ETF Terre rare: market timing con l’analisi tecnica

MONEY.IT MONEY.IT - 29/05/2019 15:59

L’analisi tecnica sull’ETF Vaneck quotato al NYSE, che replica l’andamento dell’indice MVIS Global Rare Earth/Strategic Metals, evidenzia una struttura grafica orientata al rialzo. Tuttavia sarà necessaria la validazione di una figura di inversione di lungo periodo. Ecco i livelli da monitorare


Il tema delle terre rare è salito agli onori della cronaca nell’ambito della guerra commerciale che coinvolge Stati Uniti e Cina (clicca qui per saperne di più sulle terre rare).

Visto il valore strategico di questi elementi non sorprende che gli investitori possano essere interessati ad investire in questo settore. L’Ufficio studi di Money.it oggi si è focalizzato sull’ETF Vaneck Vectors Rare Earth/Strategic Metals.

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Analisi tecnica su ETF terre rare

Vaneck Vectors Rare Earth/Strategic Metals ETF, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

L’andamento del Vaneck Vectors Rare Earth/Strategic Metals ETF mostra segnali di ripresa dopo il contatto con la trendline ascendente di lungo periodo che conta i minimi segnati il 20 gennaio 2016 a 11,07 con il low ben più recente segnato il 26 dicembre scorso a 13,05 dollari.

Se poi si considera quest’ultimo minimo con quello registrato il 13 maggio scorso viene a completarsi una figura di doppio minimo sporco, che vede come neckline il livello orizzontale che conta i massimi segnati il 26 febbraio scorso con il 3 aprile scorso a 16,53 dollari.

A rafforzare la view positiva descritta dall’analisi tecnica sull’ETF, anche la violazione della trendline discendente di più breve periodo che conta i massimi segnati il 7 novembre, il 3 dicembre e il 26 febbraio, avvenuta al 20 maggio scorso.

Market timing con l’ETF terre rare

Se si volesse fare market timing sull’ETF terre rare bisognerà attentamente monitorare un eventuale ritorno al di sopra della media mobile semplice a 50 giorni, ora transitante a 15,18 dollari.

Un segnale di acquisto di lungo periodo potrebbe essere determinato invece con la violazione della resistenza statica (nonché neckline della figura di doppio minimo) a 16,53. In tal caso bisognerà prestare molta attenzione alla trendline discendente che conta i top registrati tra gennaio e marzo 2018, ora transitante a 17,89 dollari.

Un secondo target più ambizioso potrebbe essere collocato in prossimità di 20 dollari dove vi è la prossima resistenza significativa che coincide inoltre al target identificabile con la proiezione dell’ampiezza del doppio minimo dal punto di breakout.

Fonte: www.money.it

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