Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 07/10/2016 16:30

Il punto

Area euro. I verbali della riunione BCE di settembre confermano che a Francoforte di tapering non si è parlato. Tuttavia un’estensione dell’APP oltre marzo non è scontata e formalmente rimane dipendente dall’evoluzione dello scenario macro.

Stati Uniti. L’employment report di settembre alimenta le probabilità di un rialzo dei fed funds in tempi brevi.


Stati Uniti – Colombe fiscali in volo sulle elezioni 2016

L’8 novembre si terranno le elezioni americane per eleggere il nuovo presidente, rinnovare tutta la Camera (435 seggi) e un terzo del Senato (34 su 100 seggi). L’esito del voto di novembre è potenzialmente più rilevante per lo scenario geopolitico che per quello economico.

A livello presidenziale, i sondaggi al momento danno un modesto vantaggio a Clinton, con ampia incertezza. Per il Congresso, si prevede una maggioranza repubblicana alla Camera e addirittura una possibile parità al Senato, con l’implicazione di un altro biennio di stallo.

L’incertezza sull’esito del voto presidenziale è ampia, ma i rischi sono concentrati sulla componente internazionale della politica americana. Clinton è in linea con le posizioni dell’Amministrazione attuale. La posizione di Trump è stata finora generalmente di rottura con l’establishment, anche repubblicano.

Sul fronte della politica economica, gli scontri sui tagli fiscali e sulla riduzione del deficit sono storia passata. I programmi di entrambi i candidati alla presidenza implicano una politica fiscale espansiva, anche se con grandi differenze. La questione per i prossimi anni riguarda quanto, non se, si espanderanno il deficit e il debito.

Tuttavia, la previsione di governo diviso rende probabile il quasi totale immobilismo legislativo per almeno un altro biennio. Anche approvare il budget resterà una “missione impossibile” per il Congresso americano.


I market mover della settimana

Nell’area euro l’indagine ZEW offrirà indicazioni sull’economia tedesca ed Eurozona a ottobre, ci aspettiamo un recupero dell’indice sulle attese in Germania a 11,8 da 0,5. La produzione industriale area euro è attesa in deciso recupero ad agosto +1,8% m/m. In Italia è vista in calo in controtendenza con gli altri paesi euro zona. A fine settimana saranno presentati i Budget nazionali alla Commissione che dovrà esprimersi entro fine novembre. Riteniamo che l’approccio sarà di maggiore apertura come lo è stato già nel 2016 nei confronti di Spagna, Portogallo e Italia, anche se la retorica rimarrà orientata al rispetto del Patto di Stabilità.

La settimana ha diversi dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti, oltre alla pubblicazione dei verbali della riunione del FOMC di settembre. I verbali dovrebbero mostrare un’ampia dispersione di opinioni riguardo al rialzo dei tassi, con indicazioni di consenso per una mossa entro fine anno. Le vendite al dettaglio dovrebbero rimbalzare a settembre, grazie al comparto auto e ai prezzi della benzina. Il PPI e i prezzi all’import di settembre dovrebbero confermare il trend di rialzo generalizzato dell’inflazione. La fiducia dei consumatori di ottobre dovrebbe rimanere sui livelli elevati di settembre.

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