Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 14/10/2016 14:53

Il puntoFOMC: aspettando Godot?

I verbali della riunione del FOMC di settembre confermano la profonda spaccatura all’interno del Comitato sui rischi associati a rialzi dei tassi e la difficoltà a trovare un consenso di policy.

La decisione di mantenere i tassi fermi a settembre, orchestrata probabilmente dai centristi del Board guidati da Yellen, appare un compromesso che prelude a un rialzo “relativamente presto”. Prevediamo che, anche sulla scia di dati generalmente favorevoli, il FOMC alzi i tassi di 25pb a dicembre e apra un’altra pausa di riflessione.

BCE: lavori di ampliamento in corso

Alla riunione del 20 ottobre la BCE confermerà che un tapering degli acquisti APP non è alle porte, mantenendo per ora aperte tutte le opzioni. La discussione su cosa fare dopo marzo 2017 probabilmente sarà già stata avviata, anche se la decisione finale sarà rimandata a dicembre o gennaio. I dati nell’ultimo mese hanno sorpreso verso l’alto. La ripresa delle quotazioni petrolifere, sostenuta dall’accordo OPEC, potrebbe favorire il conseguimento dell’obiettivo di inflazione. Tuttavia, è ancora troppo presto per modificare la valutazione dei rischi sul ciclo.

Se i dati dovessero confermare le stime di crescita BCE di settembre, più forti di quelle di Consenso, le motivazioni a favore di un’estensione degli acquisti diverrebbero meno stringenti e il dibattito all’interno del Consiglio più acceso.

Un tapering sia pure graduale rischia di essere una scelta inevitabile se il Consiglio non si accorderà su modifiche ai parametri di intervento sui titoli di Stato, data la scarsità di carta tedesca. Un’estensione del programma ad altre categorie di asset, come le obbligazioni bancarie, non consentirebbe comunque alla BCE di andare avanti a lungo ai ritmi attuali e potrebbe comportare una riduzione degli acquisti di governativi.
 

I market mover della settimana

Nella zona euro il focus sarà sulla riunione BCE di giovedì. L’indagine sul credito offrirà indicazioni sull’andamento della domanda di impieghi e sulla trasmissione della politica monetaria alle condizioni al credito. L’indagine dei previsori ufficiali BCE dovrebbe mostrare attese di medio termine stabili all’1,8%. Tra i pochi dati in calendario, la seconda stima di settembre dovrebbe confermare che l’inflazione dell’Eurozona ha accelerato di due decimi a 0,4%. Tra le prime indagini di fiducia di ottobre, la stima flash del morale delle famiglie dell’Eurozona potrebbe indicare un nuovo miglioramento a -7,9, mentre l’indice ciclico BNB della Banca del Belgio potrebbe salire marginalmente di tre decimi a -1,9.

La settimana ha diversi dati importanti in uscita negli Stati Uniti. Le indagini regionali del settore manifatturiero a ottobre dovrebbero indicare modesta espansione dell’attività. A settembre, la produzione industriale, le vendite di case esistenti e i nuovi cantieri dovrebbero essere in rialzo moderato. Il CPI di settembre dovrebbe registrare incrementi mensili solidi, con rialzo dell’inflazione headline a 1,4% a/a e stabilizzazione di quella core a 2,3% a/a. Il Beige Book dovrebbe confermare espansione moderata dell’attività e miglioramento del mercato del lavoro.

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