Unicredit di nuovo sopra la media a 20 giorni, via ad operazioni long

MONEY.IT MONEY.IT - 11/01/2019 16:12

Ad un’ora dall’apertura di Piazza Affari le azioni Unicredit si attestano a 10,53 euro a Piazza Affari, con un progresso dello 0,13%.

Recentemente sotto i riflettori, l’istituto di credito con sede in Piazza Gae Aulenti sembrerebbe interessato al salvataggio di Banca Carige. Alcune indiscrezioni fanno pensare che Unicredit sia interessata al dossier della banca genovese, anche se “solo a determinate condizioni” (clicca qui per approfondire).
 

UniCredit: l’analisi tecnica del titolo


Unicredit, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg


I corsi della società milanese con la seduta di ieri sono ritornati al di sopra della media mobile semplice a 20 giorni evidenziando un miglioramento della struttura tecnica. Inoltre, i prezzi si sono riportati al di sopra del livello statico a 10,38 euro, lasciato in eredità dal minimo segnato lo scorso 20 novembre.

In ottica di medio e lungo termine il trend rimane ancora orientato al ribasso. Infatti, il modello di massimi e minimi decrescenti è ancora intatto e solo una chiusura al di sopra del massimo registrato il 19 dicembre a 10,95 euro per azione, idealmente in prossimità dei massimi di seduta, determinerebbe un cambio di polarizzazione sul titolo.

Prima che ciò avvenga si potrebbero comunque privilegiare strategie di matrice rialzista, ma sarà necessaria, quanto meno, una rottura del massimo registrato l’8 gennaio a 10,5880 euro, high superiore tra le candele di consolidamento in atto dall’inizio di questa ottava.

Gli operatori più conservatori potrebbero invece entrare alla rottura della trendline ascendente che conta i minimi del 20 novembre e del 12 dicembre, ora transitante a 10,6100 euro.
 


Strategie operative su Unicredit

Elaborazione Ufficio studi di Money.it


Alla luce della struttura tecnica in miglioramento si potrebbero implementare strategie di matrice rialzista. In particolare la rottura di 10,5880 euro fornirebbe un primo segnale long che avrebbe come primo obiettivo la trendline discendente che collega i massimi registrati il 10 maggio 2018 a 18,06 euro con il massimo del 25 settembre 2018 a 14,3460 euro, ora transitante a 11,6031 euro.

Un target finale potrebbe invece essere identificato in prossimità del livello orizzontale che conta i massimi registrati il 5 e il 29 novembre a 11,87 euro. Lo stop loss potrebbe essere collocato poco al di sotto della media mobile semplice a 20 giorni, in particolare a 10,2640 euro, livello che corrisponderebbe al minimo della seduta del 10 novembre scorso.

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