La quotata è in evidenza a Piazza Affari dopo il calo registrato ieri. La struttura tecnica favorisce ancora operazioni di acquisto, ma la validazione di una figura di doppio massimo potrebbe mettere fine al rialzo registrato da inizio 2019
Le azioni Atlantia sono ancora al centro dell’attenzione dopo il -4% registrato ieri. La Lega si oppone alla richiesta del Movimento 5 Stelle di revocare la concessione autostradale.
Secondo quanto emerso dall’incontro di martedì sera tra il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi di Maio, e il ministro Danilo Toninelli, sarebbe arrivata ancora una volta la richiesta da parte del M5S di revocare la concessione ad ASPI.
Una richiesta fondata anche sul parere tecnico/giuridico redatto da un team di esperti del MIT (clicca qui per approfondire).
Atlantia, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
A livello grafico il ribasso delle quotazioni registrato ieri ha portato i prezzi della quotata al di sotto della media mobile semplice a 50 giorni, che ora transita a 23,11 euro
Nel medio periodo è importante osservare che, nonostante la tendenza sia rialzista, si è formato un pattern di doppio massimo che conta i massimi registrati il 2 maggio e il 20 giugno in area a 24,40 euro.
Nonostante le implicazioni ribassiste della figura di inversione, è necessario attendere la rottura della neckline rappresentata dal supporto statico che conta i minimi registrati il 20 maggio e il 4 giugno in area 21,65 euro.
Un primo segnale di indebolimento della struttura tecnica si presenterebbe con la rottura al ribasso della trendline supportiva che conta i principali minimi segnati da dicembre 2018.
Data la struttura tecnica ancora orientata al rialzo nel medio-lungo periodo, si potrebbero implementare strategie long in caso di segnali di forza in prossimità o a contatto con la trendline precedentemente menzionata.
Strategie operative su Atlantia
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Vista la struttura tecnica di Atlantia si potrebbero privilegiare strategie di matrice rialzista su ritracciamento e segnali di forza in prossimità di 22,43 euro. In tal caso lo stop loss potrebbe essere collocato a 21,90 euro.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato sulla resistenza statica che conta i due massimi citati nell’analisi a 24,40 euro.
Un superamento di questo livello orizzontale potrebbe dare il via ad un nuovo allungo delle quotazioni con target finale identificabile presso la prossima resistenza statica sul livello tondo a 26 euro.
Fonte: www.money.it