Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 30/09/2016 11:37

Da seguire:

Area Euro

Germania. Le vendite al dettaglio calano di 0,4%m/m ad agosto, dopo il +0,5% m/m del mese precedente

Francia. La spesa per consumi è rimbalzata di +0,7% m/m ad agosto dopo quattro mesi di calo (-0,3% m/m a luglio. La variazione annua accelera a 1% da 0,1% a/a.

In uscita i dati di inflazione per la media euro zona e Italia. Nella media area euro, prevediamo un’accelerazione di tre decimi a 0,5% da 0,2%. Il contributo dell’energia dovrebbe essere stato positivo e i prezzi core dovrebbero essere cresciuti di 0,6% m/m da 0,2% m/m. In Italia, l’inflazione potrebbe salire ad agosto, da -0,1% a +0,2% a/a in base all’indice NIC (prezzi al consumo in calo di un decimo nel mese) e da -0,2% a/a a zero in base dall’indice armonizzato. Sia in Germania che Francia. l’inflazione è salita in linea con le attese (rispettivamente di due decimi 0,5% e un decimo). In Spagna, l’inflazione ha fatto peggio del previsto salendo a 0,1% da -0,3% un decimo in meno delle attese. L’inflazione è attesa accelerare in chiusura d’anno grazie alla dinamica sottostante non più frenata da un effetto sfavorevole di confronto statistico.

Area euro. La disoccupazione ad agosto è attesa rimanere stabile a 10,1% per il quinto mese consecutivo. Anche se non ci fossero ulteriori cali nella restante parte dell’anno, in media annua il 2016 vedrebbe l’indice scendere a 10,2% da 10,9% del 2015. In Italia, il tasso di disoccupazione potrebbe rimbalzare lievemente a 11,5% ad agosto, dopo che la flessione di due decimi a 11,4% registrata a luglio era stata dovuta all’aumento degli inattivi.

Stati Uniti

La spesa personale ad agosto è attesa in aumento di 0,2% m/m, dopo +0,3% m/m a luglio. Il reddito personale è previsto in rialzo di 0,2% m/m. Il tasso di risparmio dovrebbe essere stabile a 5,7%. Il deflatore dei consumi è previsto in aumento di 0,2% m/m (1,1% a/a); l’indice core dovrebbe aumentare di 0,2% m/m (1,7% a/a).

Il Chicago PMI a settembre è atteso in rialzo a 52,5 da 51,5 di agosto, con un modesto miglioramento in linea con quello evidenziato dalle indagini regionali della Philadelphia Fed e della NY Fed.

La fiducia dei consumatori rilevata dall’Univ. of Michigan a settembre (finale) è prevista in aumento a 90,2 da 89,8 della stima preliminare (invariata dalla rilevazione finale di agosto).
 


Ieri sui mercati

I mercati azionari sono indeboliti da petrolio e banche. Il tentativo di trovare un accordo per attuare un taglio alla produzione di petrolio alla prossima riunione dell’OPEC comincia a scricchiolare un solo giorno dopo l’accordo. Sul fronte delle banche, i timori relativi a Deutsche Bank hanno dominato soprattutto i listini americani, con l’S&P in calo di -0,9% e tedeschi (Dax -0,3%). In Europa, le chiusure sono state miste (Euro Stoxx stabile, CAC +0,3%, FTSE MIB +0,7%). Questa mattina il Nikkei è in calo (-1,5%),. Dalla Cina, il Caixin PMI manifatturiero a settembre, a 50,1 da 50 di agosto, conferma il proseguimento della modesta ripresa vista ad agosto.

I mercati obbligazionari hanno segnato aumenti dei rendimenti ieri, ma questa mattina si registra ritracciamento verso i livelli dei giorni precedenti. Importante per il tono dei mercati sarà l’annuncio da parte della BoJ del piano di acquisto titoli per il mese di ottobre (v. sotto).

Sul primario italiano, le aste a medio lungo termine si sono concluse in maniera soddisfacente con il collocamento di 8,5 miliardi.  

Sul fronte valutario, il dollaro ha toccato i massimi di giornata ieri dopo la revisione al rialzo del PIL statunitense nel 2° trimestre, a 1,1200 contro euro e 102 contro yen. Questa mattina dopo i dati giapponesi, lo yen si rafforza in area 100,9. 


