Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 02/10/2015 17:30

 Il punto

- Stati Uniti: il mercato non ci crede ancora, ma la svolta Fed resta vicina.
- Europa: la BCE può prendere tempo, la ripresa continua e un mese di inflazione in territorio negativo non sposterà il consenso all’interno del Consiglio: quel che conta è la dinamica dei prezzi core, per ora stabile.


Germania: la ripresa può continuare nonostante il diesel gate

I riflettori rimangono puntati sulla Germania: dopo l’apertura sui flussi migratori, il focus si sposta ora sul diesel gate. L’impatto dello scandalo Volkswagen, probabilmente, non sarà trascurabile dato il peso del gruppo nel manifatturiero (circa il 2% del PIL). Inoltre, il rallentamento della domanda dalle economie emergenti potrebbe pesare sulla crescita del PIL e della produzione industriale più che in altri Paesi della zona euro, dato l’elevato grado di integrazione dell’economia tedesca nella catena produttiva mondiale e la specializzazione dell’export in macchinari. Tuttavia, riteniamo che una crescita del PIL vicina al 2% nel biennio in corso sia ancora possibile, grazie alla spinta dalla domanda interna che è sostenuta da fondamentali più che solidi. Riconosciamo che il margine di incertezza sulle stime 2015-16 è piuttosto elevato. La politica fiscale ha, però, ampio margine per contrastare u n indesiderato rallentamento della domanda interna e/o shock settoriali.


I market mover della settimana

Nell’Eurozona, i dati di agosto dovrebbero mostrare un aumento di produzione industriale in Germania ma una flessione altrove; in Francia, si tratterebbe del secondo calo consecutivo, in Italia e Spagna di una parziale correzione dopo l’aumento registrato a luglio. Le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono attese in lieve calo (-0,1% m/m) in agosto dopo 0,4% m/m a luglio. Infine, la seconda lettura dei PMI servizi e composito di settembre dovrebbe confermare la stima iniziale a 53,9 e 54, rispettivamente. Le minute della riunione BCE del 3 settembre offriranno indizi sulla divisione all’interno del Consiglio su di un possibile aumento del QE.

La settimana ha pochi dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti. L’evento principale sarà la pubblicazione dei verbali della riunione del FOMC di settembre, che dovrebbe far luce sul dibattito relativo al rialzo dei tassi e dare qualche indicazione sulle condizioni per la svolta e sulle probabilità di una mossa entro fine anno.

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