Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 07/04/2017 15:34

Il punto

Verbali FOMC: si prepara il tapering dei reinvestimenti.

Draghi ha rotto il silenzio e preso posizione sulla guidance: per il momento non vi sono le condizioni per considerare modifiche né alla formulazione né alla sequenza di uscita.
 

Germania: crescita a pieni giri. La politica è un rischio limitato

L’anno elettorale si è appena aperto in Germania. Il quadro politico rappresenta un rischio limitato: i populisti di destra stanno perdendo quota nei sondaggi. I partiti tradizionali continuano a poter contare su di un’economia più che solida e sulla sorprendente creazione di posti di lavoro e i dati recenti indicano un’accelerazione del ciclo su spinta del manifatturiero.

Il voto regionale in Saarland dello scorso 27 marzo è stato un voto di conferma per la CDU della Merkel e segnala che i social democratici SPD, sotto la guida di Schulz, hanno ancora lavoro da fare per consolidare il recupero di consensi su scala nazionale. Il moderato ed europeista Schulz non sarebbe un cambiamento negativo per la Germania e per l’Europa. Il prossimo test si avrà con le elezioni in Holstein (7 maggio) e in particolare in Renania (14 maggio).

Sebbene la fase di espansione prosegua dal 2014, la crescita potenziale resta bassa (1,3%), a causa di fattori demografici più avversi che in altri paesi dell’Eurozona e dato il basso tasso di investimento pubblico e privato, come riflesso nell’ aumento del surplus di parte corrente (8,6% del PIL a inizio 2017). Nel dopo elezioni, politiche di incentivo agli investimenti e ai consumi sarebbero desiderabili e più effettive delle ricorrenti critiche al regime di tassi negativi.
 

I market mover della settimana

Nella zona euro, la produzione industriale è attesa in recupero in Italia ma circa stabile nella media euro zona per effetto dei cali in Francia, Olanda, Irlanda e Portogallo. L’indice ZEW è visto stabile ad aprile dopo l’aumento del mese precedente, dato l’andamento incerto dei mercati. Infine, la seconda stima di marzo dovrebbe confermare l’inflazione in rallentamento di sette decimi in Germania (a 1,5%), di nove decimi in Spagna (a 2,1%), di tre decimi in Italia (1,3%) e stabile in Francia (a 1,4%).

I principali dati in uscita negli Stati Uniti riguardano i prezzi e le vendite al dettaglio di marzo. Tutti gli indici di prezzo headline risentiranno della debolezza del petrolio. I prezzi all’import dovrebbero essere in calo di -0,3% m/m, il PPI dovrebbe essere stabile su base mensile e in rialzo di 0,2% m/m sulla misura core. Il focus sarà sul CPI, con l’indice core atteso in rialzo di 0,2% m/m e con l’indice headline in ulteriore, temporaneo, overshooting su base tendenziale. Le vendite al dettaglio dovrebbero essere deboli, frenate dalle auto e dalla benzina, con segnali di crescita molto modesta dei consumi nel 1° trimestre.

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