dal MEF.
Anche sui mercati valutari si sono in piccola parte smontati i movimenti cautelativi che avevano caratterizzato i due giorni precedenti. Il dollaro è risalito a 102,74 yen, ma questa mattina è nuovamente in lieve flessione. L’euro è risalito fino a un massimo di 1,11, ripiegando poi verso 1,1050. Anche la sterlina ha recuperato, rientrando in area 1,33 USD.


Area Euro

Italia. L’indice composito di fiducia delle imprese è tornato a calare a giugno, a 101,2 dopo essere salito a 103 a maggio. Il livello dell’indice resta comunque superiore alla media storica degli ultimi 5 o 10 anni (91,7 e 95,3, rispettivamente). Il morale delle imprese è però migliorato nel settore manifatturiero (a 102,8 da 102,1; ci aspettavamo un rimbalzo a 102,5, mentre il consenso puntava a un indice invariato) e nelle costruzioni (a 121,6 da 120,4), mentre è calato nei servizi (a 105 da 107,3) e nel commercio al dettaglio.

Italia. La fiducia dei consumatori è scesa ancora a giugno, a 110,2 da 112,5 di maggio. È il terzo calo consecutivo (ci aspettavamo un rimbalzo).

Francia. L’indice di fiducia delle famiglie ha corretto a 97 a giugno da 98 di maggio (ai massimi da ottobre 2007), in linea con le nostre previsioni.
Il parlamento europeo ha approvato una risoluzione non vincolante che chiede al Regno Unito di notificare “appena possibile” la richiesta di uscire dall’Unione.

Nella sua comunicazione al parlamento tedesco sul referendum britannico, il primo ministro tedesco Merkel ha dichiarato “che non potranno esservi e non vi saranno trattative o colloqui preliminari di qualunque natura, formale o informale, fino a che non sarà presentata l’istanza in virtù dell’art. 50”. Tale posizione è del tutto coerente con quella già espressa da altri governi e dalle autorità europee. Il discorso ha anche fissato alcuni limiti stringenti al possibile margine di trattativa di cui il Regno Unito potrà sperare di godere.


Stati Uniti

La stima finale del PIL del 1° trimestre mostra una variazione di 1,1% t/t ann. (da 0,8% t/t ann. della seconda stima). La revisione mostra anche profitti delle imprese più solidi (in aumento di 1,8% t/t ann. da +0,3% t/t ann. della seconda stima).
La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a giugno aumenta a 98, da 92,4 di maggio, toccando il massimo da ottobre 2015. Il rialzo è diffuso sia alla componente coincidente (a 118,3 da 113,2) sia a quella aspettative (a 84,5 da 78,5).

 

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