Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 02/03/2018 17:22

Il punto

I negoziati per Brexit sono a un punto cruciale. L’UE ha pubblicato una bozza di accordo di recesso che mette nero su bianco le proprie proposte su una serie di punti ancora controversi. Nel Regno Unito, intanto, il governo è privo di una posizione condivisa e deve fronteggiare la minaccia di un fronte comune fra laburisti e conservatori pro-remain sul tema dell’unione doganale con l’UE.

Negli USA è iniziata l’era Powell: continuità nell’approccio, ma autonomia nell’attuazione. La Fed proseguirà con “ulteriori graduali rialzi dei tassi” e “continuerà a cercare un equilibrio per evitare un surriscaldamento dell’economia e riportare l’inflazione al 2% su base stabile”. Per ora lo scenario centrale resta quello di tre rialzi nel 2018, ma Powell non ha voluto “pregiudicare” la possibilità di un quarto rialzo. Dati e mercati saranno determinanti.

In Italia, l’esito elettorale resta incerto, ma non si vedono segnali di un possibile impatto negativo sulla crescita, che si conferma sostenibile e sta cominciando ad avere effetti virtuosi sulle principali variabili di finanza pubblica.


I market mover della settimana

Nella zona euro il focus della settimana sarà sulla riunione BCE di marzo che dovrebbe essere ancora interlocutoria. È probabile che le nuove proiezioni dello staff rivedano al rialzo le stime di crescita e al margine quelle di inflazione core e quindi aprano a modifiche della guidance sugli acquisti per aprile o al più tardi per giugno. Sul fronte dei dati, le produzioni industriali di gennaio dovrebbero indicare un avanzamento in Germania (0,8% m/m) mentre in Francia è atteso un netto calo (-1,6% m/m), così come in Spagna (-0,6% m/m). Infine, le vendite al dettaglio a gennaio sono attese calare al margine (di -0,1% m/m dopo -1,1% m/m).

La settimana ha pochi dati in uscita negli Stati Uniti, ma l’Employment report è atteso dai mercati per valutare eventuali pressioni salariali. Gli occupati non-agricoli dovrebbero essere in rialzo solido, il tasso di disoccupazione dovrebbe calare al 4% e i salari dovrebbero essere in modesto rallentamento dopo due mesi di variazioni più rapide rispetto alla media 2017. L’ISM non-manifatturiero a febbraio dovrebbe restare su livelli storicamente elevati, seppure in modesto calo dopo il forte aumento di gennaio. Il Beige Book dovrebbe confermare il quadro di espansione diffusa e di contenute pressioni sui prezzi.

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