Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 27/04/2017 11:05

Da seguire:

Area Euro

  • Spagna. La stima preliminare sui prezzi al consumo dovrebbe essere coerente con un recupero dell’inflazione a 2,6% da 2,3% sulla misura nazionale e a 2,4% da 2,1% su quella armonizzata. L’inflazione core dovrebbe essere risalita all’1,2% da un precedente 0,9%. L’inflazione tornerà al 2% per fine 2017 anche se l’inflazione core dovesse stabilizzarsi all’1,2-1,3%.
  • Germania. I dati dai Länder dovrebbero essere coerenti con un calo dei prezzi al consumo di 0,2% m/m per effetto di una dinamica stagionale negativa dei prezzi sottostanti (-0,4% m/m), solo in parte compensata dalla dinamica di energia e alimentari. L’inflazione dovrebbe risalire di due decimi a 1,8% a/a sulla misura nazionale e di quattro decimi su quella armonizzata all’1,9%. Nei prossimi mesi l’inflazione tedesca tornerà a calare, frenata da un effetto base sfavorevole negativo per i prezzi interni. Nel 2017, l’inflazione tedesca è vista all’1,6%.
  • Italia. La fiducia di imprese e consumatori potrebbe salire ancora ad aprile. Per il morale delle aziende sarebbe il quarto aumento di fila, che pure potrebbe essere più limitato di quanto visto a marzo: stimiamo un indice a 105,5 da 105,1 precedente. Il miglioramento riguarderebbe i settori rimasti indietro il mese scorso e cioè costruzioni e commercio, mentre più limitati dovrebbero essere i progressi per i servizi (dopo il balzo di marzo), e l’indice manifatturiero potrebbe risultare poco variato (a 107). Anche la fiducia delle famiglie è vista migliorare, stimiamo a 108 da 107,6 precedente; sarebbe comunque solo il secondo mese di (marginale) recupero dopo un lungo trend di calo.
  • Area euro. L’indice di fiducia economica della Commissione UE (ESI) potrebbe migliorare a 108,2 da 107,9. L’indice è significativamente al di sopra del livello di 100, che secondo stime recenti della Commissione corrisponde a una crescita del PIL di 1,3% a/a su base annua. La fiducia potrebbe migliorare nei servizi a 13,0 da 12,7 dopo il calo del mese scorso, rimanere stabile nell’industria a 1,2, ma calare nel commercio al dettaglio.
  • La riunione della BCE dovrebbe essere interlocutoria. I dati di inflazione di aprile verranno pubblicati il giorno successivo alla riunione; la BCE vorrà segnalare che al di là della volatilità mensile l’inflazione core rimane inerziale e che pertanto non vi è urgenza di modificare il grado di stimolo monetario, assicurato dal pacchetto di misure non convenzionali e guidance. Tuttavia, il Consiglio vorrà prendere atto del fatto che i rischi verso il basso per la crescita si sono ridotti rispetto a inizio marzo e segnalare che se i dati continueranno a sorprendere in positivo la comunicazione sui tassi potrebbe divenire più simmetrica. Riteniamo che a giugno, scongiurato il rischio di deriva populista in Francia, la BCE potrebbe almeno rimuovere, dal comunicato introduttivo, il riferimento a tassi più bassi e molto probabilmente avvierà un dibattito sull’uscita dalle misure non convenzionali.

Stati Uniti

  • La stima preliminare della bilancia commerciale dei beni di marzo dovrebbe mostrare un saldo di -63,5 mld di dollari, poco variato rispetto a -63,9 mld di febbraio.

  • Gli ordini di beni durevoli di marzo (prel.) sono previsti in aumento di 1,5% m/m, dopo +1,8% m/m di febbraio, sulla scia di una crescita solida nel comparto dell’aeronautica civile. Al netto dei trasporti, gli ordini dovrebbero essere in rialzo di 0,5% m/m, confermando il trend positivo degli ultimi mesi. Gli ordini di beni capitali dovrebbero essere in rialzo sostenuto, grazie anche a un ampio contributo della difesa. Gli ordini di beni capitali al netto di difesa e aerei sono previsti in aumento di 0,3% m/m, dopo -0,1% m/m a gennaio, con indicazioni modestamente positive per gli investimenti fissi non residenziali nel 1° trimestre.

Giappone

  • La riunione della BOJ si è conclusa con politiche monetarie invariate, ma con una revisione verso il basso delle proiezioni di inflazione e verso l’alto di quelle del PIL nel 2017. La valutazione dell’economia è generalmente positiva e vede un’espansione moderata, sempre con rischi verso il basso su crescita e inflazione.

