Dieci titoli Usa con un’elevata crescita storica del dividendo

Finanza Operativa Finanza Operativa - 10/11/2017 09:58

In una nuova rassegna pensata per un portafoglio “da dividendo” del 2018, Jeff Reeves ha messo insieme 10 società che incrementano da anni e in maniera sostenibile la quota di utile distribuito ai loro azionisti e che continueranno prevedibilmente a farlo anche nei prossimi anni. Ecco i nomi.
CVS Health 

Dividend Yield: 2,9%; Crescita del dividendo in 10 anni: 733%

Per chi cerca un’esposizione al settore healthcare Reeves suggerisce di guardare a CVS, che oltre ad essere una delle più grandi catene di farmacie degli Stati Uniti (ne ha 9700 tra Nordamerica e Brasile) trae beneficio anche dalla sua rete di 1100 ambulatori e ha costruito una posizione dominante nel segmento dei “pharmacy benefits managers” (1,3 miliardi di prescrizioni mediche gestite nel 2016), che pesano ormai per quasi il 60% dei suoi ricavi totali. A un modello di business perfettamente funzionante, fa notare Reeves, CVS aggiunge alcuni driver favorevoli e punti di forza nel lungo periodo (invecchiamento della popolazione e relativa immunità del settore alle fluttuazioni del ciclo economico), ma anche l’impressionante storia di un dividendo cresciuto di oltre il 700% negli ultimi 10 anni.

Cisco Systems Dividend Yield: 3,3%; Crescita del dividendo in 10 anni: 380%

Un’ottima scelta nel settore dei tecnologici è invece per Reeves il colosso del networking Cisco Systems: il dividendo offerto agli azionisti ha registrato una crescita a tre cifre negli ultimi cinque anni, passando dai 6 centesimi del 2011 agli attuali 29 centesimi, e dopo l’ultimo ritocco a inizio del 2017 la cedola garantisce ora un rendimento del 3,3%. Quando al futuro: considerato che Cisco distribuisce sotto forma di dividendi meno della metà dei suoi profitti, non c’è dubbio che la società abbia ampio margine per alzare il payout nei prossimi anni.

Home Depot Dividend Yield: 2,2%; Crescita del dividendo in 10 anni: 295%

Home Depot paga dividendi ai suoi azionisti da 29 anni, ma il dato più impressionante, fa notare Reeves, è che la società di ristrutturazioni domestiche ha incrementato il payout a un ritmo del 25% negli ultimi 5 esercizi fiscali. L’ultimo aumento, del 29%, risale all’inizio di quest’anno, e non c’è da dubitare che anche nel 2018 e oltre verranno annunciati nuovi ritocchi: lo indicano le solide previsioni di crescita degli utili del gruppo e il fatto che anche Home Depot distribuisce sotto forma di dividendo meno della metà dei suoi profitti.

Texas Instruments Dividend Yield: 2,5%; Crescita del dividendo in 10 anni: 161%

Di nuovo nel comparto high-tech, Reeves suggerisce di guardare a Texas Instruments Incorporated, storica società di semiconduttori con asset in Nordamerica, Asia, Giappone ed Europa e con un’esposizione molto diversificata ai settori industriale (33% del fatturato), dispositivi elettronici (26%), automotive (18%) e comunicazioni (13%). Un flusso stabile di ricavi ha consentito alla società di pagare ininterrottamente sin dal 1962 i suoi dividendi, che stanno crescendo esercizio dopo esercizio da 13 anni consecutivi: dopo l’ultimo consistente rialzo del 32% nel 2016, il dividend yield è ai prezzi attuali del 2,5%.

Starbucks Dividend Yield: 2,1%; Crescita del dividendo in 10 anni: 500%

La multinazionale delle caffetterie Starbucks paga un dividendo regolare solo dal 2010, ma sette anni sono stati sufficienti per aumentare la cedola dagli iniziali 5 centesimi ai 25 attualmente offerti agli investitori. E dopo il recento aumento del 25% a fine 2016, gli azionisti possono fare affidamento per il futuro sulla previsione di una crescita a due cifre dei profitti, meno della metà dei quali vengono impiegati per far fronte alle distribuzioni.

