Natural gas future: due strategie long in uscita dal trading range

MONEY.IT MONEY.IT - 27/03/2019 15:16

Il derivato del Natural gas viola al ribasso un trading range in atto dall’ultima decade di febbraio. La struttura tecnica favorisce l’implementazione di due tipi di strategie operative: su breakout o su ritracciamento. Vediamole

I futures sul gas naturale prosegue in calo a fronte di una domanda sempre più debole. I corsi della materia prima da fine febbraio hanno proseguito all’interno di un range compreso tra i 2,885 euro e i 2,740 dollari per milioni di BTU.
 


Natural gas future, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

La tendenza di lungo periodo rimane ribassista, come evidenziato dal posizionamento dei corsi al di sotto della media mobile a 50 giorni dal 14 dicembre scorso. Nel breve termine, invece, i corsi della materia prima hanno proseguito all’interno di un trading range.

Nel caso di una rottura confermata del trading range in atto dal 25 febbraio scorso, i corsi avrebbero ulteriore spazio di manovra al ribasso fino al test del livello supportivo a 2,537 dollari, livello che unisce i minimi segnati dapprima il 15 febbraio 2018 e con i low segnati il 7 e il 15 febbraio scorsi.

Per quanto riguarda il fronte rialzista, solo un ritorno al di sopra della media mobile a 50 giorni ed idealmente del livello statico a 2,885 dollari, cambierebbe polarizzazione dei corsi a favore dei compratori.

Prima di implementare qualsiasi strategia al rialzo bisognerà quindi attendere uno di questi due scenari: una decisa violazione di questi due livelli o, nel caso di un prosecuzione del ribasso, il livello supportivo che ora transita 2,537 dollari.
 

Strategie operative su Natural gas future

Elaborazione Ufficio studi di Money.it

Considerata la struttura tecnica si potrebbero implementare strategie long nel caso di una rottura della resistenza statica o a seguito di un ritorno presso il livello supportivo in area 2,537 dollari. 
Ipotizzando il primo scenario, l’ingresso long verrebbe validato con una chiusura al di sopra di 2,885 dollari. 

Lo stop loss potrebbe essere collocato poco al di sotto del recente range di negoziazione, più precisamente a 2,70 dollari. 
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato in prossimità della media mobile semplice a 200 giorni, ora transitante 3,157 dollari. 
Un target finale, invece, a contatto con la trendline discendente che collega la serie di massimi segnati tra novembre e dicembre 2018, ora transitante a 3,477 dollari.

Fonte: www.money.it

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