Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 22/02/2017 11:30

Da seguire:

Area Euro

  • Area euro. La seconda lettura dovrebbe confermare che l’inflazione a gennaio è accelerata da 1,1% a 1,8% sulla scia di un effetto statistico favorevole. I prezzi al consumo dovrebbero altresì essere confermati in calo di -0,9% m/m da 0,5% m/m. Infine, l’indicatore core (al netto di alimentari ed energia) dovrebbe essere rimasto fermo a 0,9%% dopo aver accelerato di un decimo a dicembre. L’inflazione dovrebbe toccare un massimo al 2,0% in aprile, sostenuta da un effetto base favorevole della componente core, che dovrebbe in seguito invertire il suo effetto.

  • Germania. L’IFO a febbraio potrebbe correggere marginalmente a 109,5 da 109,8; l’indice è stabilmente al di sopra della media storica (102). L’indice sulle attese è visto in lieve calo a 103,0 da 103,2, mentre quello sulla situazione corrente potrebbe stabilizzarsi a 116,9, sul livello di gennaio. Le indicazioni d’inizio anno suggerirebbero che, al netto dell’incertezza del contesto politico europeo, le condizioni di domanda dell’industria sono stabili.

  • Italia. L’inflazione a gennaio dovrebbe essere confermata in salita da 0,5% a 0,9% sull’indice nazionale e 0,8% in base all’armonizzato. L’inflazione core potrebbe essere viceversa confermata in calo da 0,6% a 0,5%. Riteniamo che l’inflazione possa toccare un punto di massimo in primavera (1,5% in aprile, nel nostro scenario). Ci aspettiamo poi una moderazione nel resto dell’anno, sul venir meno dell’effetto statistico sull’energia. In media d’anno confermiamo la nostra stima di crescita dei prezzi dell’1,3%, la prima dopo tre anni di stagnazione. L’inflazione core rimarrà a nostro avviso su livelli assai moderati.

  • Belgio. L’indice BNB elaborato dalla Banca del Belgio potrebbe rimanere circa stabile a febbraio a 0,6 sul livello del mese precedente, al di sopra della media storica (-7,7). Nei mesi scorsi la risalita è stata trainata dal manifatturiero, segnale che suggerirebbe che la fase espansiva nel comparto non sia esaurita per i paesi core dell’Eurozona.
  • È attesa la diffusione del rapporto ad hoc sul debito pubblico previsto dall’articolo 126 (3) del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea per i Paesi a rischio di non rispetto della regola del debito ovvero Italia e Belgio. In base alle opinioni della Commissione del novembre scorso, lo scostamento del livello del debito nei due Paesi rispetto ai benchmark si attesterebbe a 2,9% nel caso del Belgio e ben 6,8% per quanto riguarda l’Italia. Peraltro, il rispetto dello sforzo strutturale richiesto per il 2017 (nel caso dell’Italia, da implementare con una correzione pari allo 0,2% del PIL), potrebbe rientrare tra i fattori rilevanti che consentirebbero di evitare l’apertura di una procedura d’infrazione (sebbene in teoria esso possa essere considerato come condizione necessaria ma non sufficiente in tal senso).

Stati Uniti

  • Le vendite di case esistenti a gennaio sono previste in rialzo a 5,6 mln di unità ann. (+2,5% m/m) dopo l’ampia correzione a 5,49 mln (-2,8% m/m) di dicembre. Il sentiero della serie è stato particolarmente volatile in autunno, ma il trend resta positivo, con le vendite vicine ai massimi dal 2007. La ripresa moderata dei contratti di compravendita a novembre punta a un incremento delle vendite di gennaio. Le scorte di case invendute rimangono sui livelli storicamente molto bassi.

  • La Fed pubblica i verbali della riunione del FOMC di fine gennaio. I verbali dovrebbero dare informazioni sul dibattito relativo al ritmo dei rialzi e sul peso che i vari gruppi nel FOMC danno all’incertezza sulla politica fiscale e su altre politiche della nuova amministrazione. Nell’insieme, i verbali non dovrebbero modificare il messaggio cauto del comunicato stampa e delle audizioni di Yellen, pur mostrando, come consueto in una fase di rimozione dello stimolo, la presenza di opinioni diverse all’interno del Comitato e segnalando che tutte le riunioni sono sul tavolo. Questo però non implica di per sé un’elevata probabilità di rialzo a marzo. I verbali potrebbero anche dare maggiore informazione sulla discussione riguardo alla politica del bilancio indicando che il Comitato sta studiando le alternative, ma segnalando anche che non è una questione aperta nel breve periodo.

Ieri sui mercati

Mercati azionari in rialzo sulla scia di dati economici positivi e di aspettative di rafforzamento della crescita globale (S&P +0,6%, Euro Stoxx +0,8%, Dax +1,2%, FTSE MIB + 0,3%), con l’eccezione del FTSE, in calo di -0,3% per via dei dati negativi di HSBC.

