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Il FOMC guida le aspettative verso un rialzo del tasso dei fed funds a marzo.
BCE: si dice e non si dice
La riunione di marzo della BCE sarà interlocutoria. Il Consiglio prenderà atto dei progressi dell’economia reale e probabilmente rivedrà al rialzo le stime di inflazione 2017. Non escludiamo che il Consiglio possa iniziare a valutare quando e a quali condizioni avviare il dibattito sull’uscita, ma la BCE ribadirà che in assenza di un rialzo duraturo dell’inflazione core è prematuro discutere sulla rimozione delle misure non convenzionali (tassi negativi e QE).
Il riferimento “a tassi più bassi rispetto ai livelli attuali” nel comunicato introduttivo potrebbe essere la prima componente del quadro a essere rimossa, se i dati rimarranno forti.
I market mover della settimana
Nella zona euro il focus sarà sulla riunione BCE (v. sopra). I dati di produzione industriale di gennaio dovrebbero mostrare un rimbalzo di circa un punto percentuale sia in Germania che in Francia, dopo il vistoso calo di dicembre. La stima finale del PIL dell’eurozona è attesa confermare l’espansione di 0,4% t/t (1,7% a/a) della prima lettura, con una crescita venuta interamente dalla domanda interna. In Italia, il dato trimestrale di disoccupazione confermerà la risalita osservata nell’ultima parte del 2016.
Negli Stati Uniti, fra i pochi dati in uscita, c’è il market mover del mese: l’employment report di febbraio. In una settimana di silenzio stampa dalla Fed, il focus sarà sull’ultimo dato di rilievo prima della riunione del FOMC di marzo. Gli occupati non agricoli sono previsti di nuovo in solido aumento, il tasso di disoccupazione in calo e i salari in accelerazione.