Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 09/09/2016 15:05

Il punto

La riunione di settembre del consiglio direttivo BCE si è rivelata del tutto interlocutoria: non soltanto gli sviluppi avutisi dai dati e sui mercati non sono stati tali da giustificare variazioni allo stimolo monetario, ma addirittura si è rinviata a data futura la soluzione dei problemi tecnici che il PSPP sta cominciando a incontrare.
 

Giappone – La tiepida ripresa è in mano alla politica fiscale

L’economia giapponese rimane su un sentiero di crescita molto modesto, appena vicino al potenziale, nonostante l’ampio stimolo monetario già in vigore e la previsione di massicce misure fiscali espansive.

Il significativo apprezzamento dello yen e la mancata accelerazione della crescita si sono tradotti in un’inversione del trend dell’inflazione al netto di alimentari ed energia, che è tornato a scendere e si sta riavvicinando a zero. Anche le aspettative di inflazione di mercato e delle indagini sono in calo.

La politica monetaria si è dimostrata sempre meno efficace a sostenere crescita e inflazione: le nuove misure attese in autunno saranno più che altro un corollario all’azione dell’espansione fiscale attesa. La politica fiscale torna quindi al centro dello scenario per il 2016-17, ma difficilmente potrà determinare da sola un’accelerazione della crescita oltre il potenziale.
 

I market mover della settimana

Nell’Eurozona, è in calendario la tornata dei dati di produzione industriale, che dovrebbe indicare una contrazione per l’Eurozona (-1,0% m/m) e un possibile rimbalzo, dopo due mesi di calo, per l’Italia (+0,5% m/m). L’indice ZEW sulle attese è previsto ancora recuperare a settembre per il secondo mese consecutivo, ma il livello rimarrà in ogni caso al di sotto dei primi sei mesi dell’anno. Infine, le stime finali di agosto dovrebbero confermare l’inflazione stabile a 0,2% nell’Eurozona e a 0,4% in Francia, in calo a 0,3% in Germania e in salita a zero in Italia.

La settimana ha molti dati di rilievo negli Stati Uniti, importanti alla vigilia della riunione del FOMC di settembre. Le prime indagini di settembre dovrebbero confermare quasi stagnazione nel settore manifatturiero, mentre la fiducia dei consumatori dovrebbe restare su livelli elevati. Tra i dati di agosto, le vendite al dettaglio saranno deboli, per via del calo delle vendite di auto, ma al netto delle auto si dovrebbe vedere una variazione positiva; la produzione industriale dovrebbe essere in calo, dopo il forte rialzo di luglio. Per i prezzi di agosto, il CPI dovrebbe confermare un trend di moderato rialzo per l’indice core, il PPI è atteso in modesto rialzo, mentre i prezzi all’import dovrebbero segnare la prima variazione mensile negativa dopo 5 aumenti consecutivi.

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