Area Euro

Focus la ripresa prosegue a ritmo moderato

L’indice di fiducia economica elaborato dalla Commissione UE ESI è salito più delle attese a 104,9 da 103,5. L'indice si trova non solo al di sopra del livello pre-Brexit 104,6 ma sui massimi da dicembre dello scorso anno.

L’indagine della Commissione e gli indici di fiducia nazionali, IFO, INSEE, Istat hanno fatto meglio del previsto a settembre. Il PMI composito, invece, è rimasto quasi fermo dal momento che il miglioramento dell’attività nel manifatturiero è stato controbilanciato da un rallentamento nei servizi, in particolare in Germania. La nostra lettura è che la Brexit è passata quasi inosservata e che il calo di fiducia in estate riflette più condizioni di domanda globale che non preoccupazioni per l’esito del voto britannico. Se il miglioramento di domanda di settembre sarà duraturo l’industria ne beneficerà e contribuirà ad una riaccelerazione del PIL euro zona a fine 2016 ina rea 0,4%t/t.

BCE  I membri del Consiglio (Liikanen, Villeroy) hanno ribadito che il processo di riforme deve proseguire, Jazbec si è espresso su possibili ampliamenti dell’APP, Weidmann ha dichiarato che le politiche espansive devono finire rapidamente e ha respinto i suggerimenti di un allentamento della politica fiscale in Germania. Più cauti, commenti di Sabine Lautenschlaeger che ha dichiarato che non vede la necessità di un aumento dello stimolo monetario e che l’uscita dal QE deve essere disegnata attentamente. Le dichiarazioni indicano chiaramente ampie divisioni interne al Consiglio.


Stati Uniti

I nuovi sussidi di disoccupazione nella settimana conclusa il 24 settembre sono poco variati, a 254 mila, da 251 mila .

La stima finale del PIL del 2° trimestre è rivista verso l’alto, con una crescita di 1,4% t/t ann. da 1,1% t/t ann. della seconda stima. I dati non modificano il quadro congiunturale, ma la revisione verso l’alto degli investimenti non residenziali è un modesto segnale positivo.

La stima preliminare della bilancia commerciale dei beni ad agosto registra un deficit di -58,4 mld di dollari, da -58,8 mld di luglio, con incrementi sia per l’export sia per l’import. 

Harker (Philadelphia Fed) ha detto che la Fed dovrebbe alzare I tassi “prima piuttosto che dopo”,  Yellen ha detto che  l’andamento dell’economia giustifica un sentiero di graduali rialzi e che la maggior parte dei membri del FOMC ne prevede uno entro fine anno. George (Kansas City Fed) ha detto che è il momento di alzare i tassi, Lockhart (Atlanta Fed) ha detto che la banca centrale è vicina ai suoi obiettivi e “un cambiamento di politica può avvenire entro breve”. Powell (Board) ha detto che il FOMC “può continuare a essere paziente”.  I commenti dalla Fed confermano un ampio divario di opinioni. 


Giappone

Il tasso di disoccupazione ad agosto risale a 3,1% da 3% di luglio, e il jobs to applicant ratio rimane stabile a 1,37.

L’inflazione continua a scendere. L’indice nazionale aggregato e quello al netto di alimentari freschi sono in calo di -0,5% a/a (consenso: -0,4% a/a). Anche più preoccupante è l’ulteriore correzione dell’inflazione al netto di alimentari ed energia, che corregge ancora, a 0,2% a/a da 0,3% a/a di luglio. 

La produzione industriale ad agosto (stima preliminare) sorprende verso l’alto con un aumento di 0,4% m/m (consenso: +0,5% m/m), dopo -1,5% m/m di luglio.

La BoJ annuncerà oggi il piano di acquisti di titoli per il mese di ottobre, particolarmente rilevante dopo il cambiamento di strategia di politica monetaria che include ora il “controllo della curva”.

Condividi

Newsletter

Newsletter settimanale

Ricevi ogni venerdì notizie e approfondimenti sui principali argomenti di borsa e finanza della settimana, comodamente nella tua casella di posta.