E Atene sorride

26/06/2016 08:00

E Atene sorride

Ogni estate mette in evidenza un paese che condiziona i mercati: è il caso della Gran Bretagna con il risultato del referendum, anche inatteso, che peserà certamente su borse e obbligazioni. Lo sono stati qualche anno fa i paesi periferici europei, riuniti nel famoso acronimo “pigs”.

Le politiche della Bce e gli accordi nell’Unione Europea hanno permesso un recupero notevole, che speriamo non vada in fumo dopo la vittoria della Brexit.
Per gli investitori di Atene è arrivata in questi giorni una notizia molto importante: la Bce ha annunciato che tornerà ad accettare i GGB, ossia i titoli di stato di Atene, come garanzia per i finanziamenti, dopo che erano stati sospesi ad inizio 2015 da questa operatività.

Si tratta di un passo molto importante che potrebbe preludere a una prossima decisione da parte della stessa Bce, d’inserire anche i GGB nella lista dei bond acquistabili nel piano di QE.

Se dovesse accadere, significherebbe l’uscita definitiva dei titoli greci dalla bufera.

Sul fronte diretto del mercato, la Banca Centrale Europea ha comprato 17 miliardi di euro di bond del settore pubblico, titoli di stato, agenzie sovrane, covered bond e Abs nel quadro del programma di quantitative easing, mentre in Germania sono stati collocati 820 milioni di Bund a 30 anni con rendimento a 0.65%, minimo storico.

Per la parte corporate si sono concluse le operazioni di Salini Impregilo che ha collocato presso investitori istituzionali un’obbligazione senior a 5 anni da 300 milioni di euro, rispetto all’indicazione iniziale di un minimo 200 milioni euro.

Il nuovo titolo, con scadenza 24 giugno 2021 e cedola 3.75% è stato prezzato alla pari. I proventi potranno essere utilizzati anche per il rimborso parziale del debito bancario. Rating del bond BB+. L’obbligazione Salini Impregilo è stata poi incrementata per 128 milioni di euro, dopo i risultati dell’offerta di scambio col proprio bond in circolazione 6.125% agosto 2018.
L’ammontare complessivo del nuovo bond Salini Impregilo è arrivato così a 428 milioni di euro.

Banca Farmafactoring ha collocato un bond senior per 150 milioni di euro. Le obbligazioni sono state emesse per importi minimi di negoziazione di 100.000 euro, pagano una cedola annua fissa di 1,25% per 5 anni.

Il bond rappresenta un importante risultato nella strategia di continua diversificazione delle fonti di raccolta posta in essere dal Gruppo, finalizzata a soddisfare la crescente domanda che arriva dalla clientela.

Dopo l’emissione dei bond governativi per 15 miliardi di dollari, l’Argentina torna sul mercato dei capitali anche con obbligazioni provinciali.
La Provincia di Buenos Aires ha emesso due nuovi bond a diverse scadenze per 1 miliardo di dollari, Il primo, di breve durata, scade nel 2019 e corrisponde un tasso di interesse del 5.75% ripartito su due cedole semestrali, il secondo paga una cedola del 7.875% e scade nel 2027. Entrambe le obbligazioni sono negoziabili per importi minimi di 150.000 dollari.

I bond emessi dalla Provincia di Buenos Aires sono considerati a tutti gli effetti equivalenti ai titoli di stato, e perciò soggetti a imposta sostitutiva agevolata del 12.50%. Rating delle obbligazioni fissato a B-.

Republic Services, società che opera nel settore dei rifiuti e del riciclo in America ha collocato con successo 500 milioni di dollari sulla scadenza decennale.
L’obbligazione paga una cedola fissa di 2.90% con frequenza semestrale ed ha scadenza il 1 luglio 2026. Rating del bond BBB e lotto minimo di negoziazione 1.000 dollari.

Il gruppo Saipem mette a punto gli ultimi dettagli per un’emissione obbligazione che potrebbe arrivare anche a 1.5 miliardi di euro in un’unica tranche, le obbligazioni Saipem saranno collocate a investitori istituzionali dopo il referendum sulla Brexit.

Il bond ha lo scopo di rimborsare il finanziamento ponte ricevuto dalle banche. L’emittente ha rating BB+, non investment grade, e il rendimento atteso del bond è del 2%.

La Banca Mondiale collocherà nuovi bond in Italia volti a promuovere progetti sostenibili. In uno scenario di tassi a zero o negativi, la World Bank diventa più attraente per il rating AAA e la tassazione agevolata del 12.50%.
Le obbligazioni potrebbero essere emesse anche in valute differenti dall’euro. Nell’ambito di questo progetto la World Bank ha collocato bond ad altissimo rendimento in kwacha zambiani, ha infatti raccolto fondi in valuta dello Zambia nell’ambito della missione etica e solidale dell’istituto finanziario.

Si tratta di uno zero coupon a 3 anni con un rendimento altissimo, il 21% a scadenza. L’occasione è ghiotta ma il rischio è molto alto ed è tutto incentrato sul cambio con il kwacha, una moneta debole che ha perso circa il 40% del suo valore nei confronti dell’euro rispetto a un anno fa.

Rumour di prossime emissioni per Leonardo (ex Finmeccanica) che starebbe studiando una nuova operazione sul mercato del dollaro. 

Di Carlo Aloisio

Senior Broker - Unicredit

Autore: ItForum Fonte: News Trend Online

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