Ieri sui mercati

Il Tesoro ha assegnato tutti i 6 miliardi di euro di BOT semestrali con rendimento in discesa al nuovo minimo storico di -0,326% da -0,294% dell'ultimo collocamento, a fronte di una domanda robusta (1,86x); assegnati anche tutti i 300 milioni di CTZ riservati agli specialisti, mentre non c’è stata domanda alle riaperture dei due BTPei. Sul secondario è proseguito il rimbalzo correttivo dei rendimenti dai minimi toccati lunedì sulla reazione al primo turno delle elezioni francesi, questa volta associato a un cospicuo riallargamento dei differenziali con la Germania, in quanto la curva tedesca ieri è tornata a scendere. Tassi in flessione anche sulla curva UST. Euro a 1,0925, nuovo massimo del 2017. Petrolio in lieve risalita dopo il violento ribasso avvenuto dal 18 aprile in poi.

Francia. L’indice di fiducia dei consumatori è rimasto stabile a 100 ad aprile, in linea con il consenso e oscillante attorno al livello di lungo periodo da quattro mesi. Lo spaccato mostra un quadro simile a quello del mese precedente. Il clima elettorale conferma il proprio effetto positivo sulla fiducia dei consumatori, che potrebbe vedere un ulteriore avanzamento a maggio.

Stati Uniti

Trump update. L’avvicinarsi della scadenza dei primi 100 giorni del mandato di Trump ha scatenato una ripresa frenetica di attività da parte dell’Amministrazione. I tre fronti principali sono: le imposte, la sanità e forse il NAFTA.

Imposte. Le linee guida delineate ieri dal segretario del Tesoro Mnuchin danno lo scheletro di una possibile riforma (o, forse, più appropriatamente, di un mega-taglio) delle imposte con queste caratteristiche.

  1. Imprese. Riduzione dell’aliquota sulle società per azioni da 35% a 15%, con perdita di gettito di circa 2 tln in 10 anni); riduzione dell’aliquota sulle società non per azioni (“pass through”), con perdita di gettito di circa 1 tln. Resta non definita la base imponibile e le eventuali detrazioni, l’ammortamento degli investimenti, l’aliquota sugli utili prodotti all’estero e sui rimpatri.
  2. Famiglie. Riduzione del numero delle aliquote dalle attuali sette a tre. Riduzione dell’aliquota massima da 39,6% a 35%; le altre due aliquote sarebbero al 10 e al 25%. Raddoppio della deduzione standard sui redditi bassi, con abbassamento dell’aliquota effettiva. Eliminazione della sovrattassa sui redditi da investimenti di 3,8% introdotta per finanziare Obamacare. Eliminazione dell’Alternative Minimum Tax e dell’imposta di successione.  Eliminazione della deducibilità delle imposte statali e locali, con un effetto positivo sul gettito vicino a 1 tln di dollari in 10 anni

La proposta è ancora difficile da valutare perché mancano molti dettagli; proprio questi dettagli possono richiedere molto tempo per essere definiti in modo da ottenere la maggioranza in Congresso, con il consenso di tutte le fazioni repubblicane. In linea di massima l’effetto delle misure sarebbe un ampio calo del gettito e aumento del deficit (quindi la riforma avrebbe la durata massima di 10 anni), e non è chiaro se poi il piano sarà davvero una riforma (semplificazione del sistema tributario) o solo un gigantesco taglio di imposte, forse temporaneo. L’amministrazione ha ancora molto lavoro da fare, ma ha offerto a Trump un elemento da citare nella lista delle cose fatte nei primi 100 giorni.

Sanità. Dietro le quinte, prosegue il lavoro per rivitalizzare la riforma sanitaria con modifiche all’American Healthcare Act ritirato poche settimane fa per mancanza di supporto alla Camera. Sembra che i parlamentari appartenenti al Freedom Caucus si stiano orientando ad approvare il disegno di legge con una modifica che riduce le garanzie per gli individui con condizioni sanitarie pre-esistenti e alla luce del fatto che la sovrattassa sugli investimenti del 3,8% sarebbe abrogata con la riforma delle imposte In conclusione, non si può escludere che entro domani (cioè prima dei 100 giorni) la Camera voti la legge.

NAFTA. Indiscrezioni di stampa indicano che l’amministrazione sta redigendo un ordine esecutivo per annunciare l’apertura del processo per l’uscita unilaterale dal Trattato, che può essere decisa dal presidente con un preavviso di 180 giorni. Il recente innalzamento dei toni protezionistici con il Canada (richiesta di tariffe sul legno e polemiche sul settore caseario) potrebbe essere visto come un prodromo di un annuncio di uscita dal NAFTA e un tentativo di aumentare il potere negoziale dell’amministrazione. 

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