Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 01/07/2016 16:20

Il punto

- Si prospettano molti mesi senza sviluppi significativi sul fronte dei negoziati fra Unione Europea e Regno Unito.
- Nuovo stimolo monetario in arrivo nel Regno Unito. La reazione di mercato non mette particolare pressione sulla BCE, ma ci sono voci di ritocchi ai parametri dell’APP.


L’impatto di Brexit sull’economia italiana

- Il principale rischio per l’economia italiana da Brexit viene non tanto dal canale commerciale diretto ma dal possibile effetto sugli indici di rischio-Paese. In ogni caso, sia l’entità della salita dello spread che la sua trasmissione all’economia reale non solo sembrano essere assai meno preoccupanti che nel 2011, ma si stanno rivelando quasi inesistenti. Riteniamo che l’impatto sul PIL italiano nel 2017 sarà fra lo 0,1 e lo 0,3%.


I market mover della settimana

Pochi i dati in calendario nell’area euro, con il focus sui verbali della riunione della BCE di giugno. I dati di produzione industriale di maggio dovrebbero vedere un nuovo avanzamento in Germania (+0,5% m/m) e in Spagna (0,4% m/m), ma una correzione in Francia (-0,6% m/m). Le vendite al dettaglio nell’eurozona sono attese in aumento di 0.5% m/m dopo lo stallo di aprile Infine, la seconda lettura dovrebbe confermare la stima flash di giugno del PMI composito in correzione a 52,8 da 53,1.

La pubblicazione dei dati del mercato del lavoro di giugno è l’evento della settimana negli Stati Uniti. L’employment report dovrebbe mostrare una crescita di occupati non agricoli in ripresa, dopo la delusione di maggio, e segnalare che il mercato del lavoro rimane in buona salute, con una continua riduzione delle risorse inutilizzate. L’altro evento importante della settimana è la pubblicazione dei verbali della riunione del FOMC di giugno, che dovrebbero dare un messaggio dovish incentrato sulla dipendenza dai dati e dagli sviluppi post-referendum; un elemento importante sarà la valutazione del punto di arrivo dei tassi di interesse in un ciclo con crescita e inflazione basse.

La bilancia commerciale di maggio dovrebbe registrare un ampliamento contenuto del deficit, che però non dovrebbe modificare la previsione di contributo modestamente positivo del canale estero alla crescita del 2° trimestre.


 

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