Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 17/06/2016 15:05

Il punto

La Federal Reserve non chiude definitivamente la porta a un rialzo dei tassi a luglio, ma fa capire che la mossa potrebbe essere rinviata a un futuro non necessariamente prossimo, se i dati occupazionali non miglioreranno e se il Referendum britannico andrà male.

Anche la Banca del Giappone ha scelto di tenere le munizioni all’asciutto in attesa del Referendum inglese.

Riguardo a quest’ultimo, il bilancio dei rischi è diventato più simmetrico: i mercati hanno finalmente incorporato la probabilità che il Referendum si concluda con una vittoria del “Leave”.


Spagna: sei mesi dopo, stessa impasse?

Le elezioni generali in Spagna del 26 giugno saranno il secondo evento politico più rischioso per l’Europa dopo il Referendum britannico. Com’è noto, la Spagna è nel pieno di una transizione politica: le elezioni di dicembre scorso hanno siglato la fine del bipartitismo, ma non hanno prodotto un esecutivo, perché le forze politiche non sono ancora pronte per le larghe intese.

L’esito del voto potrebbe non essere molto diverso rispetto a sei mesi fa. Stando ai sondaggi, i populisti di Podemos hanno guadagnato due punti e con il 24,1% sono il secondo partito a soli 5 punti di distanza dal PP di Rajoy. Lo scenario più probabile è un governo di minoranza del PP con l’appoggio esterno del PSOE, ma il rischio di una terza tornata elettorale non è trascurabile.

La Spagna non può permettersi altri sei mesi di stallo governativo. La crescita al di sopra del potenziale non durerà in eterno. La disoccupazione rimane su livelli intollerabili. L’elevata posizione debitoria sull’estero rappresenta un elemento di fragilità, in particolare in caso di ritorno dell’avversione al rischio. Il processo di deleveraging del settore privato e in particolare del settore pubblico, deve proseguire.


I market mover della settimana

Nella zona euro, l’avvicinarsi del Referendum inglese potrebbe aver pesato sul morale delle imprese. L’indice ZEW, più sensibile alla volatilità dei mercati finanziari, potrebbe registrare un calo per il secondo mese consecutivo. Il PMI composito è atteso stabile a 53,1. Il PMI manifatturiero potrebbe essere migliorato a 51,8 date le indicazioni di stabilizzazione delle economie emergenti, mentre l’indice per i servizi è visto in flessione, in particolare in Germania, da livelli ancora elevati. L’IFO è atteso correggere parte del forte aumento del mese precedente e tornare a 107,3 da 107,7. La fiducia è vista stabile in Francia ma in recupero in Belgio, dopo il calo di maggio.

La settimana ha pochi dati in uscita negli Stati Uniti. I dati relativi al mercato immobiliare residenziale a maggio dovrebbero confermare il trend verso l’alto, con vendite di case nuove ed esistenti elevate. Gli ordini di beni durevoli a maggio sono attesi in lieve rialzo, con aumenti sia per il comparto dell’aviazione civile sia per l’aggregato al netto dei trasporti; la svolta del prezzo del petrolio dovrebbe determinare un’inversione del trend negativo nel segmento estrattivo e sostenere ordini e consegne. La fiducia dei consumatori a giugno dovrebbe confermare le indicazioni positive viste finora.

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