Sui mercati obbligazionari, i rendimenti sono stati in generalizzato rialzo, per via dei dati macroeconomici solidi, mentre il fattore politico continua comunque a restare sullo sfondo e a condizionare i movimenti relativi. A fine giornata il BTP a due anni torna a scambiare in territorio positivo, in area +0,01%, mentre il decennale si muove intorno al 2,2% con lo spread rispetto ai titoli tedeschi di pari scadenza che tratta a 190pb.

Temi invariati sui cambi, con il dollaro in apprezzamento, sostenuto dal rialzo dei rendimenti sui Treasury. La pubblicazione dei verbali dell'ultimo meeting della Fed, in agenda oggi potrebbe fornire ulteriori indizi circa le nuove mosse sui tassi nel breve.

Area euro

Area euro. La stima flash mostra il PMI composito in aumento a febbraio a 56,0 da 54,4, contrariamente alle attese di consenso che prevedevano stabilità e ai massimi da sei anni: il miglioramento è stato trainato principalmente dai servizi. Il PMI manifatturiero è marginalmente migliorato di tre decimi a 55,5 da 55,2, con l’indice tedesco a 57,0 da 56,4 e quello francese in correzione a 52,3 da 53,6. Il PMI servizi invece balza a 55,6 da 53,7, ai massimi da aprile 2001, con l’indice tedesco in miglioramento di un punto a 54,4 da 53,4 e quello francese in netta accelerazione a 56,7 da 54,1 (un massimo da giugno 2011). L’indagine di febbraio suggerisce che l’attività economica nell’eurozona potrebbe accelerare nel trimestre in corso, lasciando quindi presumere un ritmo di espansione superiore allo 0,4% t/t del quarto trimestre 2016. I rischi alla previsione sono spostati verso l’alto.   

Francia. La seconda lettura conferma che l’inflazione a gennaio ha accelerato di sette decimi a 1,3% da 0,6% sull’indice nazione e di otto decimi a 1,6% da 0,8% su quello armonizzato. Nel corso dell’anno ci aspettiamo che l’inflazione in Francia si attesti attorno all’1,5%.

Stati Uniti

Mester (Cleveland Fed), generalmente all’estremo dei falchi nel FOMC, ha detto che la Fed non vuole sorprendere i mercati, e che “vede tassi in graduale rialzo indipendentemente dalle misure fiscali che verranno adottate; poi bisognerà vedere i dettagli quando sono disponibili ed essere rapidi nell’adattare lo scenario all’evoluzione dei rischi. Mester detto che “per ora la Fed non è dietro la curva”. Harker (Philadelphia Fed) ha detto che per ora non toglie la riunione di marzo dal tavolo per una possibile mossa sui tassi. Harker ha ribadito che vede tre rialzi dei tassi nel 2017, indipendentemente dalla politica fiscale. Kashkari (Minneapolis Fed) ha detto che sarà opportuno aspettare di vedere le nuove politiche fiscali per valutare lo scenario, mentre per ora il mercato del lavoro ha ancora spazio per migliorare. Kashkari ha aggiunto che il bilancio della Fed potrà essere ridotto “in un futuro non troppo distante”, quando l’economia sarà abbastanza solida.

Trump update. Il Homeland Security Department (HSD) ha modificato radicalmente le procedure per la deportazione degli immigrati illegali (stimati in circa 11 mln di persone), ampliando enormemente la politica di deportazione, senza più i limiti indicati dall’Amministrazione Obama: saranno soggetti a deportazione e detenzione tutti gli immigrati illegali, indipendentemente da dove sono stati individuati e da quando sono entrati illegalmente negli USA. L’unica eccezione mantenuta riguarda coloro che sono entrati illegalmente da bambini. I memo del HSD indicano la necessità di collaborazione da parte di forze dell’ordine statali e locali e di assunzione di 5000 nuovi agenti di confine e 10000 nuovi agenti per l’immigrazione. I memo indicano anche che verranno aumentati gli spazi per la detenzione degli immigrati illegali in attesa di deportazione e prevedono la costruzione di una barriera lungo tutto il confine con il Messico (il cui costo è stimato in almeno 21 mld di dollari), senza specificare se sarà effettivamente un muro. Le spese per attuare le indicazioni del HSD dovranno essere approvate in Congresso e i costi degli interventi non sono quantificati nei documenti pubblicati ieri. E’ prevedibile che inizino azioni legali riguardo alle indicazioni sulle nuove regole per la deportazione. Sul fronte del National Security Council, il portavoce di Trump ha detto che il presidente è disposto a considerare di rimuovere Bannon dal National Security Council se il nuovo adviser McMaster lo richiederà.

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