Il processo di aggiustamento è ora sotto gli occhi di tutti

10/12/2018 13:43

Il processo di aggiustamento è ora sotto gli occhi di tutti

La maggior parte dei mercati azionari mondiali risulta in bear market: 12, sui primi 23 indici al mondo denunciano una contrazione superiore al 20% dai massimi, secondo le stime. La settimana passata si è aggiunto il DAX.

Una riflessione del Wall Street Journal, che ha anticipato la possibilità che la Federal Reserve adotti un atteggiamento attendista, dopo il prossimo probabile - ma non più scontato - aumento dei tassi; ha provocato una nuova ondata di vendite a Wall Street.

Gli operatori prezzano una probabilità di aumento del Fed Funds rate del 67% - dall'80% di pochi giorni fa - per dicembre; del 30% per marzo e del 34% per maggio 2019; evidentemente persuasi dall'accartocciamento delle aspettative inflazionistiche e dal rallentamento globale in atto. Per parte nostra, dobbiamo dire che questa prospettiva è stata evidenziata sei mesi fa, quando l'Economic Data Change Index globale ha penetrato la linea dello zero.

Bisogna dire che "chi conta" ostenta comunque una calma olimpionica: la comunicazione della Fed non lascia trapelare timori, mentre i fondi hedge hanno scaricato soltanto in parte le massicce posizioni long accumulate fino ad ottobre.

Nel primo trimestre, dopo il sell-off, l'esposizione lunga scese al 25%, e favorì la ripartenza di Wall Street; oggi siamo ancora al 40%. E dire che la maggior parte dei mercati azionari mondiali risulta in bear market: 12, sui primi 23 indici al mondo denunciano una contrazione superiore al 20% dai massimi, secondo le stime.
La settimana passata si è aggiunto il DAX (peraltro indice di performance, inclusivo di dividendi) a questa triste elencazione. Per fortuna, l'esposizione azionaria saggiamente contenuta, raccomandata dal nostro modello di asset allocation, ci ha consentito in questi mesi di osservare con distacco lo sgretolamento del mercato, e di disporre di munizioni liquide che saranno impiegate a tempo debito.

La posizione di Wall Street, in particolare, è ora alquanto vulnerabile.

Il tonfo di ottobre è stato seguito da ripartenze di dubbia credibilità, seguite da reiterate sollecitazioni dell'argine strategico a 2650 punti di S&P500. La situazione tecnica adesso è "binaria": da qui, o si riparte definitivamente, o si sfonda rovesciando il bull market.
Già il Russell 2000, indice delle medie capitalizzazioni americane, venerdì ha anticipato conseguendo un nuovo minimo di periodo.

Evidentemente i leader del mercato - aggiungiamoci anche le società del FANG - sono stati i primi ad essere liquidati. Nel 2019 Yearly Outlook, in preparazione, ci soffermeremo sulle prospettive dei mercati azionari globali, in termini di durata e profondità del processo di aggiustamento adesso sotto gli occhi di tutti.

Autore: Gaetano Evangelista Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Condividi

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »