Weekly Economic Monitor

Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche Intesa Sanpaolo Studi E Ricerche - 06/07/2018 17:12

Il punto

Continua l’escalation della guerra commerciale degli Stati Uniti contro il resto del mondo. Una delle conseguenze più probabili è un aumento dei prezzi negli Stati Uniti, in particolare se saranno imposti dazi anche sulle auto e sulla componentistica.

I dati europei della settimana non smentiscono le previsioni di graduale rallentamento della crescita, ma suggeriscono anche che le prospettive di breve periodo restano complessivamente positive.

Nelle intenzioni del Ministro del Tesoro, la prossima manovra fiscale italiana dovrebbe mantenere invariato il saldo strutturale, creando spazio per l’introduzione del reddito di cittadinanza e il taglio delle imposte sul reddito mediante una ricomposizione di entrate e spese. Un’impresa molto ardua, anche perché la spesa per interessi sarà più alta del previsto, e la crescita un po’ più bassa.

La BCE è favorevole a semplificare i processi di ristrutturazione del debito dei Paesi in difficoltà intervenendo sulle CACs.

I verbali della riunione del FOMC di metà giugno confermano che la Fed intende proseguire sul sentiero di graduali rialzi, anche se sale la preoccupazione per le politiche commerciali.


I market mover della settimana

Nell’area euro il focus sarà sui verbali dell’ultima riunione BCE, che faranno luce sulla distribuzione dei consensi a favore delle decisioni prese sulla fine dell’APP. Sul fronte dei dati, in Germania l’indice ZEW è atteso ancora in calo a giugno sulla scia dell’andamento fiacco dell’azionario; notizie poco incoraggianti giungono sia dal fronte interno (tensioni nel governo) che da quello esterno (guerra commerciale). I dati di produzione industriale di maggio dovrebbero mostrare un recupero di 1,3% m/m nella media area euro, di 0,6% m/m in Francia e di 0,8% m/m in Italia. Le seconde stime dovrebbero confermare l’inflazione in aumento di due decimi a giugno in Spagna al 2,3%, di un decimo in Francia al 2,4% ma in calo di un decimo in Germania al 2,1%.

Negli Stati Uniti il focus della settimana sarà sull’inflazione. I dati di giugno dovrebbero mostrare moderate variazioni per il CPI, il PPI e i prezzi all’import, con trend in moderato rialzo, ma ancora contenuti. L’indagine sulla fiducia dei consumatori sarà rilevante per le aspettative di inflazione, dopo che a giugno si è visto un aumento sia sull’orizzonte a 1 anno sia su quello a 5-10 anni.

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