Flash sui mercati

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 19/10/2017 10:38

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Da seguire
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Cina. Il PIL ha mantenuto un tasso di crescita ancora elevato nel 3° trimestre, 6,8% a/a, solo in marginale decelerazione rispetto al 6,9% registrato in ciascuno dei tre trimestri precedenti. In termini congiunturali la crescita è stata dell’1,7%t/t rispetto all’1,8% t/t del 2° trimestre, rivisto al rialzo da un precedente 1,7% t/t. Il settore agricolo è nuovamente accelerato, registrando un tasso di crescita del 3,7% a/a, così come quello dei servizi (da 7,7% a 7,8%), mentre il settore industriale (da 6,4% a 6,3% a/a) è stato in marginale decelerazione. La produzione industriale è riaccelerata in settembre salendo del 6,6% rispetto al 6% di agosto, in parte grazie a un effetto base favorevole, e ancora una volta grazie al forte impulso dell’industria delle imprese statali (da 7,8% in agosto a 9% a/a in settembre).

Gli investimenti fissi nominali sono saliti del 7,5% cum. a/a, in decelerazione rispetto al 7,8% cum a/a di agosto, con un rallentamento sia degli investimenti statali sia di quelli privati. Gli investimenti nel settore immobiliare sono invece marginalmente accelerati come quelli nelle infrastrutture di trasporto che continuano a registrare tassi di crescita elevati (15,2% cum a/a).  In termini reali la crescita degli investimenti fissi è stata nulla. Le vendite al dettaglio nominali sono salite del 10,3% a/a, lievemente di più rispetto ad agosto (10,1% a/a) ma meno rispetto a luglio; La dinamica in termini reali (9,3% a/a) è stata simile. I dati mensili confermano la tenuta dell’attività economica.

Rivediamo pertanto al rialzo la stima della crescita del PIL per il 2017 da 6,7% a 6,8% ma manteniamo invariato il sentiero di rallentamento successivo a 6,3%. Riteniamo infatti che la lenta decelerazione degli investimenti sia destinata a proseguire. L’intento, ribadito dalle Autorità, di limitare il rialzo dei prezzi delle case e, più in generale, di contenere i rischi finanziari, prelude a tassi più alti nei prossimi trimestri e a un rallentamento del credito che toglierà progressivamente sostegno agli investimenti.

Stati Uniti. L’indice della Philadelphia Fed dovrebbe essere poco variato a ottobre, a 22 dopo 23,8 di settembre. L’indagine del mese scorso era generalmente positiva in termini di ordini e consegne, sia sugli indici coincidenti sia su quelli a sei mesi. La maggioranza delle imprese prevedeva accelerazione dell’output nel 4° trimestre rispetto al 3°. Il manifatturiero dovrebbe continuare a contribuire positivamente alla crescita complessiva fra fine 2017 e inizio 2018.

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Ieri sui mercati
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Nella giornata di oggi, dopo i dati cinesi relativamente positivi (v. sopra), il focus sarà sulla Spagna, in attesa delle mosse del governo centrale e di quello catalano allo scadere dell’ultimatum sulla dichiarazione di indipendenza (v. sotto). Ieri i mercati azionari hanno chiuso in modesto rialzo, in una giornata priva di grandi spunti dai dati. Sui mercati obbligazionari, dopo diversi giorni positivi, si è registrata una discreta correzione, con tassi in rialzo sia sui core che soprattutto sui periferici, in particolare sulle scadenze medie e lunghe. Il movimento è da interpretare come una pausa di correzione, probabilmente amplificata dalle tensioni sul tema della crisi catalana. Sui mercati valutari, persiste la forza relativa del dollaro.

Cina. Si è aperto ieri il XIX Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese che durerà circa una settimana. Il Congresso dovrà eleggere i nuovi membri del Comitato Centrale, dell’Ufficio Politico (Politburo) e del Comitato Permanente del Politburo, gli organi di potere decisionale più importanti in Cina. Il messaggio è stato di totale continuità sul fronte della politica economica.

Spagna. Il livello di tensione rimane altissimo, in vista dell’ultimatum di oggi alle 10. L’applicazione dell’Articolo 155 della Costituzione non può escludersi.

BCE Hansson Il diffuso ottimismo sul ciclo economico suggerisce che è opportuno considerare delle piccole correzioni al programma di acquisto BCE.

Germania. La Corte Costituzionale ha respinto la richiesta di fermare la partecipazione della Bundesbank al programma di acquisto titoli EAPP.

Italia. La produzione nelle costruzioni, dopo la sostanziale stabilità di luglio, è tornata ad aumentare ad agosto, di +1,8% m/m.

Stati Uniti. I nuovi cantieri a settembre calano a 1,127 mila unità ann. da 1,183 mln di agosto. Le licenze correggono a 1,215 mila, da 1,272 mila di agosto. Anche le unità in costruzione sono deboli, mentre le unità completate rimbalzano dopo due mesi in forte calo. I dati indicano che probabilmente l’edilizia residenziale ha contribuito negativamente alla crescita del PIL nel 3° trimestre, per via degli effetti degli uragani sull’attività di costruzione. La correzione dovrebbe essere seguita da una ripresa nel corso del 4° trimestre.

Stati Uniti. Diversi discorsi dalla Fed supportano la previsione di un rialzo dei tassi a dicembre. Dudley (NY Fed) ha detto che a suo avviso ci sono le condizioni per attuare tre rialzi dei tassi nel 2017. Kaplan (Dallas Fed) ha detto che tassi sui bassi livelli attuali possono indurre gli agenti economici a prendere rischi eccessivi, ma ha anche aggiunto che la politica monetaria non è molto espansiva, dato che il tasso neutrale è intorno al 2,5%. Williams (San Francisco Fed) ha ribadito la sua opinione secondo cui l’economia USA è solida e richiede il proseguimento del sentiero di graduali rialzi dei tassi, che dovrebbe includere una mossa a dicembre e tre nel 2018.   

Stati Uniti. Il Beige Book, preparato per la riunione del FOMC del 1° novembre riporta crescita fra modesta e moderata. Tre distretti riportano significativi blocchi dell’attività per via degli uragani in diversi settori. Per il resto, l’espansione prosegue e resta diffusa. Il mercato del lavoro è definito sotto pressione, con difficoltà a reperire manodopera, ma con scarse spinte sui salari.

Stati Uniti. Il presidente Trump ha cambiato opinione riguardo a un possibile accordo bipartisan sulla riforma sanitaria, pur avendolo sostenuto nei giorni precedenti, aumentando la confusione sul futuro della riforma sanitaria. 

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