Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 16/08/2017 11:18

Da seguire:
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Area Euro

09:30h Paesi Bassi: PIL (2° trimestre, prima lettura), consenso 0.6% t/t, 2.3% a/a
Paesi Bassi. La stima preliminare dovrebbe indicare che il PIL nel secondo trimestre è cresciuto di 0,6% t/t, in accelerazione dallo 0,4% del primo trimestre. La variazione annua dovrebbe invece rallentare a 2,3% da 2,5%. I dettagli saranno disponibili solo dal 22 settembre, ma sia la domanda interna che il commercio estero dovrebbero aver dato un contributo positivo. In media annua il PIL olandese è atteso in stabilizzazione a 2,2% da 2,1% del 2016.

10:00h Italia: PIL (2° trimestre, prima lettura), consenso 0.4% t/t, 1.4% a/a
Italia. La stima preliminare sul PIL del 2° trimestre dovrebbe mostrare una crescita vicina ai ritmi di inizio anno anche in primavera. L’attività economica è vista in crescita di 0,3% t/t (1,3% a/a). I rischi sulla previsione sono elevati in quanto il 1° trimestre è stato in qualche modo “anomalo” in quanto condizionato da fattori “speciali” (crollo del deflatore degli investimenti e impennata del deflatore delle importazioni, ampio contributo positivo delle scorte). Inoltre i ponti festivi di aprile potrebbero aver condizionato il trimestre primaverile. La crescita verrà principalmente dall’industria mentre il valore aggiunto nei servizi dovrebbe rallentare dopo il balzo di inizio anno. Il commercio estero dovrebbe aver frenato l’attività economica per il quarto trimestre consecutivo pertanto la crescita verrà ancora dalla domanda interna.

11:00h Area euro: PIL (2° trimestre, seconda lettura), consenso 0.6% t/t, 2.1% a/a
Area euro. La seconda stima dovrebbe confermare la crescita del PIL di 0,6% t/t nei mesi primaverili (2,1% a/a). La crescita in questa fase è sostenuta ancora dalla domanda interna. In particolare nel trimestre in corso dovrebbe vedersi una riaccelerazione dei consumi e una tenuta degli investimenti.

Stati Uniti

14:30h Stati Uniti: nuovi cantieri e licenze edilizie (luglio), consenso: 1225k, 1250k
I nuovi cantieri residenziali a luglio sono attesi in aumento a 1240 mila, da 1215 mila di giugno, segnando il secondo rialzo consecutivo. Il trend del mercato immobiliare residenziale recentemente è stato debole, dopo un semestre straordinariamente forte fra fine 2016 e inizio 2017. La domanda di abitazioni rimane solida, ma frenata dai prezzi elevati e dalla scarsità dell’offerta. Le nuove licenze sono previste in modesta correzione a luglio, 1240 mila, dopo l’aumento di 9,2% m/m di giugno spinto soprattutto da un balzo della componente di unità multifamiliari.

La Fed pubblica i verbali della riunione del FOMC di fine luglio. I verbali dovrebbero mostrare un ampio consenso a favore di un annuncio dell’inizio della normalizzazione del bilancio “relativamente presto”, con l’impegno a gestire in modo trasparente e quasi automatico il programma di riduzione degli riacquisti. La valutazione dello scenario macroeconomico dovrebbe restare positiva, alla luce della continua riduzione delle risorse inutilizzate sul mercato del lavoro. Sul fronte dell’inflazione dovrebbe trasparire una minore omogeneità di opinioni, anche se la maggioranza dei partecipanti dovrebbe condividere la visione di Yellen secondo cui il recente indebolimento della dinamica dei prezzi è probabilmente transitorio. Per quanto riguarda il sentiero dei tassi, la maggior parte dei partecipanti dovrebbe ritenere che dopo una pausa collegata all’apertura del processo di normalizzazione del bilancio, è probabile il proseguimento di rialzi graduali: anche qui, come per l’inflazione, le opinioni saranno più sfumate e un po’ meno coese rispetto a quelle relative al tapering dei riacquisti. Fra i rischi, la questione del rialzo del limite del debito potrebbe essere citata esplicitamente; il ministro del Tesoro Mnuchin ha detto recentemente che il limite dovrebbe essere raggiunto a fine settembre.

