I titoli meno conosciuti di Piazza Affari: Clabo

28/12/2015 09:40

I titoli meno conosciuti di Piazza Affari: Clabo

Oggi nella rubrica "I titoli meno conosciuti di Piazza Affari": Clabo.

Azienda leader nella produzione di vetrine refrigerate e arredamenti per il food retail, Clabo progetta, produce e distribuisce sui mercati internazionali attraverso tre brands commerciali radicati in più di cento paesi. Il Gruppo nasce nel 2001 a Jesi (AN) come eredità industriale della Orion s.r.l., leader nella produzione di vetrine refrigerate per la conservazione e l’esposizione del gelato artigianale.

Nel 2002 si unisce al gruppo la Artic di Montellabate (PU) e nel dicembre 2004 si unisce il marchio FB, storico brand di vetrine per gelato toscano. Una strategia aziendale che ha permesso in breve tempo l’affermarsi di Clabo come una delle principali realtà europee e mondiali nella produzione di espositori/consevatori per il gelato e la pasticceria artigianali, oltre che nell’ambito più nazionale dell’arredo bar. Il quartier generale è a Jesi (AN), ma il gruppo è presente direttamente con le proprie filiali e consociate negli USA tramite la Clabo North America con sede a Union City (CA), in Cina con la Clabo International Trading a Shangai e ed in Brasile con la Clabo Brasil a San Paolo.

Il titolo Clabo negli ultimi sei mesi ha ceduto circa 43 punti percentuali.

Il prezzo max dal debutto ad oggi è 2,70 euro, quello minimo 1,09  euro.

EQUITY RESEARCH (18/11/2015):

Iniziamo la copertura di Clabo con un rating OUTPERFORM (target price 2,08 euro), sulla base di un bersaglio prezzo di € 2,08 per azione. Crediamo che Clabo sia ben posizionata per continuare la sua espansione internazionale. Dinamiche di mercato favorevoli, il consolidamento della sua nazionale posizione di mercato e di espansione internazionale stanno spingendo Clabo.

ESPANSIONE IN CINA:

Il 24 Luglio Clabo ha reso noto di aver avviato il progetto per l’apertura di uno stabilimento di produzione in Cina che sorgerà a circa 150 chilometri da Shanghai.

Secondo il progetto avviato dalla società lo stabilimento, che si insedia in un mercato quasi vergine per il gelato artigianale ma con elevati tassi di crescita (appena 600 gelaterie) sarà aperto presumibilmente entro la fine di quest’anno. La conferma ufficiale è arrivata ieri da Pierluigi Bocchini, ad di Clabo S.p.A., a margine dell’incontro avvenuto a Suzhou, nella provincia del Jiangsu, con le autorità locali ed i vertici del Suzhou Industrial Park, il grande parco industriale alle porte della metropoli cinese.

“Lo stabilimento – spiega Pierluigi Bocchini – occuperà all’inizio 40 – 50 addetti e sarà un nuovo sito produttivo che non toglierà lavorazioni agli stabilimenti italiani: la fabbrica di Suzhou gestirà infatti il processo di crescita dell’area e si occuperà di nuove linee di prodotto attualmente non a catalogo anche per il continente nord americano.

L’anno scorso dallo stabilimento italiano sono stati esportati prodotti per circa 18,5 milioni di Euro, di cui una parte verso l’Asia.” Quello cinese sarà il terzo stabilimento della società di Jesi, conosciuta nel mondo ma fortemente radicata al proprio territorio.

La produzione iniziale riguarderà le vetrine espositive per gelato e pasticceria artigianali, oltre che per la piccola ristorazione (deli), destinate al mercato americano: gradualmente la produzione verrà incrementata fino ad assorbire il fabbisogno dell’intera area del sudest asiatico.
Secondo i primi studi di pre fattibilità l’investimento potrebbe aggirarsi intorno ai 3 milioni di Euro e la società ha richiesto anche il coinvolgimento di Simest, la società controllata da Cassa Depositi e Prestiti, che si riserverà di valutare l’apporto nei prossimi mesi e che potrebbe intervenire finanziando l’investimento anche in quota capitale fino al 49%.

Clabo conta in Cina una buona base di partenza (i dati 2015 indicano ricavi superiori a circa 0,5 milioni), ed è pronta ad accettare una sfida non semplice in un mercato come quello cinese dove già operano da alcuni anni almeno un paio di competitors locali. Clabo è già presente in Cina da 3 anni e, come conferma Alvise Dina, General Manager veneziano di Clabo Shanghai International Trading, da sedici anni residente in Cina, “conta oggi 5 dipendenti operativi nella propria filiale commerciale di Shanghai.

Nel 2013 infatti la società ha costituito una propria trading company con un team completo e indipendente che comprende un proprio ufficio vendite, una struttura per il post vendita e la sezione operativa per la logistica”.

Per quanto riguarda il consumo di gelato artigianale in Cina, continua Dina “sebbene sia aumentato rispetto a pochi anni fa, il mercato è ancora di dimensioni ridotte”. Come riportato nel calendario finanziario pubblicato, Clabo approverà il bilancio dei primi sei mesi 2015 a fine settembre.
Le previsioni parlano di vendite stabili e di marginalità in lieve miglioramento. L’azienda jesina aveva concluso il primo semestre 2014 con ricavi a 18 milioni di Euro, l’Ebitda a 3,1 milioni ed il risultato netto a 1,2 milioni.

Evoluzione prevedibile della gestione:

Nel secondo semestre 2015 la Società prevede il consolidamento degli effetti positivi dovuti alla razionalizzazione di organico effettuata e conclusa nell’ottobre 2014.

I maggiori effetti positivi, in termini di efficienza nel processo produttivo, si manifesterebbero quindi nel periodo di più bassa stagionalità delle vendite. Grazie al suddetto processo di razionalizzazione, l’incidenza dei costi del personale sui ricavi dovrebbe abbassarsi nel secondo semestre 2015 rispetto al corrispondente periodo 2014 con miglioramenti attesi in termini di profittabilità.

Clabo, società specializzata nella produzione e commercializzazione di vetrine espositive professionali per gelateria, pasticceria, bar, caffetteria e hotel è diventata nel corso degli ultimi anni un punto di riferimento del settore arredi per la ristorazione in Europa e nel Mondo.

Fra i principali clienti vi sono Nestlè, Häagen-Dazs, Grom, Puro gusto, Eataly, Casa Bianca, campus Google e parchi Walt Disney. Infatti la gamma prodotti offre oltre 1.100 modelli declinabili in più versioni grazie alle numerose combinazioni fra allestimenti, accessori e colori e caratterizzati da ricercatezza nel design e tecnologia.

Autore: Pasquale Ferraro Fonte: News Trend Online

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