Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 13/06/2017 12:18

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Da seguire
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Germania. Ci aspettiamo una stabilizzazione dell’indice ZEW sulle attese a giugno a 21, livello al di sopra della media di lungo termine, mentre l’indice sulla situazione corrente è visto a 84,1 poco mosso dal livello del mese precedente. L’indice è coerente con una crescita solida dell’economia tedesca anche nei mesi primaverili.

Spagna. La stima finale dovrebbe confermare che a maggio l’inflazione ha rallentato da 2,6% a 1,9% sull’indice nazionale e a 2,0% sull’armonizzato, probabilmente per effetto del calo dei prezzi di energia e di alcune componenti dei servizi (pacchetti turistici). Nel mese i prezzi al consumo dovrebbero essere confermati anch’essi in calo di un decimo sull’indice nazionale e stabili su quello armonizzato. Nei mesi estivi l’inflazione potrebbe continuare a rallentare per poi risalire in autunno.

Stati Uniti. Il PPI a maggio è previsto in aumento di 0,2% m/m per l’indice headline e in rialzo di 0,3% m/m per l’indice core. L’indice al netto di energia, alimentari e commercio dovrebbe aumentare di 0,1% m/m, dopo il rialzo sostenuto di aprile (0,7% m/m).

Oggi il ministro della giustizia Sessions testimonierà di fronte alla commissione servizi segreti del Senato riguardo al proprio coinvolgimento nel Russia-gate.

Regno Unito
L’incertezza sul futuro politico del Regno Unito rimane elevata: oggi May incontrerà Foster, leader del Democratic Unionist Party, per cercare un accordo che permetta di avere il sostegno esterno per un governo di minoranza. Ieri sera May, a una riunione con i ministri e i parlamentari del partito conservatore, ha riconosciuto la propria responsabilità per la perdita della maggioranza e ha affermato che troverà la soluzione per uscire dall’attuale impasse. May ha detto che potrebbe rivedere la propria strategia per Brexit.

Ieri sui mercati

Ampia correzione sui mercati azionari, guidati al ribasso dal settore tecnologico.

In Europa, la riduzione del rischio populista in seguito ai voti di domenica in Francia e in Italia non ha avuto riflessi positivi sull’azionario, ma ha guidato una ripresa del tratto lungo dei mercati obbligazionari, in particolare fra i periferici. A fine giornata il BTP a due anni tratta in area 0,29% mentre il rendimento del decennale corregge di oltre 8pb e si posiziona in area 2%.

Sui mercati valutari, il dollaro è tornato a indebolirsi contro euro (tornato in area 1,12) e yen (di nuovo sotto 110). Ulteriore correzione della sterlina, in moderato nuovo ribasso a 1,2660 contro dollaro (-2,3% dal livello pre-elettorale). 

BCE. Coeuré ha detto che vede progressi sulla dinamica inflazionistica nonostante le revisioni al ribasso annunciate giovedì scorso. Coeuré ha manifestato una posizione cauta ma in un certo senso in dissenso con la decisione di mantenere un orientamento ultra accomodante. Coeuré ha aggiunto che la BCE discuterà la revisione degli acquisti quando i tempi saranno maturi. La discussione sarà guidata dai dati e a oggi non è possibile stabilire una data.

Nell’ottava del 9 maggio il portafoglio PSPP ha visto un incremento di 22,27 miliardi di euro ed è salito a 1.579,95 miliardi di euro. Gli acquisti di titoli covered, al netto dei titoli scaduti, sono stati pari a 2,32 miliardi di euro, che aumentano il portafoglio a 221,67 miliardi; gli acquisti settimanali di ABS, al netto dei titoli scaduti, sono stati pari a 36 milioni di euro, portando il totale dei titoli in portafoglio a 23,71 miliardi di euro, mentre gli acquisti di titoli nell’ambito del CSPP sono stati pari circa a 2,94 miliardi di euro con un aumento del portafoglio fino a 92,13 miliardi.

Italia. Nel rapporto a conclusione della sua missione annuale, il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo la stima di crescita del PIL italiano nel 2017, a 1,3% dallo 0,8% dello scorso aprile; l’attività economica è vista poi stabilizzarsi a 1% nel triennio 2018-20. Peraltro, secondo il FMI l’economia non è esente da rischi significativi, legati soprattutto alle fragilità del sistema finanziario e all’incertezza politica con conseguente possibile battuta d’arresto del processo di riforme strutturali. Inoltre, l’alto livello del debito pubblico lascia l’economia esposta a shock finanziari, con rischi crescenti in vista di una normalizzazione della politica monetaria.

Italia. La produzione industriale è calata di -0,4% m/m ad aprile, dopo essere cresciuta di altrettanto a marzo. Tuttavia, il dato non è a nostro avviso preoccupante in quanto condizionato in misura cruciale dalla distribuzione delle festività nel mese (Pasqua seguita a breve distanza dal ponte festivo della Liberazione). Pensiamo pertanto che l’output possa tornare a crescere già dal mese di maggio. Abbiamo di recente rivisto al rialzo la stima sulla crescita del PIL nel 2017, a 1,1% da un precedente 1% (già più ottimistico rispetto al consenso). Riteniamo permangano rischi verso l’alto su tale previsione. I rischi verso il basso sono invece principalmente connessi all’incertezza politica, ma potrebbero riguardare più il 2018 che non l’anno corrente.

 

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