Weekly economic monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 28/07/2017 15:36

Il Punto

Negli Stati Uniti, il FOMC ha mostrato un consenso diffuso per una pausa sui tassi e un inizio della normalizzazione del bilancio nella riunione di settembre (a meno di shock esogeni); nel frattempo, a Washington, l’incertezza sulle riforme regna sovrana.

Nell’area euro, la crescita rimarrà vivace anche nei mei estivi.

Il mercato del lavoro in Italia: è un Paese per vecchi?

In Italia, la crisi occupazionale dell’ultimo decennio ha colpito soprattutto i più giovani, tuttavia, anche tra le fasce di età più anziane, si registrano diversi indicatori di disagio: il numero di disoccupati oltre i 55 anni resta ai massimi storici, e si tratta soprattutto di disoccupati di lunga durata. Inoltre, tra i più anziani è aumentata l’incidenza del part-time involontario, nonché (anche nel periodo più recente, in controtendenza rispetto alle altre coorti) il tasso di scoraggiamento. Peraltro, l’aumento dell’età pensionabile sembra spiegare quasi interamente la maggiore partecipazione al lavoro registrata in Italia negli ultimi anni (e la divergenza tra occupati giovani in calo e occupati anziani in crescita). Infine, i segnali di svolta dell’occupazione visti negli ultimi tre anni hanno riguardato soprattutto i più giovani (tra i quali però non accenna a calare significativamente il fenomeno dei giovani non occupati né inseriti in un percorso di formazione). In generale, nonostante i miglioramenti del periodo più recente, permangono criticità per tutte le classi di età.

I market mover della settimana

Nell’ area euro il focus sarà sui dati di inflazione, attesa in calo di un decimo nella media area euro a 1,2% e di due decimi in Italia all’1,0%. La stima flash per il 2° trimestre dovrebbe mostrare il PIL Eurozona in aumento di 0,6% t/t, ma in accelerazione al 2,1% da 1,9% su base annua. La seconda stima potrebbe rivedere il PMI manifatturiero al rialzo a 57 ed il PMI composito a 56. Il tasso di disoccupazione euro zona potrebbe essere calato di un decimo al 9,2%.

La settimana ha molti dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti: il quadro dovrebbe essere coerente con crescita moderata e inflazione contenuta, ma non più in calo. L’employment report dovrebbe registrare un altro aumento solido degli occupati non agricoli e una correzione del tasso di disoccupazione a 4,3%. Gli indici ISM di luglio dovrebbero correggere dopo l’aumento di giugno, ma restare su livelli elevati e coerenti con espansione moderata e diffusa. Fra i dati di giugno, la spesa personale dovrebbe essere in debole aumento, il reddito personale dovrebbe crescere di 0,3% m/m, il deflatore core è previsto in aumento di 0,1% m/m, e la spesa in costruzioni dovrebbe risalire dopo la stabilità di giugno.

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