Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 14/03/2017 12:05

Da seguire:

Area Euro

  • Germania. La seconda stima conferma l’inflazione in aumento a 2,2% a febbraio da un precedente 1,9%.
  • Area euro. La produzione industriale è vista in aumento di 0,7% m/m a gennaio dopo il calo di -1,6% m/m a dicembre scorso. Le indagini di fiducia e i dati nazionali hanno segnalato un recupero a inizio 2017.  Se confermato, il dato lascerebbe la produzione in rotta per un aumento di solo 0,1% t/t a marzo, dopo il +0,8% t/t di fine 2016, a causa della debole uscita dallo scorso anno.
  • Germania. A marzo, l’indice ZEW sulle attese per i prossimi mesi potrebbe recuperare parte del calo del mese precedente e assestarsi a 15,4 da 10,4, dato l’andamento più positivo dei mercati. L’indice sulla situazione corrente potrebbe recuperare il calo di circa un punto del mese scorso e attestarsi a 77,2. Le indagini IFO e PMI hanno segnalato una buona tenuta dell’economia tedesca a febbraio.

Stati Uniti

  • Il PPI a febbraio dovrebbe essere invariato su base mensile, con un rialzo di 0,2% m/m per l’indice core.

Ieri sui mercati

Alle aste di ieri il Tesoro ha assegnato l'importo massimo di 9 miliardi di euro spalmato sulle scadenze a 3, 7, 15 e 30 anni con un ampio rialzo dei rendimenti (ai massimi da luglio 2015 per il tre anni, da luglio 2014 per il sette anni e da novembre 2014 per il quindici anni), pur a fronte di una buona domanda. Sul mercato secondario, rendimenti e premi al rischio in moderato rialzo sul tratto 2-5 anni. Tassi in calo sulle scadenze lunghe della curva tedesca. Tutta la curva UST, invece, si è alzata di 2pb sul tratto 2-5 anni e di 5pb su quello 10-30 anni. L’euro rientra in area 1,06 dollari.

Da segnalare che nel Regno Unito è arrivato il via libera del parlamento all’attivazione dell’art. 50, che ora si attende per l’ultima settimana di marzo.

BCE. Smets (Banca del Belgio, Direttore Generale della ricerca economica) ha dichiarato che la BCE non ha fatto un primo passo verso l’uscita dalle misure non convenzionali lo scorso giovedì. Inoltre Smets ritiene che “la revisione al rialzo delle sime di inflazione non è “considerevole” e che non vi è alcuna garanzia che l’inflazione risalga verso il target in assenza dello stimolo BCE” e ciò assicura che lo status quo prevarrà ancora. Villeroy (Banca di Francia) ha messo l’accento sul fatto che il ciclo continua a migliorare, ma che i timori di inflazione più elevata sono esagerati.

Secondo Visco (governatore di Banca d’Italia), “l’incompletezza manifesta” dell’Unione economica e monetaria “genera instabilità e, in una spirale perversa, rischia di determinare l’adozione di politiche nazionalistiche e di chiusura economica”; inoltre, “il rischio di una paralisi politica in Europa non è mai stato così elevato”. Sul fronte economico, “sono necessari investimenti, privati e pubblici, nazionali ed europei”, e “rilanciare altresì il processo di integrazione europea”. In Italia, è necessario un aumento del potenziale di crescita dell’economia.

Francia. Il sondaggio Presitrack pubblicato da Les Echos mostra che lo slancio di Macron è un po’ calato, consentendo a Le Pen di tornare in vantaggio con il 27% contro il 25%; Fillon resta stabile e lontano, con il 20%. Le Pen chiude in piccola parte anche il divario nei sondaggi per il secondo turno, risalendo al 38% contro il 62% di Macron.

Italia. La produzione industriale è calata di ben -2,3% m/m a gennaio, dopo essere cresciuta di +1,4% m/m a dicembre. Il dato, al contrario che un mese fa, ha sorpreso decisamente verso il basso, risultando inferiore sia al consenso (-0,7% m/m) che alla nostra più pessimistica previsione (-1% m/m). è la flessione congiunturale più marcata da cinque anni. Su base annua, l’output è accelerato a 5,7% in termini grezzi (da 3,5% di dicembre), ma è tornato in territorio negativo se corretto per i giorni lavorativi (che sono stati 21 contro i 19 di gennaio 2016), a -0,5% dopo il +6,8% precedente.

Si tratta di un minimo dallo scorso mese di giugno. L’ampia volatilità nei due mesi a cavallo d’anno è dovuta in buona parte alla correzione per il numero di giorni lavorativi (che a gennaio è stato superiore alla media del mese mentre a dicembre inferiore), in presenza di una distribuzione delle festività che ha giocato in senso favorevole a dicembre e in direzione opposta a gennaio. In tal senso, se già ci aspettavamo un rimbalzo a febbraio, esso potrebbe essere anche più marcato di quanto atteso in precedenza ovvero di entità comparabile alla flessione vista a gennaio.

Peraltro, al di là della volatilità dei dati di produzione industriale, le indagini di fiducia delle imprese nel settore continuano a segnalare che la ripresa dell’attività produttiva continua, sia pure a un ritmo moderato.

Stati Uniti

Il CBO ha pubblicato una stima preliminare degli effetti dell’American Health Care Act (AHCA), la riforma dell’assicurazione sanitaria presentata dalla leadership repubblicana alla Camera e approvata per ora da due commissioni parlamentari. Secondo le stime del CBO e del Joint Committee on Taxation l’AHCA ridurrebbe il deficit cumulato di 337 mld in 10 anni, con una riduzione della spesa di 1,2 tln e un calo di entrate di 0,9 tln nel periodo rispetto alla legislazione vigente. a regime ci sarebbe una redistribuzione della variazione dei premi fra l’AHCA e la legislazione esistente, sfavorevole verso le coorti più anziane e a reddito più basso.

Il Segretario della sanità, Price, ha criticato le stime del CBO affermando che non sono accurate; tuttavia diversi senatori repubblicani hanno indicato la necessità di rivedere alcuni punti della legge per ridurre gli effetti redistributivi sulle categorie più deboli. Nel frattempo l’iter del disegno di legge alla Camera prosegue, con un voto alla commissione bilancio previsto per giovedì, e con l’obiettivo di approvare la riforma nella prima metà di aprile.


 

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