Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 27/11/2015 16:02

Il punto

- In Portogallo si insedia il nuovo Governo. Il primo scoglio da superare: mantenere l’alleanza sul budget 2016.

- Il mercato del petrolio continuerà a essere caratterizzato per molti mesi da eccesso di offerta.

- L’impatto degli attentati di Parigi sull’industria turistica non basta a giustificare tagli alle stime di crescita del PIL francese.


BCE: grand finale?

Il prossimo giovedì le nuove stime dello staff BCE rivedranno al ribasso la crescita 2016-17 e soprattutto la previsione di inflazione 2017 all’1,6% e giustificheranno, quindi, un aumento dello stimolo monetario. Lo scenario più probabile è:

1) l’annuncio di un taglio di almeno 10 punti base del tasso sui depositi o di tagli modulati in base al livello delle riserve in eccesso in modo da incentivarne la circolazione. E’, inoltre, possibile che la BCE tagli marginalmente anche il refi.

2) Nel contempo, la BCE formalizzerà l’estensione dell’APP oltre settembre 2016 riservandosi, però, di comunicare più avanti a quale ritmo continueranno gli acquisti, una volta acquisite maggiori informazioni sulle prospettive per crescita e ritorno dell’inflazione verso il 2%.


I market mover della settimana

Nell’Eurozona, il focus sarà sull’attesa riunione della BCE, che riteniamo rivedrà verso il basso le stime d’inflazione e crescita, aprendo così a un aumento dello stimolo monetario. Tra i molti dati in calendario, le stime flash potrebbero mostrare l’inflazione in accelerazione a novembre a 0,3% a/a nell’Eurozona e in Germania e a 0,5% a/a in Italia. La seconda lettura dei PMI dovrebbe confermare le stime preliminari: indice composito (54,5), manifatturiero (52,9) e servizi (54,6). Il tasso di disoccupazione è atteso stabile a ottobre in Germania (6,4%), in Italia (11,8%) e nella media eurozona (10,8%), ma in aumento in Francia (10,4%). Le vendite al dettaglio sono viste circa stabili a ottobre nella media Eurozona (+0,1% m/m) ma in recupero in Germania (+0,8% m/m). Infine, la seconda lettura del PIL italiano dovrebbe confermare lo 0,2% t/t (0,9% a/a) della stima preliminare.

Negli Stati Uniti, la settimana è cruciale per la svolta dei tassi della Fed, con l’uscita dei principali dati di novembre e due interventi di Yellen sullo scenario economico, oltre a otto discorsi di partecipanti al FOMC. Yellen dovrebbe preparare la svolta dei tassi, attesa per la riunione del 16 dicembre. In termini di dati, a novembre, gli indici ISM dovrebbero mostrare ancora uno scenario di poco più che stagnazione del manifatturiero e di espansione dei servizi, l’employment report dovrebbe essere ancora positivo con occupati in aumento di 190 mila e tasso di disoccupazione al 5%; le vendite di autoveicoli dovrebbero correggere marginalmente, restando su livelli molto elevati. A ottobre, la spesa in costruzioni dovrebbe aumentare a un ritmo solido, e il deficit della bilancia commerciale dovrebbe essere in moderata riduzione.

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