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I market movers della settimana
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Nell’area euro il focus sarà sui dati di crescita per il 2° trimestre in Germania e Italia. La seconda stima per la media euro zona dovrebbe confermare il PIL in accelerazione a 0,6% t/t nei mesi primaverili dopo lo 0,5% t/t di inizio anno. La BCE pubblica i verbali della riunione dello scorso 20 luglio: sarebbe interessante se alcuni membri avessero voluto mettere a verbale di voler discutere di uscita dall’APP già un mese fa. L’inflazione dovrebbe essere confermata stabile a luglio a 1,3%, con la misura core in aumento di un decimo all’1,3%.

La settimana ha molti dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti. A luglio, le vendite al dettaglio, la produzione industriale e i cantieri residenziali dovrebbero dare indicazioni positive. Le prime indagini regionali del settore manifatturiero ad agosto dovrebbero essere in linea con ulteriore espansione dell’attività. I verbali della riunione del FOMC di luglio dovrebbero dare indicazioni di ampio consenso per un inizio relativamente ravvicinato della riduzione dei riacquisti di titoli, e preparare una breve pausa per il sentiero di rialzi dei tassi.

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I giorni scorsi sui mercati
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Germania - Il PIL è cresciuto di +0,6% t/t e 2,1% a/a nel 2017.T2, leggermente meno delle previsioni. La crescita per il 1° trimestre è stata però rivista al rialzo di un decimo a +0,7% t/t (2,0% a/a). La revisione al rialzo i dati del 1° trimestre riflette effetti di calendario positivi (3 giorni lavorativi in più rispetto all’anno precedente). Secondo le indicazioni dell’ufficio di statistica la crescita continua ad essere sostenuta dalla dinamica della domanda interna. Nei mesi primaverili sarebbero cresciuti a ritmi particolarmente sostenuti sia i consumi privati che i consumi pubblici. Nel contempo, gli investimenti aziendali e la spesa in costruzioni rimangono in una fase espansiva. Stando alle stime preliminari, il commercio estero dovrebbe aver offerto un contributo negativo, dal momento che la crescita delle importazioni è stata superiore a quella delle esportazioni. Per i mesi estivi le indagini di fiducia hanno indicato una persistenza della crescita sui ritmi della primavera. La nostra stima di crescita media annua nel 2017 è 2%. La stima preliminare introduce revisioni al rialzo ai dati di crescita dal 2014. L’economia tedesca vive una solida fase espansiva che ci aspettiamo prosegua anche a fine di quest’anno e il prossimo.

Inflazione. La seconda stima per il mese di luglio ha confermato l’inflazione armonizzata stabile a 1,5% in Germania e allo 0,8% in Francia, e in aumento di un decimo a 1,7% in Spagna. I dati sono coerenti con un’inflazione area euro anch’essa confermata in linea con la lettura preliminare (1,3%; il dato verrà diffuso giovedì 17 agosto).
Per la media area euro, l’inflazione è attesa risalire fino all’1,6% in agosto e settembre, spinta da un effetto base favorevole. Ma dall’autunno gli effetti statistici torneranno a frenare la dinamica annua dei prezzi al consumo, che potrebbe tornare ai livelli di giugno-luglio (1,3%).

Italia. La seconda lettura dei dati sui prezzi al consumo di luglio ha confermato la prima stima: il CPI è salito di un decimo sull’indice nazionale ed è calato di -1,9% m/m in base all’armonizzato Ue (che tiene conto dei saldi estivi). L’inflazione annua è stata confermata in calo di un decimo a 1,1% sul NIC e stabile all’1,2% sull’armonizzato. Nella lettura definitiva, due componenti del NIC sono state riviste al rialzo di un decimo: abbigliamento e calzature (da -0,1% m/m a zero) e spese per la salute (da zero a +0,1% m/m).  La salita dei prezzi nel mese (secondo l’indice nazionale) si conferma spiegata dai rincari, in gran parte di natura stagionale, delle spese per ricreazione, spettacoli e cultura (+1,5% m/m), trasporti (+0,4% m/m) e servizi ricettivi e di ristorazione (+0,3% m/m), mentre ancora una volta sono calati gli alimentari (-0,8% m/m, su frutta e verdura fresca). Anche l’inflazione di fondo è stata confermata a 0,3% m/m e 0,8% a/a (da 0,9% precedente). In prospettiva, ribadiamo l’idea che il CPI possa muoversi in un range piuttosto ristretto nei restanti mesi del 2017 (1,2-1,5% sul NIC, ovvero in risalita assai moderata rispetto ai livelli attuali). Confermiamo perciò la nostra stima media annua sull’inflazione italiana, a 1,3% nel 2017 e 1,4% nel 2018. Continuiamo inoltre a non vedere particolari pressioni sull’inflazione core, che stimiamo attestarsi a 0,9% in media quest’anno.

