Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 29/03/2017 15:55

Da seguire:

Area Euro

  • Francia. L’indice di fiducia dei consumatori a marzo potrebbe migliorare a 101 da 100. Le passate indagini avevano mostrato una maggiore tendenza agli acquisti a cavallo d’anno associata però anche a una maggiore propensione al risparmio. I timori di una ripresa dell’inflazione potrebbero essere uno stimolo per le famiglie a non differire le spese, ma nel corso dell’anno ci aspettiamo tuttavia un rallentamento dei consumi. Il livello trimestrale dell’indice ha raggiunto ormai la media storica. Storicamente, i periodi elettorali registrano un miglioramento del morale delle famiglie.
  • Italia. Il mese di marzo potrebbe aver visto un ulteriore recupero per la fiducia delle imprese, stimiamo a 105 da 104 per l’indice composito; il miglioramento potrebbe riguardare in particolare i servizi, poco variati il mese scorso. L’aumento sarebbe più limitato, dopo i progressi dei mesi precedenti, nel manifatturiero (a 106,5 da 106,3). Anche il morale delle famiglie potrebbe rimbalzare, a 107 da 106,6 a febbraio; il trend tuttavia resterebbe al ribasso.

Ieri sui mercati

I dati solidi in Europa e il forte rimbalzo della fiducia dei consumatori negli Stati Uniti hanno dato una svolta alle correzioni sui mercati azionari degli ultimi giorni e riportato gli indici in territorio positivo, con aumenti generalizzati (S&P 0,7%, Euro Stoxx +0,8%, Dax +1,3%, FTSE MIB +1%).

Indicazioni positive anche dai mercati obbligazionari, con performance dei periferici anche migliori rispetto ai titoli core. Il BTP a due anni si muove in area -0,10%, mentre il decennale tratta a 2,13%, in flessione di quasi 5pb. Lo spread con il Bund si posiziona così intorno ai 175pb. La performance del debito domestico va considerata particolarmente positiva anche alla luce degli impegni sul piano dell'offerta, con l’avvio della tornata di aste di fine mese.

Sui mercati valutari, il dollaro si stabilizza ma resta vicino ai minimi da oltre quattro mesi contro le principali valute internazionali. Le perplessità circa la forza della nuova amministrazione Trump nel dar seguito alle proprie promesse elettorali, dopo la sconfitta al Congresso sulla riforma della sanità. Cambio dollaro/yen stabile intorno a 110.

Area Euro

BCE Continua il dibattito all’interno del Consiglio sulla guidance. Praet (Comitato Esecutivo) ha dichiarato che bisogna essere cauti quando si parla di rialzo del tasso sui depositi dal momento che questo è il tasso di policy. La comunicazione sul tasso sui depositi difatti equivale a parlare di orientamento della politica monetaria. Pochi giorni fa Nowotny aveva ipotizzato un rialzo del tasso sui depositi prima di un rialzo del refi. I mercati a seguito dei commenti hanno cominciato a prezzare con una probabilità crescente un rialzo del tasso sui depositi per gennaio 2018. Makuch ha detto che la BCE dovrebbe continuare con le attuali politiche fin quando non si vedrà un aumento convincente dell’inflazione. Coeuré ha detto che una piena condivisine dei rischi nell’ambito del programma di acquisto titoli sarebbe un passo verso l’unione fiscale, il commento sembra escludere che la BCE possa decidere per un rilassamento degli acquisti in base alle quote capitale.

Francia. Dopo essere stata ascoltata dai magistrati, Penelope Fillon è ora sotto indagine per truffa aggravata. La messa sotto indagine indica che i magistrati hanno elementi concreti a supporto dell'accusa. Nel frattempo, secondo gli ultimi sondaggi, Fillon fino a ieri avrebbe recuperato un paio di punti e sarebbe dato ora attorno al 20%.

Italia - Sia gli ordini che il fatturato sono calati in misura consistente su base congiunturale a gennaio, dopo il balzo di dicembre. Peraltro, come già accaduto per la produzione industriale e l’export, la volatilità a cavallo d’anno è dovuta in gran parte alla correzione per i giorni lavorativi vista la particolare distribuzione delle festività. Il calo del fatturato (-3,5% m/m) è dovuto soprattutto al mercato estero (-5,4% m/m). La flessione degli ordini viceversa (-2,9% m/m) è dovuta al mercato interno (-6,6% m/m), a fronte di una crescita delle commesse dall’estero (+2,6% m/m). Su base annua, sia il fatturato che gli ordini mantengono un robusto incremento (superiore all’8%), che tuttavia è amplificato dal maggior numero di giorni lavorativi (nel caso del fatturato, il dato grezzo è +8,2%, quello corretto per gli effetti di calendario +1,5% a/a). In sintesi, come detto i dati a cavallo d’anno per l’industria sono stati molto volatili: occorrerà aspettare gli indicatori relativi a febbraio e marzo per farsi un’idea più precisa del trend di inizio anno; in ogni caso, l’andamento recente delle indagini autorizza un moderato ottimismo.

