Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 08/03/2017 13:55

Da seguire:

Giappone

La seconda stima del PIL del 4° trimestre 2016 registra una revisione verso l’alto a +0,3% t/t, rispetto alla stima preliminare di +0,2% t/t, grazie agli investimenti fissi non residenziali, rivisti in rialzo a +2% t/t da +0,2% t/t della prima stima. La variazione del PIL è stata frenata però da una revisione verso il basso delle scorte, che contribuiscono negativamente per -0,2 pp. La crescita prevista nel 2017 e 2018, al di sopra dell’1% anche grazie al contributo della politica fiscale espansiva, dovrebbe mantenersi oltre il potenziale, contribuendo a sostenere una modesta ripresa dell’inflazione. 

Area Euro

Spagna. La produzione industriale a gennaio è attesa aumentare di 0,4% m/m dopo essere calata di -0,5% m/m a dicembre. La crescita acquisita per il trimestre in corso sarebbe circa pari allo 0,5% t/t visto nella parte finale del 2016. Il PMI manifatturiero ha segnalato una tenuta del comparto a cavallo d’anno.

Germania. La produzione industriale è rimbalzata di +2,8% m/m dopo il -2,4% m/m precedente, drasticamente rivisto rispetto alla stima preliminare (-3,0%). Le indagini IFO e PMI non erano state coerenti nel mese, ma entrambe indicavano un miglioramento dell’attività corrente. La produzione nelle costruzioni, invece, è nuovamente calata: -1,3% m/m dopo il -2,7% di dicembre

Stati Uniti

La stima ADP dei nuovi occupati non agricoli privati di febbraio è vista dal consenso a 189 mila, dopo 246 mila di gennaio.

La crescita della produttività nel 4° trimestre 2016 dovrebbe essere rivista modestamente verso l’alto a 1,4% t/t ann. da 1,3% t/t ann. della stima preliminare.

Ieri sui mercati

Area euro La seconda stima ha confermato la crescita del PIL a +0,4% t/t nei mesi finali del 2016, come la scorsa estate. Il dettaglio conferma una tenuta dei consumi privati (0.4%t/t dopo +0.3%t/t) e un recupero degli investimenti fissi +0.6%t/t dopo +-0.7% t/t.  I consumi pubblici sono cresciuti di 0,4% t/t dopo +0,1% t/t. La domanda interna ha aggiunto 0,4% t/t alla crescita del PIL circa tre decimi in più che nei mesi estivi, le scorte hanno contribuito per +0,1% t/t.  Come da attese le esportazioni sono accelerate a fine 2016 a +1,5% t/t dopo 0,3% t/t dei mesi estivi, ma le importazioni sono cresciuti del 2,0%t/t lasciando il contributo del commercio estero a -0,1%. La crescita media annua euro zona è confermata a +1,7% in lieve rallentamento dal +1,9% del 2015.

Area euro. In gennaio si è verificato un ulteriore ampliamento dei saldi di TARGET2, con una crescente polarizzazione fra Germania (+795mld di euro) e Lussemburgo (176,6 mld) da una parte, Spagna (-350,2 mld) e Italia (-364,7 mld) dall’altra. Continua, invece, il calo del surplus dell’Olanda (72,4 mld), mentre si sono stabilizzati i deficit di Grecia (-70,3 mld) e Portogallo (-72,3 mld). La Francia resta in modesto passivo, peraltro calato rispetto ai livelli di settembre-novembre 2016.

Regno Unito. La Camera dei Lord ha approvato un altro importante emendamento al disegno di legge per avviare l’iter di Brexit, chiedendo che l’esito finale dei negoziati tra Regno Unito e UE venga sottoposto a voto del parlamento, che potrebbe pertanto porre il veto a un accordo non considerato appropriato, così come impedire un’uscita senza accordo. Ora il testo emendato – incluso anche l’altro emendamento per la salvaguardia dei diritti dei cittadini UE residenti nel Regno – passerà all’esame della Camera dei Comuni la prossima settimana il 13-14 marzo. Se non venisse approvato tornerebbe nuovamente ai Lord. In ogni caso la parola finale spetterebbe ai Comuni. L’allungamento dei tempi di approvazione del disegno di legge non garantisce che May riesca ad attivare la clausola di recesso entro fine marzo, ma non è tecnicamente impossibile.

Stati Uniti. Il deficit della bilancia commerciale a gennaio aumenta a -48,5 mld di dollari (massimo da marzo 2012) da -44,3 mld di dicembre. In parte l’ampliamento è dovuto alle distorsioni legate alla data del capodanno cinese.

Stati Uniti. Il CBO segnala che dal 16 marzo il limite del debito sarà superato. In assenza di interventi, il Tesoro inizierà nuovamente a mettere in atto misure straordinarie per poter proseguire con l’emissione di debito; il CBO stima che tali misure dovrebbero permettere la prosecuzione della normale attività di emissione del Tesoro fino all’autunno. 

Condividi

Newsletter

Newsletter settimanale

Ricevi ogni venerdì notizie e approfondimenti sui principali argomenti di borsa e finanza della settimana, comodamente nella tua casella di posta.