Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 13/01/2017 14:59

Il punto

Le misure di incertezza della politica economica sono significativamente sopra la media in molti paesi avanzati. Anche in Europa, per ora il cambio dell’Amministrazione americana pesa più del ciclo elettorale. Tuttavia, bisogna essere cauti nel tradurre questo aumento in minori investimenti e minore crescita. La vicenda del referendum inglese è emblematica.
 

BCE: Taper me, taper me not

Con gli annunci dello scorso 8 dicembre, la BCE ha attivato il pilota automatico fino a fine 2017. Nei fatti, fino all’estate nessuno si attende più nulla dalla BCE; ma prima di fine anno, il Consiglio dovrà comunicare cosa farà nel 2018. I mercati si stanno posizionando su un percorso di azzeramento molto graduale degli acquisti, uno scenario che ci sembra condivisibile.

Le stime BCE di inflazione 2017-19 non vincolano necessariamente all’annuncio di un tapering, dal momento che il ritorno dell’inflazione all’1,7% a fine periodo è stato definito incerto e non “esattamente in linea con l’obiettivo”. Tuttavia, è indubbio che il rischio di deflazione si sia notevolmente ridotto. Molto dipenderà dalla dinamica dell’inflazione sottostante.

Le misure straordinarie sono servite anche a garantire la tenuta dell’Unione Monetaria, ma dipendono dal persistere di una bassa inflazione. Saranno tutti pronti ad assorbire il colpo della loro rimozione?
 

I market mover della settimana

Nella zona euro il focus sarà sulla riunione BCE dell’anno, che non vedrà novità di rilievo dopo l’annuncio di dicembre scorso. Inoltre, sono in uscita le stime finali dell’inflazione di dicembre, che dovrebbero confermare l’indice per l’eurozona a 1,1% da 0,6%, quello tedesco a 1,7% da 0,7% e quello italiano a 0,5% da 0,1%. Infine, lo ZEW (atteso in correzione a 11,2 da 13,8) inaugura le indagini di fiducia di gennaio, dando prime indicazioni sul morale degli operatori.

La settimana ha molti dati di rilievo in pubblicazione negli Stati Uniti. Le prime indagini del manifatturiero di gennaio dovrebbero essere positive e confermare che la ripresa si sta estendendo anche al settore che aveva registrato la maggior debolezza nel 2016. La produzione industriale dovrebbe confermare il messaggio positivo, con un rialzo diffuso sia al manifatturiero sia alle utility e all’estrattivo. Il CPI a dicembre dovrebbe risentire dell’aumento dei prezzi energetici, con una variazione di 0,3% m/m per l’indice headline; l’indice core dovrebbe essere in rialzo di 0,2% m/m, in linea con il trend. I cantieri residenziali a dicembre sono attesi in rialzo, dopo il calo di novembre.

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