Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 20/10/2017 15:20

Il punto

È stata una settimana degna di nota in Italia, con l’approvazione da parte del Governo della Legge di Bilancio e con il primo voto alla Camera sulla legge elettorale. Le due leggi dovrebbero approdare entrambe in Senato già nella settimana entrante.

BCE: difficili esercizi di equilibrismo

La riunione BCE del 26 ottobre è carica di attese. Il Consiglio farà, difatti, un altro passo verso la normalizzazione della politica monetaria. Nelle ultime settimane sono circolate indiscrezioni di stampa su scenari alternativi di aggiustamento degli acquisti per durata e volumi. La BCE tenterà di convincere i mercati che la fine del programma è ancora lontana, e che il processo potrebbe essere reversibile, se necessario.

Pensiamo che il Consiglio annuncerà obiettivi ridotti di acquisto per un periodo prolungato, sei mesi o più, prendendosi tempo per valutare i passi successivi verso la chiusura. Lo scenario che ci sembra più probabile è un’estensione a volumi fissi per 30-40 miliardi nel 1° semestre 2018.

La BCE riaffermerà che i tassi rimarranno fermi “ben oltre” la fine degli acquisti per mantenere ancorate le attese sui tassi a breve termine.

È possibile, infine, che emergano indicazioni più esplicite sulle modalità operative della politica di reinvestimento.

I market mover della settimana

Nella zona euro il focus sarà sulla riunione della BCE (v. sopra). La prima tornata di indagini di fiducia di ottobre darà indicazioni sull’ingresso dell’economia nel quarto trimestre: la stima flash dei PMI dovrebbe indicare una correzione del composito sulla scia di un lieve calo del PMI manifatturiero a fronte di una stabilità nei servizi; l’IFO è atteso in lieve miglioramento a 115,5 da 115,2, così come l’indice INSEE delle imprese manifatturiere dovrebbe migliorare al margine a 110,8 da 110,3; in Italia invece la fiducia delle imprese potrebbe correggere a 107,5 da 108,0.

La settimana ha pochi dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti. La stima advance del PIL del 3° trimestre dovrebbe registrare un modesto rallentamento rispetto alla primavera, a 2,7% t/t ann., per via del freno ai consumi dovuto agli uragani; le indicazioni dovrebbero essere comunque positive per la domanda finale domestica ed estera. Per settembre, gli ordini di beni durevoli dovrebbero essere in rialzo, la bilancia commerciale dei beni dovrebbe registrare un ampliamento del deficit e le vendite di case nuove dovrebbero calare sulla scia degli effetti degli uragani. La fiducia dei consumatori di ottobre dovrebbe restare su livelli storicamente elevati e coerenti con espansione solida dei consumi.

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