Si sgretola l’Euro e rispunta un gap up agghiacciante

13/11/2018 16:45

Si sgretola l’Euro e rispunta un gap up agghiacciante

L’Euro/Dollaro inizia nel peggiore dei modi la settimana crollando letteralmente sotto la soglia psicologica di 1.13 in bilico ormai da oltre due settimane.

Infatti senza avere mai dato prova di forza tale da consolidare i massimi oltre quota 1,16, come evidenziato dall'indicatore di trend Cci che riporta valori stabilmente negativi da fine settembre scorso, la moneta unica rischia di aggiornare i minimi a livelli ancora più in basso.

Considerata l'ampiezza della discesa in una sola seduta e l’inclinazione della linea che sintetizza l'accelerazione dei prezzi a partire dal massimo relativo a 1.15, non è difficile immaginare con l'attuale velocità di discesa in quanto tempo venga raggiunta anche quota 1.1180 prima e 1.1090 a seguire.

Nonostante infatti il rimbalzo effettuato oggi l’Euro prolunga la spirale ribassista di lungo periodo, che proietta i corsi verso chiusura del gap up intorno a 1.07 dollari aperto a fine aprile 2017.

Probabilmente la marcia di avvicinamento sarà lenta e progressiva, intervallata da pull back rialzisti di breve intensità o da fasi di “congestione” dei prezzi, ma la struttura fondamentale del trend rimarrà a lungo ancora discendente, a patto che non si verifichino svolte sostanziali nella politica monetaria della BCE, scenario nel breve comunque improbabile.

Dunque come confermato nel precedente articolo:”... lo scenario alternativo è rappresentato dal nuovo calo entro domani o venerdì che riporti le quotazioni prima sotto 1.1370 e dopo verso 1.1320, aumentando sensibilmente questa volta le probabilità di vedere violato il supporto di medio termine a quota 1.1290… adesso il quadro tecnico alternativo si fa decisamente più complesso, in quanto eventuali movimento di recupero dovranno conquistare livelli di resistenza più distanti come ad esempio 1.1550 o 1.1620 più in alto.

Strategie operative

Per le posizioni long: attendere prima di effettuare nuovi acquisti la formazione di una solida linea di “contenimento" a ridosso di 1.12 o più in basso a 1.1140, capace di convincere la componente venditrice ad alleggerire le posizioni alimentando nuovi pullback a ridosso di 1.14, da sfruttare in senso ribassista.

In alternativa con un profilo di rischio molto elevato, posizionare un ordine condizionato a ridosso di 1.1165 con stop loss a 1.1090 e target oltre 1.1355 dollari.

Per le posizioni short: collocare un ordine pendente a ridosso di 1.1390 in attesa di rimbalzi, con stop loss a 1.1450 e target 1.1235 dollari.

Grafico EUR USD di TradingView

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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