Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 29/11/2016 15:14

Da seguire:

Area Euro


Francia. La stima finale conferma che il PIL nel terzo trimestre è aumentato solo di 0,2% t/t da 0,1% t/t (rallentando su base annua a 1,1% da 1,3%). I contributi principali sono venuti dalla domanda interna (+0,1) e da un riaccumulo delle scorte (+0,7), a fronte di un contributo negativo del canale estero (-0,6). La scomposizione della domanda interna vede confermata la stagnazione per il secondo trimestre dei consumi privati a fronte di una ripresa degli investimenti (+0,2% t/t da zero). Nell’ultimo trimestre dovrebbe vedersi un’accelerazione del PIL attorno a 0,4% t/t (media annua a 1,3%).

Francia. La spesa per consumi a ottobre è cresciuta di +0,9% m/m, più delle attese, dopo il -0,4% m/m di settembre (dato rivisto al ribasso da -0,2% m/m). Il miglioramento è spiegato in parte dal contributo dei beni durevoli, il cui consumo è rimbalzato (+2,5% m/m da -0,4% mm). Nel mese, le vendite di auto sono invece nuovamente calate (-1,0% m/m da +0,3% m/m). Inoltre, come anticipato, una parte rilevante della risalita dei consumi è spiegata anche dal rimbalzo della componente energetica (+3,6% m/m da -1,8% m/m) per effetto del calo delle temperature rispetto a settembre. La variazione annua passa a 1,5% da 0,7% impostando i consumi per un aumento di 1,0% t/t dopo la contrazione di -0,5% t/t di settembre.

Spagna. La stima flash di novembre dovrebbe vedere un aumento dei prezzi al consumo di 0,5% m/m da 1,1% m/m sulla misura nazionale e di 0,3% m/m da 0,8% m/m su quella armonizzata. L’inflazione è quindi attesa accelerare di un decimo a 0,8% da 0,7% sull’indice nazionale e a 0,6% da 0,5% su quello armonizzato. Sebbene tornata positiva da settembre, in media annua l’inflazione spagnola rimarrà in territorio negativo a -0,2%.

Area euro.  L’indice di fiducia economica elaborato dalla Commissione potrebbe ritracciare a novembre parte del miglioramento di ottobre a 106,0 da 106,3, rimanendo comunque al di sopra della media di lungo termine. L’indice per l’industria potrebbe anch’esso correggere leggermente a -0,9 da -0,6 dopo due mesi di decisi miglioramenti, mentre i servizi potrebbero rimanere circa stabili a 13 da 12. Il quadro rimane coerente con una crescita del PIL Eurozona di 0,4% t/t nella parte finale dell’anno. La seconda stima della fiducia dei consumatori è attesa confermare il dato preliminare a -6,1 da -8,0 di ottobre.

Germania. I dati flash di novembre dai Länder dovrebbero mostrare i prezzi al consumo in aumento di 0,2% m/m, stesso ritmo di ottobre su entrambe le misure. L’inflazione è attesa accelerare a 0,9% su entrambe le misure da 0,7% dell’indice nazionale e da 0,8% di quello armonizzato. Il CPI dovrebbe tornare sopra l’1% nei prossimi mesi. 

Stati Uniti

La seconda stima del PIL del 3° trimestre dovrebbe registrare una revisione verso l’alto, al 3% t/t ann., da 2,9% t/t ann. della stima advance. La revisione dovrebbe riguardare diverse voci. I consumi dovrebbero essere in crescita più forte (2,3% t/t ann. da 2,1% t/t ann.), alla luce della revisione verso l’alto delle vendite al dettaglio di settembre. Gli investimenti fissi delle imprese dovrebbero registrare un miglioramento nella componente strutture. Si dovrebbe invece registrare una modesta revisione verso il basso delle scorte. I dati confermerebbero la riaccelerazione del 3° trimestre, spinta in larga misura dal canale estero con un contributo di 0,8pp. Le previsioni per il 4° trimestre sono positive anche perché mostrano una crescita solida determinata più dalla domanda domestica e meno dalle esportazioni nette. Le stime di GDP nowcasting dell’Atlanta Fed e della NY Fed sono a 3,6% t/t ann. e 2,4% t/t ann., rispettivamente.   

La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a novembre darà un assaggio dell’effetto del voto sul morale delle famiglie, dopo le informazioni positive viste con l’indice dell’Univ. of Michigan. Alla luce del forte rialzo dei mercati azionari e dell’aspettativa di taglio delle imposte prevediamo un rialzo della fiducia a 100 da 98,1 di ottobre, con incrementi sia per la componente coincidente sia per quella aspettative.


Ieri sui mercati

Secondo Stournaras (Banca di Grecia) una delle opzioni per prolungare l’APP della BCE potrebbe essere un’estensione degli acquisti a ritmi più lenti.

Italia - La Camera ha approvato la Legge di Bilancio con 290 voti a favore e 118 contrari, confermando in sostanza l'impianto della legge come presentato dal governo.

Italia - La fiducia dei consumatori, dopo il trend di calo costante evidenziato per tutto il 2016, è risultata poco variata a novembre, a 107,9 da 108 di ottobre. L’indice composito di fiducia delle imprese diffuso dall’Istat è calato marginalmente a 101,4 a novembre dopo essere salito nei due mesi precedenti (il dato di ottobre è stato rivisto al ribasso a 101,7 da 102,4 della prima lettura). Specularmente rispetto al mese precedente, il calo è diffuso a tutte le componenti con l’eccezione del commercio.

Area euro - Nell’ottava del 25 novembre il portafoglio PSPP ha visto un incremento di 14,30 miliardi di euro ed è salito a 1.197,18 miliardi di euro. Gli acquisti di titoli covered sono stati pari a 1,77 miliardi di euro, che aumentano il portafoglio a 202,20 miliardi, gli acquisti settimanali di ABS al netto dei titoli scaduti sono stati pari a 304 milioni di euro, portando il totale dei titoli in portafoglio a 22,26 miliardi di euro, mentre gli acquisti di titoli nell’ambito del CSPP sono stati circa pari a 1,9 miliardi con un aumento del portafoglio fino a 46,23 miliardi.

Giappone - Il tasso di disoccupazione a ottobre è stabile al 3%. Le ore lavorate e gli occupati aumentano, con indicazioni positive per il reddito da lavoro, i consumi e la produzione industriale. Il job-to-applicant ratio sale ancora, a 1,4 da 1,39 di settembre, confermando che il mercato del lavoro è in una situazione di eccesso di domanda.

Giappone - La spesa delle famiglie cala di -1% m/m in termini reali e di -0,3% m/m in termini nominali. Il calo della spesa è concentrato nei servizi, che avevano registrato ampi aumenti a settembre. Le vendite al dettaglio danno indicazioni più positive, con un aumento di 2,5% m/m (-0,1% a/a), dopo +0,3% m/m di settembre.

 

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