Gli indici europei sono pronti a ritrovare fiducia?

Filippo Giannini Filippo Giannini - 09/02/2018 12:18

Dopo il deciso recupero di martedì (+3.27%), nella seduta di ieri il Dax si muove al ribasso, di nuovo sulla scia della debolezza USA; nella seconda parte di sessione in particolare vengono ritestati livelli vicini ai minimi di lunedì scorso, con chiusura a 12.268 punti (-3.14%).

Proprio dalla capacità del mercato di riassorbire nel breve questo movimento ribassista, peraltro già in atto dal 1 febbraio, avremo la misura dell’attuale forza relativa dei mercati europei.

Segnali positivi sono arrivati ieri con la pubblicazione del bollettino BCE, nel quale è stato evidenziato come la politica monetaria sarà accomodante ancora a lungo; i mercati europei dovrebbero quindi beneficiare per ora del sostegno delle banche centrali.

A livello operativo, nella giornata di ieri il mercato ha provato a spingersi al rialzo, subendo però un rifiuto dei prezzi, dapprima a quota 12.640 e in seguito a 12.500 punti.

Qualora ci fosse la volontà da parte degli investitori di sostenere il mercato, verosimilmente non si osserverà un break del minimo della barra benchmark di martedì.

Tuttavia una moderata ripresa del trend rialzista si avrebbe solo con acquisti a 12.640, il cui break al rialzo aprirebbe la strada ad un più ampio recupero; in tale prospettiva il primo obiettivo è rappresentato dal test di area 13.000.


Viceversa è chiaro che è un break dei minimi potrebbe produrre un allungo della gamba ribassista, mettendo a serio rischio la tenuta del livello di 12.000, che come già evidenziato funge da spartiacque tra la ripresa del trend rialzista e la prosecuzione della correzione in essere.


Infine dando uno sguardo al FtseMib, notiamo una forza relativa maggiore rispetto alla locomotiva tedesca; per il mantenimento delle aspettative rialziste era fondamentale che nella sessione di martedì venisse recuperato il livello di 22.500 punti in chiusura.

Nella seduta di ieri abbiamo assistito a prese di beneficio partite da quota 23.000, ma siamo dell’idea che qualora tale livello dovesse tornare ad essere oggetto di acquisti, potremmo assistere ad un allungo deciso verso l’importantissima soglia psicologica di 24.000 punti.

 

Analisi, studio e grafici a cura di Filippo Giannini – TradingFacile.euhttps://ssl.gstatic.com/ui/v1/icons/mail/images/cleardot.gif

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