La Corte costituzionale tedesca ha rinviato alla Corte Europea di Giustizia numerosi ricorsi sull’illegalità dell’APP, il programma di acquisti di titoli obbligazionari della BCE. Secondo i ricorrenti, il programma non sarebbe ammissibile secondo le regole europee in quanto rappresenterebbe un finanziamento indiretto agi Stati Membri. Analoghi ricorsi sull’ammissibilità delle OMT sono stati respinti negli anni passati. La decisione della Corte Europea potrebbe richiedere quasi 2 anni e per allora l’APP potrebbe essere già stato chiuso. Una bocciatura del programma limiterebbe considerevolmente il raggio di azione della BCE in caso di crisi future, ma appare alquanto improbabile.

Stati Uniti. CPI (luglio). Il CPI a luglio è aumentato meno del previsto, di 0,1% m/m sia per quanto riguarda l’indice headline che il dato core. Su base annua entrambi gli indici si attestano a 1,7% (in salita di un decimo l’headline, stabile il core). La variazione dei servizi al netto dell’energia è risultata in linea con il trend (0,2% m/m). A spiegare la sorpresa al ribasso rispetto alle attese è stato il calo dei servizi ricettivi, delle auto e ancora una volta della telefonia mobile. Il trend per l’inflazione rimane moderato nonostante l’accelerazione dell’economia, il che consente alla Fed di mantenere un ritmo assai graduale nella sua exit strategy.

Stati Uniti. Le vendite al dettaglio a luglio danno indicazioni positive per i consumi, con una variazione di 0,6% m/m e una revisione verso l’alto del dato di giugno (a +0,3% m/m da -0,2% m/m della prima lettura). Le vendite al netto delle auto sono in rialzo di 0,5% m/m, come quelle al netto di auto e benzina. Le vendite di auto aumentano di 1,2% m/m, dopo +0,9% m/m di giugno, nonostante le ampie contrazioni dei prezzi degli ultimi mesi. Il comparto dell’abbigliamento è rimasto debole, con un calo di -0,2% m/m. Il gruppo di controllo, che entra direttamente nella definizione dei consumi del PIL ed esclude materiali da costruzione, alimentari e auto è in crescita di 0,6% m/m dopo +0,2% m/m di giugno. I dati sono incoraggianti per le prospettive dei consumi nel 3° trimestre, dopo l’aumento di 2,8% t/t ann. del 2°. La revisione del PIL e del reddito dell’ultimo anno pubblicata recentemente ha evidenziato un sentiero più solido dei consumi a fronte di un’ampia revisione al ribasso del tasso di risparmio, che è ora poco sotto il 4%, dopo essersi mantenuto con le stime precedenti in media intorno al 5,5% per gran parte del 2016-17. Questo nuovo quadro rende un po’ meno forte il sostegno del risparmio per la dinamica dei consumi, anche se la ricchezza e l’andamento del mercato del lavoro restano ampiamente favorevoli all’espansione della spesa delle famiglie.  

Stati Uniti. L’indice Empire della NY Fed ad agosto sorprende verso l’alto, salendo a 25,2 da 9,8 a luglio. Ordini, occupazione e prezzi pagati sono in aumento e puntano ad accelerazione della crescita del settore. Anche gli indici a 6 mesi sono positivi, con le condizioni attese in rialzo a 45,2 da 34,9 di luglio. 

Stati Uniti. I prezzi all’import a luglio aumentano di 0,1% m/m, spinti da un incremento del petrolio di 0,7% m/m. Al netto del petrolio, i prezzi sono invariati. Nonostante l’indebolimento del dollaro, per ora non ci sono indicazioni di aumento delle pressioni verso l’alto dai prezzi all’import.

Con il calo della tensione sulla Corea, da inizio settimana, si è osservato un discreto rimbalzo dei rendimenti sulla curva UST (+8pb sulla scadenza decennale) e sul Bund (+6pb sempre sulla scadenza decennale), con spread governativi da stabili a in lieve calo. Euro in arretramento sul dollaro con breve escursione sotto quota 1,17; il dollaro recupera anche contro yen; franco svizzero in calo contro euro.

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