Argento: ultima chiamata per i compratori

MONEY.IT MONEY.IT - 08/05/2019 16:43

La ripresa economica globale è l’assist perfetto per le quotazioni dell’argento. L’analisi tecnica sui prezzi suggerisce una strategia long in breakout sui livelli più sensibili

Le quotazioni dell’argento proseguono la fase di incertezza attestandosi, al momento della scrittura, a 14,9384 dollari l’oncia.
 


Argento, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
 

Dal punto di vista grafico, tra il primo e il sei maggio è stato formato un pattern di inversione a tre punti dopo quella che appare essere la falsa rottura del supporto statico a 14,9135 dollari. La validità di questo modello bullish è corroborata dal raggiungimento del 61,8% del ritracciamento di Fibonaccidisegnato con i minimi del 14 novembre 2018 e i massimi del 31 gennaio 2019.

La figura di double top completata lo scorso primo marzo avrebbe raggiunto il suo obiettivo, calcolato proiettando in basso l’estensione dal primo massimo della conformazione grafica alla sua neckline. Questo elemento rafforza l’ipotesi di un ritorno dei compratori.

La strada dei rialzi però non è scevra di insidie. A mettere in difficoltà la possibilità di ulteriori rialzi si inseriscono però diversi fattori, come la resistenza psicologica a 15 dollari, la linea di tendenza che collega i massimi del 27 febbraio a quelli del 21 marzo 2019 e la SMA 200. Solo con una decisa rottura di questa serie di ostacoli, tutti transitanti nella medesima area, si potrebbe assistere ad una ripresa degli acquisti sul metallo grigio.

Se invece i prezzi dovessero riportarsi al di sotto di 14,46 dollari, vi sarebbero buone possibilità di assistere ad un aumento di pressione da parte dei venditori, con un conseguente annullamento della gamba rialzista iniziata a novembre 2018.

 

Strategie operative sull’argento

Elaborazione Ufficio Studi di Money.it

Da quanto emerge dall’analisi, si potrebbero valutare strategie di matrice long basate sul breakout di area 15 euro. In questo contesto, lo stop loss andrebbe posto al di sotto di 14,461 dollari, mentre l’obiettivo principale a 15,55 dollari. Un target più ambizioso sarebbe invece localizzato a ridosso dei 16 dollari.

Fonte: www.money.it

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