Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 10/02/2017 14:51

Il punto

Perché le elezioni del 2017 innervosiscono i mercati? Certamente per la presenza di partiti che propugnano anche l’abbandono dell’unione monetaria e che godono di significativo sostegno popolare. Ma il rischio di uscita dall’unione monetaria non è quello di più probabile realizzazione.


Le idi (olandesi) di marzo

Il ciclo elettorale europeo 2017 si apre il 15 marzo con le elezioni legislative olandesi. Sembra probabile uno spostamento a destra del voto: a contendersi il primo posto nei consensi saranno il partito del premier Rutte e quello del populista di destra Geert Wilders. Quest’ultimo potrebbe essere il più votato, ma il meccanismo proporzionale e la frammentazione del voto gli renderanno molto difficile realizzare il suo programma xenofobo ed euroscettico. Lo scenario più probabile sembra essere quello di un’ampia ed eterogenea coalizione moderata, guidata nuovamente da Rutte. Un’avvertenza è d’obbligo: gli elettori sono confusi e il potere predittivo dei sondaggi è indebolito da un’ampia quota di indecisi.


I market mover della settimana

Nell’ area euro, il focus sarà sulle stime d’inverno della Commissione UE che costituiscono il punto di partenza per la valutazione dello sforzo fatto dai paesi per correggere squilibri interni, in particolare fiscali. I verbali della riunione BCE dello scorso 19 gennaio forniranno indicazioni sulle posizioni interne al Consiglio su se e quando dare avvio a una discussione sulla normalizzazione delle politiche ultra-accomodanti. I dati sul PIL nei mesi finali del 2016 dovrebbero mostrare un’accelerazione della crescita a 0,5% t/t in Germania da 0,2% t/t dei mesi estivi, ma un rallentamento in Italia (a 0,2% t/t da 0,3% t/t) e in Olanda (0,4% t/t da 0,8% t/t). L’indice ZEW sulle attese potrebbe tornare indietro marginalmente per effetto della volatilità sui mercati nelle ultime settimane, ma l’indice sulla situazione corrente è atteso ancora in miglioramento.

La settimana ha molti dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti, ma il focus sarà sulle audizioni di Yellen in Congresso. Yellen dovrebbe dare un quadro positivo dello scenario economico, sottolineando che gli obiettivi della politica monetaria sono praticamente raggiunti, ma ribadendo che la Banca centrale rimane cauta, in attesa di informazioni sulla politica fiscale. In termine di dati, le prime indagini del manifatturiero di febbraio dovrebbero confermare la ripresa del settore. A gennaio, le vendite al dettaglio al netto delle auto dovrebbero mantenersi su un trend di moderata espansione; la produzione industriale dovrebbe essere invariata per via del calo delle utility, ma sostenuta da crescita nel manifatturiero. Il PPI e il CPI core a gennaio dovrebbero confermare il trend di rialzi moderati, intorno a 0,2% m/m, mentre gli indici headline dovrebbero essere in aumento più sostenuto per via degli incrementi di prezzo nel comparto dell’energia.

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