Stati Uniti

La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a marzo balza a 125,6 da 116,1 (rivisto da 114,8), toccando il massimo da dicembre 2000. In forte rialzo anche l’indice delle condizioni correnti (a 143,1 da 134,4) e quello delle aspettative (a 113,8 da 103,9). Il forte aumento della fiducia è spinto soprattutto da un ulteriore netto miglioramento della valutazione del mercato del lavoro: il differenziale jobs plentiful-jobs hard to get sale a 12,2 da 7 e tocca il massimo da agosto 2001. Le aspettative di inflazione a 1 anno calano a 4,6% da 4,8% e danno un segnale analogo a quello visto con l’indagine dell’Univ. of Michigan. Il forte rialzo della fiducia a marzo è un altro dato in linea con il trend del 1° trimestre: indagini sempre più positive, con costanti sorprese verso l’alto, a fronte di dati di attività molto più moderati e coerenti con il proseguimento di una crescita mediamente intorno al 2%. Le informazioni relative alle componenti del PIL del 1° trimestre segnalano una variazione modesta a inizio anno seguita da una probabile riaccelerazione, che dovrebbe comunque lasciare la crescita media intorno al 2%. Se, come probabile, l’ampio stimolo fiscale promesso da Trump tarderà ad arrivare e sarà contenuto dalla necessità di forgiare compromessi e moderare l’impatto sul deficit, le aspettative dovranno riallinearsi con la realtà dei dati nella parte centrale dell’anno.

La bilancia commerciale a febbraio registra una chiusura del deficit a -64,8 mld di dollari da -68,8 mld di gennaio, sulla scia di un calo dell’export di -0,1% m/m (dopo due aumenti consecutivi) e di un’ampia correzione delle importazioni (-2,1% m/m). I dati indicano che il contributo negativo del canale estero potrebbe essere più contenuto rispetto a quanto atteso.

Yellen (Presidente Fed) non ha toccato direttamente i temi relativi alla politica monetaria ma ha ripetuto che l’economia è in ripresa e che il mercato del lavoro è in netto miglioramento dalla fine della recessione, anche se permangono aree di disoccupazione elevata. Fischer (Board Fed) ha detto che a suo avviso altri due rialzi quest’anno a suo avviso “sembrano circa appropriati” e sono anche la sua previsione. Fischer ha sottolineato che la Fed sta seguendo i negoziati fra l’Amministrazione e il Congresso, in attesa di avere maggiori informazioni sui dettagli delle riforme che si evolveranno man mano in sede legislativa.. Powell (Board Fed) ha detto che i tassi dovrebbero muoversi lentamente verso la neutralità e che c’è spazio per altri rialzi quest’anno. Powell ha aggiunto che è presto per prevedere le decisioni sul bilancio, la cui riduzione dovrebbe avvenire quando c’è maggiore forza nella ripresa. George (Kansas City Fed) ha detto che la Fed si è impegnata ad alzare i tassi gradualmente e che mira a muoversi verso la neutralità, mentre osserva con attenzione l’evoluzione dello scenario di politica fiscale. Per ora c’è troppa incertezza su questo fronte per incorporarlo nello scenario macro. Nel complesso i discorsi dalla Fed confermano uno scenario di graduali rialzi dei tassi quest’anno, verso livelli coerenti con una politica monetaria neutrale, soggetti ancora a un’ampia incertezza legata all’evoluzione del quadro della politica fiscale

Trump update. L’agenda politica si sposta ora sul rinnovo dell’appropriation bill in scadenza il 28 aprile, necessario a finanziare il governo. La leadership repubblicana ha segnalato che la nuova legge di finanziamento per il resto dell’anno fiscale non dovrebbe contenere misure controverse in modo da poter eventualmente contare sul voto dei democratici. Come atteso, Trump ha firmato un ordine esecutivo per eliminare le politiche introdotte da Obama per ridurre l’uso del carbone nella produzione di energia. L’ordine di Trump non modifica il trend di calo dell’utilizzo del carbone, ma rappresenta il mantenimento di una promessa elettorale. Le indagini sul “Russiagate” proseguono con un notevole aumento di tensioni nei confronti del presidente della Commissione servizi segreti della Camera, Nunes, che appare in conflitto fra il suo ruolo di responsabile dell’indagine e di rappresentante della Casa Bianca. Aumenta il numero di individui che verranno sentiti nelle indagini e gli sviluppi restano un tema rilevante che mina la solidità del presidente. 

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