Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 24/03/2016 18:27

Il punto

In marzo sta migliorando anche il flusso di dati economici europei, dopo quello statunitense. Sembra più probabile che la crescita dell’Eurozona acceleri marginalmente rispetto all’ultimo trimestre 2015.

La Fed sta cercando di preparare i mercati alla possibilità che i tassi salgano già ad aprile o giugno, per ora senza grande successo. Anche ‘colombe’ come Evans parlano di nuovi interventi sui tassi ufficiali.
 

Giappone: crescita frenata dall’aumento di risparmio

La crescita giapponese non riesce a procedere in modo autonomo: la ripresa nel 2016-17 potrà proseguire solo con altri interventi di politica monetaria e fiscale.

Il grande freno alla crescita giapponese si chiama risparmio. In questa fase del ciclo giapponese tutti risparmiano: le imprese investono poco per via della debolezza della domanda internazionale e dell’apprezzamento dello yen, le famiglie non spendono reagendo alla prospettiva di restrizione fiscale prolungata, il settore pubblico riduce il disavanzo per raggiungere gli obiettivi di consolidamento fiscale.

L’evoluzione dei dati nel 2015 e i chiari segnali di ripiegamento della ripresa indurranno, a nostro avviso, a un’inversione di trend della politica fiscale, con probabile aumento di spesa nel breve termine e rinvio del rialzo dell’imposta sui consumi programmata per aprile 2017.

Con l’output gap chiuso, la politica monetaria è poco efficace in termini reali, mentre il contesto internazionale delle politiche monetarie ha vanificato i tentativi della BoJ di indebolire il cambio. Prevediamo che ad aprile la Banca centrale riduca ulteriormente i tassi in territorio negativo: la BoJ potrebbe anche considerare un ampliamento del programma di acquisti.


I market mover della settimana

Nell’area euro l’indice di fiducia economica della Commissione Europea dovrebbe confermare i segnali di recupero del ciclo economico. Le stime preliminari dovrebbero mostrare l’inflazione stabile in Italia e Germania ma in aumento di due decimi in Spagna, di tre decimi in Francia e di un decimo nell’intera area euro, per la quale prevediamo -0,1% a/a. La dinamica di M3 è vista stabile a febbraio a +5,0%. Le vendite al dettaglio sono attese in crescita di 0,6% m/m in Germania e di 0,3% m/m in Francia.

In settimana escono molti dati rilevanti negli Stati Uniti. I primi dati importanti di marzo, ISM, employment report, fiducia dei consumatori e vendite di auto, dovrebbero essere positivi. La variazione degli occupati non agricoli dovrebbe restare sopra 200 mila, il tasso di disoccupazione dovrebbe calare a 4,8% e i salari orari dovrebbero tornare a crescere dopo la pausa di febbraio. L’ISM manifatturiero a marzo dovrebbe tornare sopra 50 e allinearsi alle altre indagini nel segnalare un modesta espansione dell’attività nel settore. Per febbraio, la spesa e il reddito personale dovrebbero essere in moderato aumento in termini reali, con il deflatore core in rialzo di 0,2% m/m; la spesa in costruzioni dovrebbe correggere modestamente dopo il forte aumento di gennaio.

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