Procter & Gamble Dividend Yield: 3,2%; Crescita del dividendo in 10 anni: 97%

E una lista di dividendi affidabili, suggerisce Reeves, non sarebbe completa senza il “re” dei dividendi aristocratici: il colosso dei beni di consumo Procter & Gamble ha incrementato per ben 60 anni consecutivi la cedola, che rende al momento oltre il 3% ed è cresciuta di quasi il 100% negli ultimi 10 anni, anche negli anni in cui molte società si sono trovate costrette a ridurla per le conseguenze della crisi del 2008-2009.

Lowe’s Dividend Yield: 2%; Crescita del dividendo in 10 anni: 412%

Al pari di Home Depot, merita una segnalazione anche Lowe’s, altra catena retail di prodotti per le ristrutturazioni domestiche che ha rispettato negli anni i suoi impegni con gli investitori in tema di restituzione degli utili. E lo dimostrano i numeri: ancora nel 2007, la società pagava un dividendo trimestrale di 8 centesimi; oggi, dopo l’ultimo ritocco del 17%, quegli 8 centesimi sono diventati 41. E considerato che la cedola cresce ininterrottamente da 50 anni, fa notare Reeves, non c’è motivo di credere che la società possa perdere la sua qualifica di dividendo “aristocratico” nel 2018.

Hormel Foods Dividend Yield: 2,2%; Crescita del dividendo in 10 anni: 267%

Ed è aristocratico anche il dividendo del colosso della carne in scatola Hormel Foods Corp, che è accanto a McDonalds’ e Coca Cola uno dei marchi storici del settore food americano. L’azienda, ricorda Reeves, distribuisce dividendi in crescita da oltre 50 anni e ha incrementato la cedola del 270% negli ultimi 10, ma offre agli investitori anche un buon profilo di crescita, rafforzato negli ultimi anni da una coerente politica di acquisizioni mirate: le ultime in ordine di tempo, quelle del gigante del settore bio Applegate nel 2015, di Fontanini Italian Meats & Sausages ad agosto scorso, e la recente offerta da 850 milioni di dollari per inglobare il produttore di insaccati Columbus.

American States Water  Dividend Yield: 1,9%; Crescita del dividendo in 10 anni: 104%

Per chi cerca un business stabile e affidabile nel settore utility una scelta di sicuro interesse è invece American States Water, gruppo attivo nel settore dei servizi idrici e nella gestione di infrastrutture fognarie. Il rendimento attuale dell’1,9% non è il massimo, precisa Reeves, ma 62 anni di crescita ininterrotta della cedola — la striscia positiva più lunga in assoluto tra le quotate Usa — sono un biglietto da visita più che sufficiente per dimostrare che si tratta di una società dal bassissimo profilo di rischio e con una capacità consolidata di generare valore per i suoi azionisti.

Visa  Dividend Yield: 0,7%; Crescita del dividendo in 10 anni: 625%

Una interessante combinazione di ottime prospettive di espansione degli utili e dividendo in crescita offre infine il colosso delle carte di credito Visa Inc, che negli ultimi anni, mentre traeva i benefici della grande transizione verso i pagamenti digitali, ha anche portato avanti una buona politica di restituzione di valore agli azionisti: il suo dividendo è salito negli ultimi 5 esercizi fiscali a un ritmo medio del 25% l’anno. Nel frattempo, la quota di utili redistribuiti si è mantenuta al di sotto del 40% ed è dunque molto probabile, prevede Reeves, che il payout continuerà a registrare una crescita a due cifre anche nei prossimi anni.


A cura di Trend On Line
Fonte: www.finanzaoperativa.com
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